La Giornata Nazionale della Donazione d’Organi è un evento importante che si celebra ogni anno in Italia. Quest’anno, il focus principale è sul fatto che ancora ci sono circa 8.000 pazienti in lista d’attesa per un trapianto. Nonostante il numero di donazioni sia in aumento, non è ancora sufficiente per garantire un trapianto a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Gli specialisti sottolineano l’importanza di aumentare il numero di cittadini che danno il consenso alla donazione dopo la morte. Un modo semplice per fare ciò è registrare il proprio “sì” al momento del rinnovo della carta d’identità. “Dichiara il tuo Sì in Comune” è il messaggio al centro di questa giornata nazionale, sostenuta dal Ministero della Salute, dal Centro Nazionale Trapianti, dalle associazioni del volontariato del dono e con il supporto di Rai per la Sostenibilità.

Attualmente, circa 6.000 pazienti stanno aspettando un nuovo rene, poco meno di 1.000 un fegato, circa 700 un cuore, oltre 200 un polmone e altrettanti un pancreas. Nonostante il numero di donazioni nel 2022 sia stato superiore a 2.000 per la prima volta, permettendo più di 4.500 trapianti (oltre il 15% in più rispetto all’anno precedente), il numero di organi disponibili non è ancora sufficiente.

Il Direttore del Centro Nazionale Trapianti, Giuseppe Feltrin, sottolinea che la ricerca scientifica nel campo dei trapianti sta progredendo rapidamente, ma l’innovazione da sola non basta. La speranza di chi aspetta un organo dipende dalla scelta della donazione. Tuttavia, ancora oggi circa un terzo dei cittadini che registrano la loro volontà sceglie di negare il consenso al prelievo. Questo è spesso dovuto a una mancanza di conoscenza sull’argomento. È quindi importante informarsi per prendere una decisione consapevole: donare gli organi è una scelta sicura che può salvare la vita di chi ne ha bisogno.

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolinea che donare gli organi è una scelta naturale e un gesto che può fare la differenza per chi aspetta un trapianto. Quando si rinnova la carta d’identità, si fa una scelta di vita e si dice “sì” alla donazione. Il sistema trapianti italiano è all’avanguardia per la qualità delle prestazioni e per la capacità di cura e assistenza, ma senza il consenso alla donazione, anche il sistema più avanzato non può procedere ai trapianti. Quindi, è fondamentale dire “sì” alla donazione per rendere vani gli sforzi dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari.

Per sensibilizzare ancora di più le persone sulla donazione degli organi, è stata lanciata una grande campagna negli Uffici anagrafe. Questa campagna, promossa dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale Trapianti, prevede l’invio di materiali informativi verificati e corretti a circa 900 Uffici anagrafe dei 500 comuni più popolosi d’Italia. I cittadini in attesa di rinnovare il documento d’identità potranno ricevere queste informazioni e compiere una scelta consapevole quando sarà il loro turno allo sportello. L’iniziativa sarà estesa a più sedi anagrafiche e comuni nel corso dell’anno, coprendo quasi 40 milioni di cittadini residenti.

È importante ricordare che oltre al momento del rinnovo della carta d’identità, si può dichiarare il proprio “sì” alla donazione anche iscrivendosi all’AIDO o presso gli sportelli delle ASL. Anche scrivere la propria volontà su un foglio di carta semplice datato e firmato può essere un modo per esprimere il proprio desiderio di donare gli organi.

La donazione degli organi è una scelta di vita che può fare la differenza per chi aspetta un trapianto. È importante informarsi e prendere una decisione consapevole. Donare gli organi non costa nulla a chi lo fa, ma può salvare la vita di chi ne beneficia. Il numero di donazioni sta aumentando, ma è ancora necessario fare di più per garantire un trapianto a tutti coloro che ne hanno bisogno. Dire “sì” alla donazione è un gesto che può fare la differenza e donare una nuova speranza a chi aspetta un organo.

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