La rinascita dei piccoli borghi italiani è un tema di grande attualità e interesse, soprattutto alla luce dell’accentuato fenomeno di spopolamento che li caratterizza. Tuttavia, grazie alla digitalizzazione e allo smart working, sembra che questi borghi stiano trovando nuove opportunità di crescita e sviluppo.

Secondo uno studio presentato all’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, i borghi d’Italia hanno un impatto economico di 5 miliardi di euro sul Pil nazionale, con circa 9 milioni di visitatori e 90mila addetti. Tuttavia, la popolazione residente in questi borghi sta diminuendo in modo significativo, con una riduzione media del 4,2% nel periodo 2011-2021. Si prevede che questa tendenza si accentuerà nel periodo 2020-2030, con una variazione del -4,4% di popolazione nei borghi rispetto a una riduzione media del -2,8% dei Comuni italiani nel complesso.

Tuttavia, la digitalizzazione e lo smart working potrebbero rappresentare una leva di rilancio per questi borghi. Secondo le analisi condotte da Deloitte, la copertura della banda ultra-larga (BUL) nei borghi più belli d’Italia è in forte crescita negli ultimi anni. Attualmente, il 63,9% dei borghi gode di una copertura ‘Fiber to the Home’ (FTTH), rispetto al solo 2,2% del 2019. Questo sviluppo infrastrutturale potrebbe ridurre il gap di mercato e creare condizioni di sviluppo economico e sociale attrattive per i lavoratori.

Un dato molto incoraggiante è la crescita del numero di lavoratori che hanno cominciato a soggiornare nei borghi in modalità smart working a seguito della pandemia di Covid-19. Secondo una ricerca di Inapp, il 41,5% dei lavoratori sarebbe disposto a trasferirsi in un luogo più isolato a contatto con la natura, mentre il 34,5% sarebbe interessato a vivere in un piccolo centro abitato. Questo fenomeno sembra confermare un trend in atto, che si accompagna ad un miglioramento del livello di digitalizzazione delle imprese italiane nel 2022. Secondo i dati Istat, le aziende con un alto o molto alto livello di digitalizzazione hanno raggiunto circa il 32% nel Nord-Ovest e il 29% nel Nord-Est, mentre nel Centro e nel Mezzogiorno la percentuale è ancora più bassa (23%), sebbene in aumento.

Questi dati evidenziano come la vita digitale e lo smart working siano in grado di cambiare radicalmente la prospettiva dei piccoli borghi italiani. Grazie alla digitalizzazione delle infrastrutture e alla possibilità di lavorare da remoto, questi borghi possono trasformarsi in luoghi attrattivi per i lavoratori che desiderano una migliore qualità della vita, ma senza rinunciare alle opportunità lavorative offerte dalla connessione globale. Inoltre, l’arrivo di nuovi residenti potrebbe stimolare l’economia locale e favorire lo sviluppo di nuove attività commerciali e turistiche.

In conclusione, la rinascita dei piccoli borghi italiani rappresenta una sfida e un’opportunità per il nostro Paese. La digitalizzazione e lo smart working possono giocare un ruolo chiave nel rilancio di questi borghi, offrendo nuove prospettive di crescita economica e sociale. È importante sostenere e investire in infrastrutture digitali e promuovere politiche che incentivino la vita nei borghi, al fine di preservare il patrimonio culturale e naturale del nostro Paese e garantire un futuro sostenibile per queste comunità.

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