Azar Nafis: il conflitto Iran-Israele nasconde un turbinio di problemi interni

Azar Nafis, una delle scrittrici iraniane più conosciute, ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione attuale tra Iran e Israele. In un’intervista all’ANSA, Nafis ha affermato di essere preoccupata come mai prima d’ora, definendo la situazione come “follia” e sottolineando che siamo sull’orlo di una guerra.

La scrittrice, che vive in America in esilio da molti anni, ha dichiarato di essere ansiosa non solo per sé stessa e per i suoi familiari, ma anche per le persone in Iran che stanno lottando per i loro diritti. Secondo Nafis, il regime iraniano sta conducendo una guerra quotidiana contro coloro che si oppongono ad esso, come le donne che scendono in strada senza velo, le persone che ballano e i ragazzi che protestano. Questa guerra non violenta, che fa vittime e torture, non viene discussa abbastanza nel mondo occidentale.

Secondo Nafis, l’attacco a Israele da parte dell’Iran è solo un modo per distrarre l’attenzione dai problemi interni sia dell’Iran che di Israele. Entrambi i paesi affrontano grandi sfide interne che mettono a repentaglio il loro potere, e l’attacco serve come arma di distrazione di massa.

Nafis ha definito questa guerra interna come una lotta esistenziale delle persone che combattono per vivere nei diritti e nella democrazia. Ha fatto notare che gli attacchi con i droni sembrano un videogioco rispetto alle violenze che subiscono gli studenti, le ragazze e molti iraniani per strada.

L’autrice ha sottolineato che queste persone sono un simbolo e un faro per tutti coloro che lottano per la libertà in ogni paese. Tuttavia, Nafis si chiede cosa farà il regime iraniano e se metterà tutti in prigione. Nonostante le sfide, Nafis mantiene la fiducia nel cuore.

Oltre ad essere una scrittrice di successo, Nafis è anche un’attivista. Recentemente si è schierata con la Pen Society americana per chiedere il rilascio di Narges Mohammadi, una scrittrice-attivista premio Nobel detenuta in Iran.

Nafis ha espresso incredulità riguardo alla possibilità che Trump possa essere rieletto, sottolineando il potere della democrazia e la necessità di non diventare come il proprio nemico.

Il suo libro più famoso, “Leggere Lolita a Teheran”, è stato trasformato anche in un film con Golshifteh Farahani, Zar Amir-Ebrahimi e Mina Kavani, diretto da Eran Riklis. La storia affronta temi come la repressione delle donne in Iran e l’importanza della letteratura come strumento di resistenza.

In conclusione, Azar Nafis rappresenta una voce importante all’interno della diaspora iraniana, con una capacità comunicativa che la connette con il mondo intero. Le sue parole ci invitano a riflettere sulla complessità della situazione in Iran e Israele, mettendo in luce i problemi interni che spesso vengono ignorati. La sua lotta per i diritti e per la democrazia è un esempio di coraggio e determinazione che ispira molti.

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