Maria Pacini Fazzi, fondatrice della casa editrice omonima, è scomparsa ieri a Lucca all’età di 93 anni. La notizia ha lasciato un vuoto nel mondo dell’editoria, ma anche nella città di Lucca, dove Maria era conosciuta come la “signora dell’editoria”.

Maria Pacini Fazzi ha fondato la sua casa editrice nel 1966 insieme al marito Arnaldo, ispirata da Leonida Repaci. Inizialmente, la casa editrice si concentrava sulla storia e sull’arte lucchese, ma negli anni successivi si è allargata anche alla Toscana e ad altri ambiti tematici. Oggi, la casa editrice conta oltre mille titoli e diverse sezioni dedicate alla bibliografia, alla storia della letteratura e dell’arte, alle monografie storiche e alla collana biografica ‘Italiane’. Non mancano neppure testi di filosofia, teatro e cucina.

L’impegno di Maria Pacini Fazzi nel campo dell’editoria è stato riconosciuto con importanti premi e riconoscimenti. Nel 1989, la casa editrice ha ricevuto il premio Cultura della Presidenza del consiglio dei ministri, mentre Maria stessa è stata insignita del titolo di commendatore della Repubblica. Dieci anni dopo, ha ricevuto il premio speciale della giuria del premio nazionale di letteratura e giornalismo Alghero donna.

La sua passione per la cultura lucchese e per la diffusione del sapere ha reso Maria Pacini Fazzi una pioniera dell’imprenditoria femminile. Attraverso la sua casa editrice, ha contribuito a preservare e trasmettere la tradizione accademica della città, sia quella letteraria che quella popolare. Generazioni di studiosi e autori sono stati coltivati e supportati da Maria, che ha anche instaurato importanti relazioni con intellettuali e istituzioni italiane e straniere.

Il sindaco di Lucca, Mario Pardini, ha sottolineato l’impatto di Maria Pacini Fazzi sulla città, affermando che chiunque volesse conoscere a fondo Lucca si sarebbe ritrovato a sfogliare centinaia di libri editi dalla sua casa editrice. La sua scomparsa lascia un vuoto difficile da colmare.

Maria Pacini Fazzi ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura lucchese e nel mondo dell’editoria. La sua passione, la sua professionalità e la sua dedizione al lavoro saranno ricordate con stima e affetto. Grazie a lei, la conoscenza e la cultura hanno trovato un modo per essere tramandate alle generazioni future.

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