L’età come fattore discriminante: esclusione delle cure migliori per il 40% degli anziani
Un recente studio ha rivelato che ben il 40% degli anziani viene escluso dalle cure migliori a causa della loro età. Questo fenomeno, noto come ageismo sanitario, ha conseguenze gravi, con un rischio di mortalità fino a 4 volte più alto per gli anziani che non hanno accesso alle cure di qualità. Tuttavia, per combattere questa discriminazione, è stata presentata la Carta di Firenze, il primo manifesto mondiale contro l’ageismo sanitario.
La Carta di Firenze è stata elaborata con l’obiettivo di combattere i pregiudizi e gli stereotipi legati all’età nell’assistenza sanitaria e migliorare la qualità e la durata di vita degli anziani. Questo manifesto propone dodici azioni concrete per garantire un trattamento equo agli anziani e includere gli stessi nei trial clinici per i farmaci di cui fanno uso. Inoltre, si suggeriscono nuovi percorsi per l’assistenza in emergenza degli anziani.
Secondo i dati dei registri nazionali italiani, fino al 40% degli anziani di età superiore agli 85 anni con problemi di cuore riceve un trattamento sottostimato. Questo fenomeno è particolarmente evidente nel caso delle malattie cardio-cerebrovascolari, che colpiscono oltre il 60% degli over-65 e raggiungono l’80% negli ultra-85enni. In Italia, dove il numero di ultra-85enni supera i 2.2 milioni, l’accesso alle cure adeguate diventa un problema critico.
Aumentando l’età, le prescrizioni farmacologiche e i controlli regolari raccomandati dalle linee guida diventano sempre meno frequenti, fino a dimezzarsi negli over-85. Questo porta ad un sotto-trattamento sostanziale, che colpisce fino al 40% dei casi. È quindi fondamentale porre l’attenzione su questa situazione e garantire che gli anziani ricevano la cura adeguata indipendentemente dalla loro età.
La Carta di Firenze sarà presentata in occasione del congresso “Anti-ageism Alliance. A Global Geriatric Task Force for older adults’ care”, che si terrà a Firenze il 5 e 6 aprile. L’evento, organizzato dalla Fondazione Menarini e patrocinato dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), vedrà la partecipazione dei presidenti delle principali società geriatriche del mondo, insieme a rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle Nazioni Unite, esperti di etica e associazioni di pazienti.
L’appello per combattere l’ageismo sanitario arriva dopo l’allarme lanciato dagli scienziati italiani sulla crisi del servizio sanitario pubblico sottofinanziato. L’investimento insufficiente nelle risorse sanitarie rende ancora più urgente affrontare la discriminazione basata sull’età e garantire cure migliori agli anziani.
In conclusione, la Carta di Firenze rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’ageismo sanitario. È fondamentale che gli anziani ricevano un trattamento equo e adeguato, indipendentemente dalla loro età. Solo così potremo migliorare la qualità e la durata di vita degli anziani e garantire loro un futuro più sano e dignitoso.