Il numero dei ricorsi all’arbitro Consob sta diminuendo, un segnale positivo per il sistema finanziario italiano. Secondo il presidente dell’arbitro, Gianpaolo Barbuzzi, nel 2023 si è registrata una drastica riduzione dei ricorsi, scendendo sotto la soglia dei 1.000, per la prima volta dal 2017. Questo dato conferma una tendenza in calo degli ultimi anni e dimostra una maggiore stabilità nel settore.

Il 90% dei ricorsi è rivolto verso intermediari bancari, il che evidenzia la struttura bancocentrica del sistema finanziario italiano. Barbuzzi sottolinea che il calo dei ricorsi è una buona notizia sotto vari aspetti. Innanzitutto, dimostra che il contenzioso “seriale”, generato dalle crisi bancarie degli ultimi anni, sta finalmente diminuendo. Questo ha avuto un impatto significativo sull’operatività dell’arbitro nella sua fase iniziale di attività.

Inoltre, i numeri raggiunti nel 2023 sono in linea con le stime elaborate dalla Consob durante la fase di progettazione dell’arbitro nel 2016. In quell’occasione, era stato stimato un flusso annuo di ricorsi non superiore a 1.000. Il fatto che si sia raggiunto questo obiettivo è un ulteriore segnale di stabilità e controllo nel settore finanziario italiano.

Barbuzzi sottolinea anche un altro elemento positivo: le decisioni prese dall’arbitro nel passato, sebbene non vincolanti, hanno fornito orientamenti applicativi che hanno aiutato a prevenire futuri contenziosi simili. Questo significa che le decisioni dell’arbitro hanno avuto un impatto reale nel settore finanziario e hanno contribuito a minimizzare le controversie.

In conclusione, i dati presentati dal presidente dell’arbitro Consob indicano una tendenza positiva nel sistema finanziario italiano. La diminuzione dei ricorsi e il raggiungimento delle stime previste dimostrano una maggiore stabilità e controllo. Le decisioni dell’arbitro hanno dimostrato di essere efficaci nel prevenire futuri contenziosi e di fornire orientamenti applicativi significativi. Questi risultati sono un segnale di fiducia per i risparmiatori e per tutto il settore finanziario italiano.

Share.