Nuove preoccupazioni si stanno facendo strada nell’Antartide, poiché l’influenza aviaria ha fatto la sua comparsa sul continente polare. Questa scoperta ha portato alla sospensione e all’annullamento di numerosi progetti di ricerca, mettendo a rischio la fauna antartica e la sua fragile ecologia.
La prima segnalazione dell’influenza aviaria in Antartide è avvenuta lo scorso febbraio e da allora la sua diffusione sembra essere in aumento. Una spedizione scientifica condotta dall’Università della Federazione Australiana a marzo ha confermato la presenza del virus e ha evidenziato l’impatto devastante che sta avendo sugli animali locali.
Gli skua, uccelli aggressivi simili a gabbiani, sono stati particolarmente colpiti dal virus. Delle 46 carcasse raccolte su Beak Island, tutti i campioni testati sono risultati positivi all’influenza aviaria. Questo è un problema preoccupante dato che gli skua vivono a stretto contatto con diverse specie di pinguini, che potrebbero essere a rischio di contagio.
Ma non sono solo gli skua a essere in pericolo. Anche le colonie di pinguini di Adelia, tra le più diffuse lungo le coste antartiche, stanno subendo una mortalità insolitamente alta. Sull’isola Heroina sono stati trovati circa 550 pinguini morti, di cui 170 adulti. Questa è una situazione sospetta poiché normalmente la mortalità negli adulti è molto bassa. Tuttavia, l’identificazione del virus sui campioni raccolti non è stata conclamata e saranno necessari ulteriori studi in laboratorio per confermare la presenza dell’influenza aviaria.
La spedizione scientifica ha raccolto campioni da individui sani e malati, carcasse di animali e feci, nonché campioni di acqua e aria, al fine di valutare la diffusione del virus e la sua presenza nell’ambiente antartico. Un laboratorio diagnostico compatto è stato allestito sulla nave, consentendo ai ricercatori di testare i campioni in modo rapido e diretto senza doverli inviare ad altri laboratori. Questo è stato un punto di forza della spedizione, permettendo di ottenere risultati più rapidamente e rendendo il processo di campionamento più efficiente.
La preoccupazione per le popolazioni antartiche è in aumento, poiché molte specie sono già classificate come minacciate o in pericolo critico. L’alta mortalità causata dall’influenza aviaria potrebbe passare inosservata a causa della limitata accessibilità e della difficoltà di monitoraggio regolare.
Misure di precauzione sono state prese durante la spedizione per garantire la sicurezza del team di ricerca e della fauna locale. Tuttavia, la diffusione del virus rappresenta una minaccia reale per gli animali antartici e richiederà ulteriori studi e azioni preventive per proteggere le specie vulnerabili.
In conclusione, l’influenza aviaria sta estendendo la sua portata fino all’Antartide, mettendo a rischio la fauna locale e la fragile ecologia del continente polare. È essenziale che vengano intraprese ulteriori misure per monitorare e prevenire la diffusione del virus, al fine di proteggere le specie minacciate e preservare l’equilibrio ambientale antartico.