La Chiesa di San Potito a Napoli ha subito una trasformazione straordinaria, passando da un edificio in rovina a un vivace centro culturale aperto al sociale. Dopo intensi lavori di ristrutturazione e restauro della cappella, della sacrestia e della facciata, la chiesa è stata affidata all’associazione culturale e musicale Ad Alta Voce Ets, fondata e presieduta dal maestro Carlo Morelli.
Oggi, la Chiesa di San Potito è diventata non solo un luogo di culto, ma anche il quartier generale del Coro della Città di Napoli, un progetto ideato e diretto dal maestro Morelli. Il coro, composto da 16 voci e 7 musicisti, ha creato uno spettacolo chiamato That’s Napoli Live Show, che si terrà il 25 aprile alle ore 20. Questo concerto gratuito è promosso e sostenuto dall’Assessorato al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli.
La Chiesa di San Potito ospita anche opere d’arte di importanti artisti come Nicolò De Simone, Giacinto Diano, Luca Giordano, Andrea Vaccaro, Pacecco De Rosa e Domenico Mondo. Inoltre, offre corsi di formazione sull’arte e sull’architettura sacra, laboratori di teatro e tecnico del suono per detenuti affidati e ragazzi provenienti da contesti socio-economici svantaggiati.
Non mancano gli eventi aperti al pubblico. Il 23 aprile alle 18:00, ci sarà la presentazione del libro “La vicina di Zeffirelli” di Gaia Zucchi, edito da De Nigris Editori. Il 3 e 4 maggio alle 20:00 si terrà il concerto That’s Napoli Live Show, mentre l’11 maggio alle 18:00 verrà presentato il libro “Approposito d’amore. Incontri sorprendenti nell’era del dating online” di Antonio Tortolano, edito da De Ferrari Editore.
La presentazione del restauro della Chiesa di San Potito ha visto la partecipazione di importanti personalità, tra cui il Delegato arcivescovile del Servizio per l’edilizia di Culto e direttore dell’Ufficio Beni Culturali Arcidiocesi di Napoli Padre Giacomo Equestre, il maestro Carlo Morelli, l’architetto Daniela Rinaldini, l’amministratore delegato della società Edildovi Giovanni Donzelli e il referente stakeholder Region Sud UniCredit Angelo Giovanni Pinto.
La trasformazione della Chiesa di San Potito è un esempio di come un edificio in rovina possa essere riportato in vita e diventare un centro culturale che promuove l’arte e l’inclusione sociale. Grazie all’impegno dell’associazione Ad Alta Voce Ets e del maestro Morelli, la chiesa accoglie artisti, musicisti e persone provenienti da contesti svantaggiati, offrendo loro opportunità uniche di crescita e di condivisione. Non resta che visitare questo straordinario luogo per scoprire le meraviglie che ha da offrire.