Beniamino Gigli, uno dei più grandi tenori del Novecento, ha finalmente un museo dedicato interamente alla sua vita e alla sua straordinaria carriera. Il nuovo Museo Beniamino Gigli a Recanati, nel cuore di Macerata, è un percorso multimediale altamente interattivo e accessibile che combina il Museo della Musica, il Museo Gigli e il Teatro Persiani.
L’inaugurazione del museo è stata molto emozionante, con il tenore Fabio Armiliato che si è esibito con i classici “Non ti scordar di me” e “Mamma”, due delle canzoni più famose di Gigli. Ad accompagnare Armiliato c’erano anche il giovane talentuoso Samuele Lattanzi e il maestro Riccardo Serenelli al pianoforte.
Il museo offre un percorso cronologico e tematico che ripercorre la vita di Beniamino Gigli, mostrando costumi di scena, oggetti, fotografie, lettere e documenti appartenuti al cantante. Ma non è solo una semplice esposizione statica: ci sono anche postazioni e installazioni video, musicali e cinematografiche che permettono ai visitatori di ascoltare le celebri arie d’opera e le canzoni popolari eseguite da Gigli. Inoltre, anche le persone con disabilità visive possono godere di una visita autonoma grazie alla segnaletica tattile-plantare e ad altri sussidi permanenti.
Oltre al Museo Gigli, il nuovo polo museale include anche il Mum-Museo della Musica, inaugurato nel 2021 e dedicato alle principali aziende del distretto produttivo musicale di Recanati, e il Teatro Persiani, uno dei 60 teatri storici delle Marche. Questa unione di musei e teatri crea un’esperienza culturale completa per i visitatori.
Il Museo Gigli è stato istituito nel 1961 grazie alla generosa donazione degli eredi di Gigli, in particolare della figlia Rina, che hanno messo a disposizione i cimeli appartenuti al cantante. Recentemente, il museo è stato completamente rinnovato grazie a un finanziamento di 550mila euro ottenuto dal Comune di Recanati. Questo finanziamento è stato utilizzato per abbattere le barriere architettoniche cognitive e sensoriali, rendendo il museo completamente accessibile a tutti i visitatori.
Il sindaco di Recanati, Antonio Bravi, ha sottolineato che il museo è progettato per essere inclusivo e per rendere i contenuti culturali fruibili al più ampio pubblico possibile. L’accessibilità ai beni culturali è un tema importante per la città, che ha ringraziato il Museo Tattile Statale Omero di Ancona per il suo contributo fondamentale in questo campo.
L’assessora alle Culture Rita Soccio ha dichiarato che il nuovo allestimento del Museo Gigli è il risultato di un lungo lavoro di valorizzazione e promozione che la città ha portato avanti con tenacia e determinazione. Il museo non è solo una destinazione turistica, ma è anche un luogo dove i recanatesi possono approfondire la conoscenza del loro concittadino Beniamino Gigli, scoprendo anche gli aspetti più umani del tenore e il suo forte legame con i luoghi d’origine. Inoltre, il museo è un punto di interesse per gli appassionati di musica e per coloro che vogliono avvicinarsi al mondo dell’opera.
Durante la cerimonia di inaugurazione presso il Teatro Persiani è stata anche scoperta una targa in memoria del maestro Luigi Vincenzoni, nipote di Beniamino Gigli. Questo gesto dimostra quanto sia importante mantenere viva la memoria di Gigli e della sua eredità artistica.
Il presidente del Museo Omero Aldo Grassini, l’architetto e progettista Luca Schiavoni e il musicologo Piero Mioli, docente di Storia della Musica presso il conservatorio di Bologna, hanno contribuito a raccontare al pubblico l’importanza e le caratteristiche del nuovo Museo Beniamino Gigli.
In conclusione, il nuovo Museo Beniamino Gigli a Recanati offre un’esperienza culturale coinvolgente e accessibile per tutti i visitatori. Attraverso un percorso multimediale e interattivo, è possibile immergersi nella vita e nella carriera di uno dei più grandi tenori del Novecento. Il museo non solo celebra l’arte di Gigli, ma crea anche un legame speciale tra il pubblico e il patrimonio musicale di Recanati.