“Cucinotta, l’incantevole pascolo cinematografico degli agnelli sul confine”

Maria Grazia Cucinotta ha parlato di “Gli agnelli possono pascolare in pace” di Beppe Cino come di un film attuale sui confini, sia materiali che spirituali. Il film, che è stato presentato al Bif&st nella sezione competitiva Italia FilmFest 2024/Nuovo cinema italiano, è ora disponibile nelle sale grazie a Draka Distribution.

La trama del film si svolge in Puglia, tra gli olivi secolari, e ruota attorno alla protagonista Alfonsina Milletarì, interpretata da Cucinotta. Alfonsina è una singolare bidella che ama i film di Pier Paolo Pasolini. Un giorno, la Madonna del paese appare nei suoi sogni e le chiede aiuto perché si trova sepolta sotto un albero di carrube al confine tra due terreni, quello dei Milletarì e dei Malavasi.

Alfonsina si rivolge al suo fratello Saverio (interpretato da Massimo Venturiello), con cui non ha parlato per molti anni, per cercare di risolvere il mistero. Insieme iniziano a scavare, ma non trovano nulla. Dopo tanto lavoro, però, la statua di una piccola Madonna viene alla luce, rivelando un segreto familiare inaspettato.

Secondo il regista Beppe Cino, il film è un “giallo metafisico” che affronta il tema del superamento delle divisioni causate dalla cultura ossessionata dalla proprietà e dai confini. Il film mette in luce la potenza del sacro e descrive un presente dominato da pregiudizi che considerano lo straniero come un nemico. È un racconto morale che fa ricorso al realismo magico per mostrare che il cambiamento è possibile e che è la logica profonda di ogni storia.

“Gli agnelli possono pascolare in pace” offre una riflessione sulla giustizia, il razzismo e l’integrazione, raccontando una storia che si svolge in un pittoresco paesaggio pugliese. L’interpretazione di Maria Grazia Cucinotta nel ruolo di Alfonsina è incantevole, mentre il cast di supporto, tra cui Massimo Venturiello, offre performance convincenti.

Il film, con la sua atmosfera unica e la trama avvincente, cattura l’attenzione dello spettatore sin dalle prime scene. Il tema dei confini, sia fisici che mentali, risulta particolarmente rilevante in un periodo in cui il dibattito sull’immigrazione e l’integrazione è sempre più acceso. “Gli agnelli possono pascolare in pace” offre un messaggio di apertura e di superamento delle differenze, invitando il pubblico a riflettere sulle proprie idee preconcette.

In conclusione, “Gli agnelli possono pascolare in pace” è un film che merita di essere visto. La sua combinazione di ironia, mistero e riflessione lo rende una scelta perfetta per chi è alla ricerca di una storia coinvolgente che affronti temi attuali. La performance di Maria Grazia Cucinotta e la regia di Beppe Cino rendono il film un incantevole pascolo cinematografico che lascia il pubblico con una sensazione di speranza e di desiderio di cambiamento.

Share.