Il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, ha commentato l’ultimo rapporto del sindacato sui conti correnti, evidenziando come i risparmi dei correntisti non siano adeguatamente remunerati. In particolare, Sileoni sottolinea che le famiglie del Sud Italia sono ancora più penalizzate, a causa della sperequazione lavorativa ed economica che già colpisce questa regione.

Secondo il sindacato, i troppi soldi che dormono in banca rappresentano una parte consistente della ricchezza del Paese e un guadagno indiretto per gli istituti di credito. Per questo motivo, il conto corrente remunerato potrebbe rappresentare un fattore di attrattività per le banche. Tuttavia, se le banche continuano a considerarlo solo come un costo, a perdere sono sia i clienti che il fisco.

Oltre ai tassi non omogenei su base territoriale, Sileoni sottolinea che il conto corrente non è solo uno strumento di servizio per la gestione di incassi e pagamenti, ma rappresenta anche una forma di risparmio. Pertanto, dovrebbe essere adeguatamente remunerato dalle banche. Tuttavia, secondo il segretario generale della Fabi, le banche hanno aumentato in maniera più significativa solo i tassi sui depositi vincolati o a durata prestabilita, che ammontano a circa 300 miliardi di euro, molto meno dei 1.100 miliardi presenti nei conti correnti.

Questo rapporto della Fabi solleva una questione importante riguardo alla gestione dei conti correnti da parte delle banche. Molti correntisti tengono i loro risparmi sui conti correnti, ma questi soldi non sono adeguatamente remunerati. Ciò significa che i correntisti perdono l’opportunità di far fruttare i propri risparmi e che le banche traggono un guadagno indiretto da questa situazione.

In particolare, le famiglie del Sud Italia sono le più colpite da questa mancanza di remunerazione dei risparmi. La sperequazione lavorativa ed economica già presente in questa regione rende ancora più difficile per queste famiglie accumulare risparmi. Pertanto, sarebbe importante che le banche considerassero il conto corrente remunerato come un fattore di attrattività per i clienti, invece che solo come un costo.

È necessario che le banche rivedano la loro politica sui conti correnti, garantendo una remunerazione adeguata dei risparmi dei correntisti. Ciò non solo incentiverebbe i clienti a tenere i loro risparmi in banca, ma contribuirebbe anche a stimolare l’economia del Paese. Infatti, i soldi che dormono in banca rappresentano una parte importante della ricchezza nazionale e potrebbero essere investiti in modo produttivo se adeguatamente remunerati.

In conclusione, il rapporto della Fabi mette in luce la necessità di una maggiore attenzione da parte delle banche nei confronti dei conti correnti. I correntisti dovrebbero essere remunerati adeguatamente per i loro risparmi, soprattutto considerando il contesto di sperequazione lavorativa ed economica che colpisce alcune regioni del Paese. Allo stesso tempo, le banche stesse potrebbero beneficiare di questa politica, attrarre nuovi clienti e contribuire alla crescita economica del Paese.

Share.