Il mistero di Plutone è stato finalmente svelato. La struttura a forma di cuore sulla superficie del pianeta nano, scoperta nel 2015, è stata creata da un gigantesco impatto cosmico avvenuto molto presto nella sua storia. Un gruppo di ricercatori dell’Università svizzera di Berna ha condotto uno studio che ha rivelato i dettagli di questo evento spettacolare, pubblicato sulla rivista Nature Astronomy.

Secondo gli esperti, l’impatto è stato causato da un corpo celeste di circa 700 chilometri di diametro che ha colpito Plutone a una velocità relativamente bassa e in modo obliquo. Questa collisione ha plasmato la superficie del pianeta nano, creando la forma distintiva a cuore. I risultati dello studio suggeriscono anche che la struttura interna di Plutone è diversa da quanto precedentemente ipotizzato. Ciò rende meno probabile la presenza di un oceano di acqua liquida sotto la sua superficie, come suggerito da uno studio precedente.

Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno utilizzato un software di simulazione per ricreare l’impatto in forma digitale. I risultati hanno confermato le ipotesi iniziali sull’angolo e sulla velocità dell’impatto. Secondo Martin Jutzi, co-autore dello studio, la forma allungata del cuore sulla superficie di Plutone suggerisce fortemente che l’impatto non sia stato frontale, ma piuttosto obliquo.

Questo studio ha anche rivelato che i resti dell’impatto sono ancora presenti vicino alla superficie di Plutone. Nonostante il calore generato dall’evento, il nucleo del pianeta nano è così freddo che le rocce non si sono fuse. Inoltre, il nucleo del corpo celeste che ha causato l’impatto non si è fuso completamente con il nucleo di Plutone. Questo suggerisce che c’è ancora un nucleo residuo di un altro corpo massiccio sotto la superficie di Plutone.

I risultati di questo studio rappresentano un importante passo avanti nella comprensione della storia e della formazione di Plutone. Forniscono una chiave per comprendere meglio i processi che hanno modellato la superficie e l’interno di questo affascinante pianeta nano. Gli studiosi sperano che ulteriori ricerche su Plutone possano fornire ulteriori indizi sulla sua evoluzione e sulla sua posizione nel sistema solare.

Plutone è stato a lungo oggetto di interesse per gli scienziati, poiché è uno dei pianeti nani più vicini alla Terra. La sua scoperta nel 1930 ha suscitato grande entusiasmo e ha stimolato numerose missioni spaziali per studiarlo da vicino. Nel 2015, la sonda New Horizons della NASA ha sorvolato Plutone, fornendo immagini dettagliate della sua superficie e aprendo la strada a nuove scoperte scientifiche.

Questo nuovo studio sul cuore di Plutone rappresenta un altro importante traguardo nella ricerca spaziale. Svelare i segreti di un pianeta nano così lontano nel sistema solare è un compito ambizioso, ma i ricercatori continuano a superare le sfide e a rivelare informazioni preziose sulla nostra galassia.

In conclusione, il cuore di Plutone è stato creato da un impatto cosmico avvenuto molto tempo fa. Questo evento ha plasmato la superficie e l’interno del pianeta nano, fornendo agli scienziati preziose informazioni sulla sua storia e la sua formazione. Continueremo a seguire da vicino le prossime ricerche su Plutone, nella speranza di scoprire ancora di più su questo affascinante pianeta nano e il suo posto nel sistema solare.

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