Inizia la fase di espropriazione per la costruzione del ponte sullo Stretto

Il tanto discusso Ponte sullo Stretto di Messina è un progetto che sembra finalmente prendere forma. A partire dal prossimo 8 aprile, inizierà la fase di espropriazione dei terreni necessari per la sua costruzione. Per ben 60 giorni, i soggetti interessati potranno rivolgersi alla società Stretto di Messina per ricevere assistenza tecnica e fare le proprie osservazioni.

La società ha annunciato l’apertura di “Sportelli informativi” a Messina e a Villa San Giovanni, dove i cittadini potranno prenotare un appuntamento per discutere del processo espropriativo. Gli interessati dovranno contattare i numeri forniti e presentarsi negli appositi luoghi negli orari stabiliti.

L’obiettivo di questa fase è garantire la più ampia diffusione delle informazioni relative all’esproprio, fornendo ai cittadini la possibilità di prendere visione della documentazione e formulare eventuali osservazioni. La società Stretto di Messina si impegna a fornire il supporto necessario per l’analisi della documentazione e per rispondere alle domande dei cittadini.

Tuttavia, non tutti sono entusiasti dell’idea del ponte sullo Stretto. Mariolina De Francesco, una cittadina che sarà espropriata della casa in cui ha vissuto per 23 anni, si oppone fermamente al progetto. Secondo lei, il ponte è una cosa inutile e non giustifica il sacrificio delle persone che verranno espropriate. De Francesco sostiene che il territorio dello Stretto di Messina è ricco di biodiversità e pregio naturalistico, e deve essere preservato in conformità con l’articolo 9 della Costituzione italiana.

Nonostante le proteste dei cittadini, la società Stretto di Messina sembra puntare ad un accordo bonario con i proprietari dei terreni. Tuttavia, nel caso in cui non si raggiunga un accordo, è possibile rivolgersi anche a un tribunale per risolvere la questione.

Il processo espropriativo avrà una durata di 60 giorni, durante i quali i soggetti interessati potranno fornire ogni elemento utile per determinare il valore del bene espropriato. Per i terreni, l’80% dell’indennità sarà corrisposto entro 60 giorni dall’accordo bonario, mentre il restante 20% sarà erogato al momento del rogito. Per i fabbricati, l’indennità terrà conto anche di tutti gli oneri necessari al rilascio.

Nonostante le controversie e le proteste, la costruzione del Ponte sullo Stretto sembra procedere. Sarà interessante seguire lo sviluppo di questa vicenda e vedere come verranno risolti i conflitti tra la società Stretto di Messina e i cittadini espropriati.

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