Bluebell Capital Partners, un fondo di investimento guidato da Giuseppe Bivona, ha recentemente presentato un’esposto alla Consob (Commissione Nazionale per la Società e la Borsa) con una richiesta piuttosto controversa: annullare la lista del Consiglio d’Amministrazione di un’azienda specifica. Questa mossa ha attirato l’attenzione degli esperti del settore finanziario e ha sollevato diverse domande sulle implicazioni che potrebbe avere.

Secondo Bluebell, la lista del Consiglio d’Amministrazione dovrebbe essere cancellata e i diritti di voto delle azioni della Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) dovrebbero essere congelati. Inoltre, il fondo chiede che i diritti di voto dei fondi che hanno presentato la lista del Collegio Sindacale, ma non per il Consiglio d’Amministrazione, e dei soci che hanno aderito alla raccolta deleghe promossa da Tim, siano anch’essi congelati.

La decisione di Bluebell di rivolgersi alla Consob ha sollevato molte domande sulle motivazioni dietro questa richiesta insolita. Alcuni esperti ipotizzano che il fondo potrebbe avere delle preoccupazioni riguardo alla composizione del Consiglio d’Amministrazione e potrebbe ritenere che vi sia una mancanza di indipendenza o rappresentanza adeguata.

La richiesta di congelare i diritti di voto delle azioni della Cdp solleva ulteriori interrogativi. La Cdp è una società di investimento di proprietà dello Stato italiano, che detiene quote di diverse aziende. Bluebell sembra voler limitare l’influenza di Cdp nel prendere decisioni di voto, forse a causa di preoccupazioni riguardo a un possibile conflitto di interessi o a una presunta mancanza di imparzialità.

La richiesta di congelare i diritti di voto dei fondi che hanno presentato la lista del Collegio Sindacale e dei soci che hanno aderito alla raccolta deleghe promossa da Tim solleva nuove questioni sulla rappresentatività del Consiglio d’Amministrazione. Bluebell potrebbe sostenere che questi soggetti hanno un interesse personale nell’azienda che potrebbe influenzare le loro decisioni, e quindi potrebbe ritenere necessario limitarne i diritti di voto.

La Consob dovrà ora valutare attentamente la richiesta di Bluebell e decidere se accoglierla o respingerla. La decisione avrà sicuramente delle implicazioni significative per l’azienda coinvolta e potrebbe aprire la strada a futuri casi simili.

In conclusione, la richiesta di Bluebell Capital Partners alla Consob di annullare la lista del Consiglio d’Amministrazione ha sollevato molte domande sul funzionamento delle società quotate in borsa e sulle dinamiche che regolano le votazioni aziendali. Sarà interessante vedere come la Consob risponderà a questa richiesta e come ciò influenzerà il futuro della società coinvolta.

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