Il pentimento di Francesco Schiavone, noto come Sandokan, uno dei capi del clan dei Casalesi, ha suscitato grande interesse e dibattito nel mondo della criminalità organizzata. Il giudice Raffaello Magi, che ha preso parte al processo Spartacus nel 1998, ha commentato l’importanza di questa scelta e i possibili riflessi sull’attuale assetto della camorra casalese.

Secondo il giudice Magi, il pentimento di Schiavone potrebbe influenzare profondamente la criminalità organizzata non solo nel Casertano, ma anche in altre zone. Nonostante gli scenari della camorra casalese siano cambiati, la figura di Schiavone ha ancora un peso simbolico. Tuttavia, non si sa quanto la sua immagine abbia ancora valore nel contesto criminale attuale.

Il processo Spartacus ha segnato una svolta nella lotta contro il clan dei Casalesi, riuscendo a inchiodare e rendere noti i vertici di questa organizzazione criminale. Il giudice Magi ricorda che il processo è iniziato nell’11 luglio del 1998 e che a maggio dello stesso anno aveva interrogato Schiavone, che era latitante dal 1995 e da poco era stato arrestato. Durante l’interrogatorio, Schiavone contestava tutte le accuse e si proclamava un agricoltore appassionato di bufale incastrato da pentiti manovrati dai magistrati.

Tuttavia, la sentenza di primo grado di Spartacus ha condannato Schiavone all’ergastolo per la prima volta, anche se era già stato condannato per altri reati con pene inferiori. In totale, sono stati attribuiti a Schiavone ben 12 omicidi, tra cui quello di Antonio Bardellino e un quadruplice omicidio di cutoliani, avvenuti durante la faida interna con i De Falco.

La collaborazione di Schiavone potrebbe fornire importanti informazioni ai magistrati. In particolare, il giudice Magi evidenzia due aspetti cruciali. Il primo riguarda le relazioni del clan precedenti all’arresto di Schiavone, tra il 1993 e il 1998. Queste relazioni, riservate ai livelli superiori dell’organizzazione, potrebbero fornire una preziosa memoria storica. Il secondo aspetto riguarda la verifica del regime di carcere duro. Sarebbe interessante capire se Schiavone ha avuto contatti con persone all’esterno e se è riuscito a influenzare le strategie operative dei Casalesi nonostante le restrizioni del regime carcerario.

Inoltre, il giudice Magi sottolinea l’importanza di capire se Schiavone abbia dato istruzioni a Giuseppe Setola per le stragi del 2008, poco prima della conclusione in Appello del processo Spartacus. Questo potrebbe fornire importanti elementi sulla strategia militare del clan.

Il pentimento di Schiavone ha sorpreso molti, incluso il giudice Magi. Schiavone è sempre stato irriducibile e ha cercato di screditare i pentiti. Tuttavia, le ragioni del suo pentimento possono essere molteplici. Potrebbe essere preoccupato per i figli ancora in libertà e per le scelte che potrebbero fare. Inoltre, la fatica del carcere combinata con l’età avanzata potrebbe aver fiaccato la sua personalità e avergli fatto desiderare di trascorrere gli ultimi anni della sua vita vicino ai suoi affetti.

Il pentimento di Schiavone rappresenta una giornata di grande significato nella lotta contro la criminalità organizzata. Le informazioni che potrebbe fornire potrebbero avere un impatto significativo sull’assetto della camorra casalese e sulla strategia di contrasto delle autorità. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa storia e vedere quali riflessi avrà sul mondo della criminalità organizzata.

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