I mercati europei hanno chiuso la settimana con una debole performance, con Londra in prima fila a brillare. Mentre la Borsa di Londra ha registrato un aumento dello 0,91%, Francoforte e Parigi hanno chiuso in calo dello 0,14% e dello 0,16% rispettivamente.

L’andamento negativo di Wall Street al primo round di trimestrali delle grandi banche ha pesato su molti listini europei. Inoltre, le tensioni in Medioriente per l’attesa di un possibile attacco dell’Iran a Israele hanno spinto gli investitori a privilegiare mercati diversi da quelli azionari. L’obbligazionario è stato uno dei settori preferiti, insieme all’acquisto di beni rifugio come l’oro. Inoltre, il prezzo del petrolio è aumentato in modo significativo.

Londra è stata l’eccezione positiva della giornata, con gli investitori che hanno mostrato fiducia nel mercato britannico nonostante le incertezze legate alla Brexit. Il FTSE 100 ha registrato un aumento grazie alle buone performance di alcune aziende del settore tecnologico e finanziario.

Francoforte e Parigi, invece, hanno subito una flessione a causa dei risultati deludenti delle grandi banche. Gli investitori si sono mostrati preoccupati per i possibili impatti negativi delle trimestrali sul settore bancario europeo nel suo complesso.

Le tensioni geopolitiche in Medioriente hanno spinto gli investitori a cercare alternative più sicure rispetto alle azioni. L’obbligazionario è stato uno dei settori privilegiati, con molti investitori che hanno acquistato titoli di stato europei considerati sicuri. Inoltre, l’oro è stato considerato un bene rifugio, con un aumento della domanda e del prezzo del metallo prezioso.

Anche il prezzo del petrolio è aumentato a causa delle tensioni in Medioriente. L’attesa di un possibile attacco dell’Iran a Israele ha sollevato preoccupazioni sulle forniture di petrolio nella regione, spingendo al rialzo i prezzi del greggio.

In conclusione, i mercati europei hanno chiuso la settimana in modo contrastante, con Londra in prima fila grazie a buone performance nel settore tecnologico e finanziario. Francoforte e Parigi hanno invece registrato una flessione a causa dei risultati deludenti delle grandi banche. Le tensioni geopolitiche in Medioriente hanno spinto gli investitori a privilegiare mercati diversi da quelli azionari, come l’obbligazionario e l’oro. Inoltre, il prezzo del petrolio è aumentato a causa delle incertezze legate alle tensioni nella regione.

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