Sciopero giornalisti AGI e presidio al Pantheon: ultime proteste contro le condizioni di lavoro

I giornalisti dell’agenzia AGI si preparano ad una nuova giornata di sciopero e a un presidio di protesta che avrà luogo domani, presso piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon a Roma. La ragione di queste azioni è la contrarietà dei giornalisti alla cessione della seconda agenzia di stampa italiana da parte del suo attuale editore, Eni, società partecipata dal Mef, al polo editoriale riconducibile al Gruppo Angelucci, imprenditore del settore sanitario e parlamentare della Lega.

La manifestazione vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Fnsi e della Stampa Romana, che si uniranno ai giornalisti dell’AGI nel presidio per ribadire la loro preoccupazione riguardo a questa operazione di cessione. Da settimane, l’assemblea di redazione dell’AGI chiede all’editore di fare chiarezza sulla manifestazione di interesse pervenuta per l’acquisto dell’agenzia e sollecita le istituzioni a spiegare come sia possibile che una società partecipata dallo Stato possa cedere un ramo d’azienda con una trattativa privata, senza un bando di gara che garantisca la trasparenza dell’operazione.

Inoltre, i redattori dell’AGI si battono per difendere l’autonomia e l’imparzialità dell’informazione primaria. Questa preoccupazione è stata condivisa anche dalle istituzioni dell’Unione Europea, che hanno recentemente ricordato l’entrata in vigore del Freedom Media Act, una legge che mira a garantire la libertà di stampa e l’indipendenza dei media.

Tutte queste ragioni hanno spinto il Consiglio di Redazione dell’AGI a proclamare una nuova giornata di sciopero, che avrà inizio dalla mezzanotte del 3 aprile e durerà per tutta la giornata. Questa decisione è stata presa in risposta al mandato affidato dall’assemblea di redazione, che ha ritenuto necessario adottare misure drastiche per far sentire la voce dei giornalisti e salvaguardare l’integrità dell’agenzia.

La protesta dei giornalisti dell’AGI non riguarda solo le condizioni di lavoro, ma anche la questione della trasparenza e dell’indipendenza dell’informazione. La cessione dell’agenzia di stampa italiana a un gruppo editoriale con legami politici solleva interrogativi sulla possibilità che l’informazione venga influenzata da interessi esterni.

La manifestazione di domani rappresenta un’ulteriore tappa nella lotta dei giornalisti dell’AGI per difendere la propria professione e garantire un’informazione libera e imparziale. L’appoggio della Fnsi e della Stampa Romana sottolinea l’importanza di questa battaglia, che coinvolge non solo gli operatori dei media, ma anche le istituzioni e il pubblico.

L’auspicio è che le istituzioni competenti prendano in considerazione le preoccupazioni dei giornalisti dell’AGI e intervengano per garantire la trasparenza e l’indipendenza dell’agenzia di stampa italiana. Solo così sarà possibile preservare l’integrità dell’informazione e tutelare il diritto del pubblico a essere informato in maniera imparziale e libera da influenze esterne.

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