L’impatto sottovalutato della criminalità organizzata in Israele: alla scoperta di una realtà misconosciuta

Negli ultimi decenni, mentre il mondo focalizzava la propria attenzione sul terrorismo e la resistenza palestinese, Hezbollah dal Libano e le trame di Iran e Siria, un fenomeno insidioso si sviluppava silenziosamente in Israele: la criminalità organizzata. Questa realtà, a lungo sottovalutata sia all’estero che nello stesso Stato ebraico, ha trovato terreno fertile per prosperare. Luca Francesco Laviola, autore del saggio breve intitolato “La criminalità organizzata israeliana”, ci offre un’analisi approfondita su questo fenomeno misconosciuto. Il libro sarà disponibile nelle edicole a partire dal 12 aprile come parte della collana “Mafie” di Rcs-Gazzetta dello Sport, e verrà presentato il 14 aprile a Roma.

Laviola affronta il tema in maniera schematica e documentata, mettendo in luce un fenomeno pervasivo. Le forze di polizia israeliane, concentrate principalmente sulla prevenzione di attacchi di matrice araba, non hanno dedicato abbastanza attenzione alle famiglie criminali che, nel frattempo, andavano espandendo i loro interessi illegali.

Uno dei dati rilevanti citati dall’autore risale al 2009, quando la polizia israeliana aveva censito sedici famiglie criminali, di cui sei composte da ebrei e tre da arabo-israeliani. Anche il rapporto più recente del Global Organized Crime Index mette in luce diversi aspetti del fenomeno, come i danni all’economia, il processo per corruzione che coinvolge il premier Netanyahu, le pressioni delle gang sui piccoli imprenditori, il mercato delle armi, il contrabbando di diamanti, l’aumento del mercato della droga, gli abusi della polizia e l’impatto del cybercrime. Addirittura, vengono evidenziate le connessioni tra la criminalità organizzata e la guerra di Gaza.

Ma non è solo la dimensione economica a far parte di questa realtà oscura. L’intreccio tra politica e criminalità è un tema che viene esaminato nel libro. Un caso esemplare è quello di Avigdor Lieberman, leader del partito di destra radicale Israel Beitenu (Israele casa nostra), fondato nel 1999 come scissione del Likud. Lieberman, figura controversa ma carismatica, è stato oggetto di inchieste per anni con l’accusa di corruzione, ma alla fine è stato assolto.

Negli ultimi anni, una serie televisiva di grande successo ha gettato nuova luce sulla realtà della criminalità organizzata in Israele. Malkot (Queens, regine), in onda dal 2018, racconta la storia di donne che sono sopravvissute alla violenza tra bande.

La criminalità organizzata in Israele è un fenomeno complesso e ancora poco esplorato. È importante che questa realtà venga portata all’attenzione sia delle autorità che del pubblico, al fine di combattere efficacemente questa minaccia. La pubblicazione del libro di Laviola e la diffusione di serie televisive come Malkot contribuiscono a sensibilizzare il pubblico su questo problema e a promuovere una maggiore consapevolezza. Solo attraverso un impegno collettivo si potranno adottare le misure necessarie per contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata nella società israeliana.

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