La mostra dedicata a Giovanni Gentile a Roma è una celebrazione meritata di uno dei più grandi artisti del Novecento. Secondo autorevoli studiosi, Gentile è considerato uno dei più importanti filosofi europei del suo tempo, insieme a Benedetto Croce. La sua elaborazione teorica offre ancora oggi spunti interessanti, sia dal punto di vista del richiamo al Risorgimento che per il valore che ha attribuito alla comunità nella società italiana.
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, durante la sua visita alla mostra intitolata “Scendere per strada. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica”, ha sottolineato l’importanza di questa esposizione. L’obiettivo della mostra è quello di ricordare uno dei maggiori intellettuali del Novecento italiano, nonostante le controversie che lo hanno accompagnato. La mostra si tiene presso l’Istituto Centrale per la Grafica a Roma e presenta settantacinque opere, tra originali e riproduzioni, provenienti da diverse istituzioni come la Fondazione Roma Sapienza, l’Archivio Giovanni Gentile, l’Istituto della Enciclopedia Italiana, l’Istituto Italiano di Studi Germanici, l’Istituto Comprensivo Regina Margherita e il Museo delle Civiltà.
Il percorso espositivo è diviso in tre sale e ripercorre la complessa e molteplice azione di politica culturale intrapresa da Gentile nel corso della sua vita. La prima sala è dedicata all’Enciclopedia Italiana, al Centro Nazionale di Studi Manzoniani, all’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente e all’Istituto Italiano di Studi Germanici. Queste istituzioni, secondo la concezione gentiliana della cultura, avevano l’obiettivo di ampliare gli orizzonti del sapere al di là dei confini nazionali, per sprovincializzare la cultura italiana.
La seconda sala è incentrata sulla Scuola Normale Superiore di Pisa e sull’Accademia Nazionale dei Lincei, due istituzioni che hanno avuto un forte legame con Gentile. In questa sala viene approfondita anche la complessa Riforma Gentile, promulgata nel 1923, che ha dato vita a una scuola selettiva e gerarchica basata su tradizioni storiche e studi umanistici. Vengono inoltre presentati approfondimenti sull’Istituto Nazionale fascista di cultura e sulla morte di Gentile per mano di un gruppo di partigiani fiorentini nel 1944.
Infine, nella terza sala viene proiettato un video immersivo con immagini dell’epoca, che permette al visitatore di immergersi ancora di più nella biografia intellettuale e politica di Gentile. Il direttore generale Educazione e Ricerca del Ministero della Cultura, Andrea De Pasquale, ha spiegato che la difficoltà nella progettazione di questa mostra è stata la scelta del tema, considerando che Gentile è stato un importante filosofo italiano ma ha aderito convintamente al fascismo. L’obiettivo della mostra è presentare la vita e l’opera di Gentile in maniera laica, mettendo in evidenza il suo ruolo nell’organizzazione della cultura. Le istituzioni promosse e dirette da Gentile hanno avuto un impatto significativo sulla vita culturale dell’Italia, sia durante il periodo fascista che in quello repubblicano.
Il coordinatore del Comitato scientifico, Giuseppe Parlato, ha sottolineato l’importanza del progetto di modernizzazione di Gentile, nonostante il contesto dittatoriale in cui è stato sviluppato. Questo progetto ha influenzato notevolmente la società italiana, creando un nuovo rapporto tra lo Stato e la cultura. Anche nel secondo dopoguerra, in un contesto politico diverso, l’attenzione dello Stato alla promozione della cultura e l’impegno degli intellettuali nella cultura e nella politica sono rimasti vivi.
La mostra su Giovanni Gentile a Roma è quindi un’occasione per conoscere meglio la vita e l’opera di uno dei più importanti filosofi italiani del Novecento. Nonostante le controversie che lo hanno accompagnato, Gentile ha lasciato un’impronta significativa sulla cultura italiana e la sua influenza si fa ancora sentire oggi. La mostra offre un percorso interessante attraverso le istituzioni promosse da Gentile e permette ai visitatori di riflettere sulla relazione tra cultura, istituzioni e politica.