Addio a Richard Horowitz, maestro della musica sperimentale e delle colonne sonore

Il mondo della musica sperimentale e delle colonne sonore piange la scomparsa di Richard Horowitz, compositore di fama internazionale. Nato nel 1949 a Buffalo, New York, Horowitz ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale grazie alle sue innovative composizioni.

Ma non solo musica, Horowitz ha anche avuto modo di esplorare il mondo della recitazione, apparendo nel cortometraggio “Beautiful Child” di Fabrizio Chiesa nel 2006, per il quale ha anche firmato le musiche. La sua versatilità artistica gli ha permesso di spaziare tra diversi medium, lasciando un segno indelebile in ognuno di essi.

La notizia della sua scomparsa è stata annunciata su Instagram dall’attrice e amica di lunga data Domiziana Giordano. In una toccante foto che li ritrae insieme in Marocco nel 1992, Giordano lo ricorda come un “grande musicista e intellettuale, ma soprattutto un grande amico”. L’addio a Richard Horowitz è stato accolto con tristezza e commozione da tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo e lavorare con lui.

Nel corso della sua carriera, Horowitz ha collaborato con alcuni dei registi più acclamati del cinema, creando colonne sonore indimenticabili. Uno dei suoi lavori più celebri è stato per il film “Il tè nel deserto” del regista Bernardo Bertolucci, del 1990, in cui ha firmato alcuni brani della colonna sonora insieme al leggendario Ryuichi Sakamoto. Questa collaborazione ha portato loro a vincere il Golden Globe, un riconoscimento di prestigio per il loro straordinario talento.

Ma la lista dei film a cui Horowitz ha contribuito con le sue composizioni è lunga e variegata. Tra gli altri lavori di spicco, si possono citare “L’Atlantide” del 1992 diretto da Bob Swain, “Quattro bravi ragazzi” del 1993 di Claudio Camarca e “Ogni maledetta domenica” del 1999 di Oliver Stone. Il suo talento è stato apprezzato in tutto il mondo, portando le sue musiche a risuonare sul grande schermo e a emozionare milioni di spettatori.

Ma Horowitz non si è limitato solo al cinema. Ha anche realizzato album di composizioni originali, spesso in collaborazione con la sua compagna d’arte e di vita Sussan Deyhim. Tra i loro progetti più notevoli si annoverano “Desert Equations: Azax Attra” e “Eros in Arabia”, opere che hanno testimoniato la genialità e la profondità della loro creatività.

La scomparsa di Richard Horowitz lascia un vuoto nel mondo della musica sperimentale e delle colonne sonore. Il suo talento unico e la sua capacità di creare atmosfere suggestive resteranno per sempre nella memoria di chi ha avuto la fortuna di ascoltare le sue composizioni. Addio, maestro, grazie per averci regalato emozioni indimenticabili attraverso la tua musica.

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