Addio a Italo Rota, visionario dell’architettura e arte
È con grande tristezza che dobbiamo dire addio a Italo Rota, uno dei più influenti architetti italiani del nostro tempo. Rota è morto nella sua città natale, Milano, all’età di 68 anni. La notizia è stata confermata dal presidente di Triennale Milano, Stefano Boeri, che ha anche annunciato che verrà allestita una camera ardente in onore dell’architetto presso la Triennale, che lui considerava come la sua casa.
Italo Rota era una figura poliedrica e tra le più interessanti dell’architettura italiana contemporanea. Dopo essersi laureato al Politecnico di Milano nel 1982, ha iniziato la sua carriera presso i prestigiosi studi di Franco Albini e Vittorio Gregotti. Negli anni ’80 si è trasferito a Parigi, dove ha lavorato con Gae Aulenti alla ristrutturazione del Museo d’Arte Moderna al Centre Pompidou e alla progettazione delle nuove sale della scuola francese al Louvre.
Tornato in Italia negli anni ’90, Rota ha fondato il suo studio a Milano e ha iniziato a lavorare su una vasta gamma di progetti, spaziando dal masterplan al product design. I suoi lavori si caratterizzano per l’utilizzo di materiali innovativi, tecnologie all’avanguardia e una profonda ricerca sulla luce. Tra le sue opere più famose spiccano la promenade del Foro Italico a Palermo, premiata con la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana per gli Spazi Pubblici nel 2006, e il Museo del Novecento nel Palazzo dell’Arengario in Piazza Duomo a Milano, inaugurato nel 2010.
Ma l’influenza di Italo Rota non si è limitata all’Italia. Ha realizzato numerose opere anche all’estero, tra cui la Casa Italiana alla Columbia University di New York nel 1997, il Tempio Indù a Mumbay nel 2009 e il Chameleon Club al Byblos Hotel di Dubai nel 2011.
La scomparsa di Italo Rota rappresenta una grande perdita per la cultura italiana. Era un uomo sofisticato con un pensiero inaspettato e originale. La sua visione visionaria e il suo impatto nell’architettura e nell’arte saranno ricordati per sempre. Triennale Milano, in particolare, sente profondamente questa perdita, considerandolo un amico e una persona molto importante degli ultimi anni.
Con l’addio a Italo Rota, l’Italia perde uno dei suoi grandi talenti, ma il suo lascito continuerà a ispirare le future generazioni di architetti e artisti. Il suo impegno per l’innovazione e la ricerca costante della bellezza rimarranno come segni indelebili della sua eredità. La comunità dell’architettura e dell’arte si unisce nel ricordo di questo straordinario visionario.