Il mercato azionario europeo è stato influenzato dall’aumento del prezzo del petrolio e dall’attesa dei dati economici degli Stati Uniti. Dopo aver raggiunto i massimi delle ultime settimane, i listini europei hanno perso terreno a causa del calo di Wall Street giovedì.
Le vendite hanno colpito tutti i comparti tranne quello dell’energia, che è stato aiutato dal fatto che le tensioni in Medio Oriente, con l’acutizzarsi del fronte Israele-Iran, hanno spinto il prezzo del petrolio a 91 dollari al barile, un valore che non si vedeva da ottobre scorso.
Francoforte ha registrato una perdita dell’1,13% a causa dei dati negativi sugli ordini di fabbrica a febbraio, che sono scesi più del previsto (-10,6%) rispetto all’anno precedente e sono saliti (+0,2%) meno delle attese rispetto al mese precedente.
Parigi ha subito una diminuzione dell’1,2%, mentre Londra ha riportato una perdita dell’1,01%. Milano, invece, si è mosso in controtendenza con una perdita del 1,33%, ma l’Eni è riuscita a ottenere un aumento dello 0,99%.
L’aumento del prezzo del petrolio ha avuto un impatto significativo sui mercati azionari europei. L’energia è stata l’unico settore a registrare guadagni a causa delle tensioni geopolitiche in corso nel Medio Oriente. L’aumento delle tensioni tra Israele e Iran ha spinto il prezzo del petrolio a raggiungere un valore che non si vedeva da ottobre scorso, portando benefici alle aziende energetiche.
Tuttavia, i dati economici negativi provenienti dalla Germania hanno pesato sulle performance dei mercati. Gli ordini di fabbrica a febbraio sono diminuiti più del previsto rispetto all’anno precedente e sono saliti meno delle attese rispetto al mese precedente. Questo ha creato preoccupazioni sullo stato dell’economia tedesca e ha influenzato negativamente i mercati azionari europei.
Nonostante le perdite generalizzate, l’Eni è riuscita a ottenere un aumento dello 0,99%. Questo potrebbe essere attribuito al fatto che l’azienda è nel settore dell’energia e quindi ha beneficiato dell’aumento del prezzo del petrolio.
In conclusione, il mercato azionario europeo è stato influenzato dall’aumento del prezzo del petrolio e dai dati economici negativi provenienti dalla Germania. Le tensioni geopolitiche nel Medio Oriente hanno spinto il prezzo del petrolio a raggiungere un valore che non si vedeva da ottobre scorso, portando benefici alle aziende energetiche. Tuttavia, le preoccupazioni sull’economia tedesca hanno pesato sulle performance dei mercati azionari europei. Nonostante ciò, l’Eni è riuscita a ottenere guadagni grazie alla sua posizione nel settore dell’energia.