Le previsioni economiche per il Pil italiano nel 2024 sono state confermate da Bankitalia, che stima un modesto aumento dello 0,6%. Questo dato è in linea con le previsioni di gennaio e indica una crescita costante per l’economia italiana nei prossimi anni. Tuttavia, l’istituto avverte che ci sono ancora diversi fattori che potrebbero influenzare negativamente gli investimenti, come le condizioni restrittive di finanziamento e la riduzione degli incentivi all’edilizia residenziale.

Un altro aspetto interessante delle previsioni di Bankitalia riguarda l’inflazione. L’istituto ha rivisto al ribasso le stime, prevedendo un calo all’1,3% nel 2024 rispetto al precedente dato del 1,9% di dicembre scorso. Questo calo è principalmente attribuibile ai prezzi dei beni intermedi e dell’energia, che hanno un impatto negativo sull’inflazione complessiva. Tuttavia, Bankitalia prevede un aumento delle retribuzioni nel triennio 2024-2026, che potrebbe compensare in parte questo calo.

Un punto positivo delle previsioni è l’occupazione, che dovrebbe continuare a crescere nei prossimi anni, seppur a un ritmo inferiore rispetto alla crescita del Pil. Secondo Bankitalia, il tasso di disoccupazione dovrebbe diminuire gradualmente, raggiungendo il 7,4% nel 2026. Questo rappresenta una significativa riduzione rispetto ai picchi raggiunti dopo la crisi del debito dieci anni fa.

È interessante notare che Bankitalia ha fornito anche una stima alternativa del Pil per il 2024, che tiene conto delle giornate lavorative. In questo caso, l’aumento sarebbe dello 0,8%, leggermente superiore rispetto alla stima non corretta. Questo dato è importante perché è quello che verrà confrontato con la crescita contenuta nel prossimo Documento di Economia e Finanza 2024.

In conclusione, le previsioni di Bankitalia per il Pil italiano nel 2024 indicano un aumento modesto ma costante dell’economia. Tuttavia, ci sono ancora diversi fattori che potrebbero influenzare negativamente gli investimenti, come le restrizioni di finanziamento e la riduzione degli incentivi all’edilizia residenziale. È positivo invece il calo previsto dell’inflazione, anche se sarà compensato da un aumento delle retribuzioni. Infine, l’occupazione continuerà a crescere, anche se a ritmi inferiori rispetto al Pil. Queste previsioni rappresentano una buona notizia per l’economia italiana, ma è importante monitorare attentamente gli sviluppi futuri.

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