Il crollo delle esportazioni dell’acciaio di Taranto è un dato preoccupante che riflette la crisi che sta attraversando Acciaierie d’Italia, l’ex-Ilva. Negli ultimi 15 anni, il polo dell’acciaio di Taranto ha ridotto le sue esportazioni dell’81%, perdendo oltre 1,2 miliardi di euro di ricavi. Questo è solo uno dei tanti aspetti della crisi che sta colpendo l’industria siderurgica italiana.
Secondo un’analisi del centro studi Siderweb, a livello nazionale le esportazioni di acciaio sono scese del 16,9% nel 2023, raggiungendo un valore di 23,2 miliardi di euro rispetto ai 28 miliardi dell’anno precedente. Tuttavia, in termini di volumi, si è mantenuta una “sostanziale stabilità”, con spedizioni di acciaio per 16,2 milioni di tonnellate. Questa stabilizzazione è dovuta principalmente alla diminuzione dei prezzi dell’acciaio, che seguono due anni consecutivi di crescita dopo il crollo del 2020.
Se si analizzano i primi 20 poli siderurgici italiani, si nota un calo delle vendite all’estero del 17,6%, che equivale a un valore di 19,4 miliardi di euro. Al primo posto tra gli esportatori italiani di acciaio si conferma la provincia di Brescia, nonostante una diminuzione del 26,1%. Al secondo posto si trova Udine con un calo del 16,8%, seguita da Mantova con una diminuzione del 20,4%. Le variazioni negative più significative si sono registrate nei poli di Terni (-39,2%), Genova (-35,3%) e Aosta (-29,3%). L’unico polo che ha visto una crescita delle esportazioni è stato quello di Bergamo (+16,2%), grazie alla produzione di tubi senza saldatura.
Secondo Gianfranco Tosini, esperto di Siderweb, questi dati confermano il consolidamento della geografia dei poli produttivi dell’acciaio italiano dopo la grande crisi del 2008. Tosini afferma che questo processo si riflette non solo nell’andamento della produzione, ma anche nelle esportazioni, che hanno subito una riduzione molto più marcata nelle province con aziende siderurgiche di maggiori dimensioni.
Oltre al caso di Taranto, ci sono altri poli siderurgici che stanno affrontando una situazione difficile. Ad esempio, nella provincia di Torino, dove era attivo lo stabilimento Thyssenkrupp (ora chiuso), le esportazioni sono diminuite del 39,1% tra il 2008 e il 2023. Anche la provincia di Livorno, dove opera Jsw Steel Italy, ha subito una perdita del 60,6% di valore in 15 anni ed è uscita dalla classifica dei primi 20 poli italiani.
Questi dati evidenziano la grave crisi che sta attraversando l’industria siderurgica italiana, con conseguenze significative sulle esportazioni di acciaio. È necessario adottare misure urgenti per sostenere e rilanciare il settore, altrimenti il crollo delle esportazioni potrebbe continuare mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e la competitività del settore a livello internazionale.