Titolo: Un altro agguato a Bari: il nipote del boss Capriati assassinato nel quartiere Torre a Mare

Sottotitolo: La violenza continua a Bari, con l’uccisione di Raffaele Capriati, figlio di Sabino e nipote del noto boss Antonio Capriati, nel quartiere Torre a Mare.

Bari è ancora una volta teatro di una tragica vicenda criminale. Raffaele Capriati, meglio conosciuto come Lello, è stato vittima di un agguato nel quartiere Torre a Mare del capoluogo pugliese. Dopo essere stato colpito, è stato trasportato d’urgenza al Policlinico di Bari, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvarlo.

La morte di Lello Capriati, figlio di Sabino e nipote del noto boss Antonio Capriati, ha scosso la città e riportato l’attenzione sulle faide e le violenze che ancora infestano alcuni quartieri di Bari. Lello era uscito di prigione lo scorso 21 agosto, dopo aver scontato una pena di 17 anni per concorso in omicidio volontario e detenzione di arma da fuoco. Era coinvolto nella faida tra i gruppi Capriati e Strisciuglio, che ebbe un tragico epilogo con la morte dell’innocente 16enne Michele Fazio nel 2001.

Non è la prima volta che la famiglia Capriati è colpita da una tragedia del genere. Nel novembre 2018, il fratello di Lello, Domenico Capriati, fu ucciso nel quartiere Japigia mentre stava rientrando a casa, anch’egli dopo aver scontato una lunga pena di carcere. Gli autori di quell’omicidio sono stati arrestati nel febbraio 2021: Domenico Monti, detto “Mimmo il biondo”, ex braccio destro del boss Antonio Capriati, Christian De Tullio e Maurizio Larizzi, considerato il mandante.

La morte di Lello Capriati rappresenta un ulteriore segnale della violenza che continua a imperversare nella città di Bari. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata, i fatti di sangue continuano a mietere vittime innocenti e a destabilizzare la tranquillità dei quartieri.

È indispensabile che le autorità competenti rafforzino la presenza delle forze dell’ordine e intensifichino le indagini per individuare e arrestare i responsabili di questi agguati. È fondamentale anche che la comunità si mobiliti e si unisca per combattere la criminalità organizzata, fornendo alle forze dell’ordine informazioni preziose per smantellare le reti criminali che operano nel territorio.

La città di Bari ha bisogno di un cambio di rotta, di un impegno concreto per garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Solo attraverso una collaborazione tra le istituzioni, la polizia e la comunità, sarà possibile fermare questa spirale di violenza e restituire alla città la tranquillità che merita.

La morte di Lello Capriati non può essere solo un’altra notizia di cronaca, ma deve rappresentare un punto di svolta nella lotta contro la criminalità organizzata. È necessario agire con determinazione e coraggio per restituire a Bari la sua dignità e la sua sicurezza. Solo così potremo dire addio alle faide e alle violenze che ancora insanguinano le strade della nostra città.

Share.