Il sovraffollamento delle carceri nel Lazio è diventato un problema sempre più urgente e preoccupante. Secondo le dichiarazioni del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Stefano Anastasia, la situazione è davvero critica. Durante una manifestazione tenutasi recentemente a Roma, Anastasia ha rivelato che nel Lazio c’è stato un aumento del 142% nel sovraffollamento delle carceri, con oltre 61.000 detenuti per soli 4.742 posti disponibili. Questo significa che ci sono oltre 2.000 detenuti in eccesso, una situazione insostenibile che richiede risposte urgenti.

Uno dei casi più emblematici di sovraffollamento è quello del carcere di Regina Coeli, a Roma, dove attualmente ci sono 1.150 detenuti per soli 628 posti. Questo significa che le celle sono occupate quasi al doppio della loro capacità. Anastasia ha sottolineato che non basta promuovere il lavoro per i detenuti, come è stato discusso recentemente al Cnel (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), se i numeri non cambiano. Il lavoro dovrebbe essere un premio per tutti i detenuti, non solo per pochi privilegiati.

La situazione è così grave che diverse personalità importanti si sono unite alla manifestazione di protesta a Roma. Oltre al Garante Anastasia, hanno preso parte all’evento la Garante di Roma Capitale, Valentina Calderone, Bruno Mellano, Garante della Regione Piemonte e Coordinatore dei Garanti regionali, il Garante del Comune di Udine, Franco Corleone, don Lucio Boldrin, cappellano di Rebibbia nuovo complesso e coordinatore regionale dei cappellani, Denise Amerini e Giovanni Alfonsi della Cgil, il coordinatore regionale della Uil Polizia penitenziaria, Davide Riggi, e il presidente della Camera penale di Roma, Gaetano Scalise. Quest’ultimo ha annunciato che domani si terrà un’analoga manifestazione di avvocati in toga sempre davanti a Regina Coeli.

L’iniziativa romana ha visto la partecipazione di diverse organizzazioni e associazioni che si battono per i diritti dei detenuti. Tra queste ci sono A buon diritto, Antigone Lazio, A Roma insieme, Camera penale di Roma, Cgil Nazionale, Cgil Roma e Lazio, Cittadinanzattiva, Comunità di Sant’Egidio, Coordinamento regionale dei Cappellani penitenziari, Pid Onlus, Società della Ragione, Uil penitenziaria e Vic Caritas.

È evidente che il sovraffollamento delle carceri nel Lazio è un problema che richiede l’attenzione immediata delle autorità competenti. La vita dei detenuti è in pericolo e la situazione è diventata insostenibile. È necessario trovare soluzioni a lungo termine per ridurre il sovraffollamento e garantire condizioni di vita dignitose per i detenuti. Altrimenti, il sistema carcerario rischia di collassare. La situazione attuale richiede un intervento immediato e una maggiore attenzione da parte delle istituzioni per garantire i diritti umani fondamentali di tutti i detenuti nel Lazio.

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