La segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha recentemente affrontato il problema della sovraccapacità produttiva della Cina, sottolineando che non si tratta di un sentimento anti-Cina o di una volontà di disaccoppiamento, ma piuttosto della necessità di risolvere i problemi strutturali dell’economia che stanno causando preoccupazioni negli Stati Uniti e nei suoi alleati e partner sviluppati o in via di sviluppo.

Durante una conferenza stampa a Pechino, Yellen ha affermato che la Cina deve apportare adeguamenti sul fronte delle politiche industriali e dei consumi delle famiglie, entrambi deboli. Questo è essenziale per garantire che gli Stati Uniti non siano inondati da beni a basso costo provenienti dalla Cina, come è accaduto in passato.

La sovraccapacità produttiva della Cina è un problema che ha attirato l’attenzione internazionale. La Cina è diventata negli anni uno dei principali attori nell’economia globale, con una produzione industriale massiccia e una capacità produttiva che supera la domanda interna. Questo ha portato a un eccesso di offerta sui mercati internazionali, con conseguenze negative per i paesi concorrenti.

La Cina è stata accusata di pratiche commerciali sleali, come sovvenzioni statali alle imprese e dumping dei prodotti a prezzi molto bassi. Questo ha creato una situazione in cui molte aziende straniere hanno avuto difficoltà a competere con i prodotti cinesi, portando a perdite di posti di lavoro e danni alle economie di altri paesi.

Tuttavia, Yellen ha sottolineato che la questione della sovraccapacità produttiva non è una questione di ostilità verso la Cina, ma piuttosto una necessità di affrontare le sfide strutturali dell’economia globale. La Cina ha bisogno di rivedere le sue politiche industriali e promuovere i consumi delle famiglie per bilanciare la sua capacità produttiva con la domanda interna.

Gli Stati Uniti, secondo Yellen, non permetteranno che la Cina inondi il mercato con beni a basso costo. Questo è un chiaro segnale che gli Stati Uniti stanno cercando di proteggere le proprie industrie e posti di lavoro da una concorrenza sleale.

La questione della sovraccapacità produttiva è un problema complesso che richiede una risposta coordinata a livello globale. Gli alleati e i partner degli Stati Uniti devono anche affrontare le sfide poste dalla Cina e lavorare insieme per trovare soluzioni che favoriscano una crescita economica sostenibile per tutti.

In conclusione, la segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha sottolineato che il problema della sovraccapacità produttiva della Cina non è un sentimento anti-Cina o un desiderio di disaccoppiamento, ma una necessità di affrontare le sfide strutturali dell’economia globale. La Cina deve apportare adeguamenti sul fronte delle politiche industriali e dei consumi delle famiglie per bilanciare la sua capacità produttiva con la domanda interna. Gli Stati Uniti non permetteranno che la Cina inondi il mercato con beni a basso costo, proteggendo così le proprie industrie e posti di lavoro. È fondamentale che gli Stati Uniti e i loro alleati e partner lavorino insieme per trovare soluzioni che favoriscano una crescita economica sostenibile per tutti.

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