Addio pubblicità delle patatine: vietato sostituire l’ostia

La campagna pubblicitaria delle patatine Amica Chips è stata recentemente vietata per la sua rappresentazione controversa di una funzione religiosa. Lo spot, che ha attirato l’attenzione dell’Associazione Italiana Autori e Realizzatori Televisione (Aiart) e di numerosi utenti, è stato ritenuto in contrasto con l’articolo 10 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Secondo l’articolo citato, la comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose. Nel caso della campagna delle Amica Chips, si è stabilito che il parallelo tra la patatina e l’ostia, che rappresenta il divino nel sacramento dell’eucaristia, è stato considerato una derisione del significato profondo del sacramento stesso.

Il Comitato di Controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (Iap) ha quindi emesso un ordine alle parti coinvolte, richiedendo loro di cessare la diffusione della campagna. Il Comitato ha sottolineato che l’articolo 10 del Codice Iap è volto a proteggere la sensibilità dei consumatori, garantendo loro il diritto di non essere urtati nelle loro convinzioni più profonde.

Il Codice di Autodisciplina riconosce che le convinzioni religiose sono un bene individuale, tutelato in modo paritario per tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro scelte religiose. Pertanto, le campagne pubblicitarie che confliggono con questi valori tendenzialmente assoluti e di rango superiore, come le convinzioni religiose, non dovrebbero essere accettate.

Le parti coinvolte nell’annuncio hanno la possibilità di opporsi al provvedimento del Comitato di Controllo entro sette giorni, presentando una motivata opposizione. Tuttavia, fino a quando non verranno apportate le modifiche richieste, lo spot delle Amica Chips rimarrà vietato.

Questo episodio solleva nuovamente il dibattito sull’etica nella pubblicità e sull’importanza di rispettare le convinzioni religiose dei consumatori. Molti ritengono che le campagne pubblicitarie debbano essere attentamente valutate per evitare di urtare la sensibilità delle persone, specialmente quando si tratta di argomenti religiosi.

Mentre alcuni potrebbero considerare la decisione del Comitato di Controllo un’ingerenza eccessiva nella libertà di espressione commerciale, è importante ricordare che il Codice di Autodisciplina è stato creato proprio per garantire che le comunicazioni commerciali non vadano oltre certi limiti etici.

In conclusione, l’ordine di vietare lo spot delle patatine Amica Chips rappresenta una vittoria per coloro che ritengono che la pubblicità debba rispettare i valori più profondi della società. Questo episodio ci ricorda che la comunicazione commerciale deve essere responsabile e tenere conto delle convinzioni morali, civili e religiose dei consumatori.

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