Sonia Bergamasco è la protagonista di una nuova interpretazione di Mirandolina, l’iconica “Locandiera” goldoniana, diretta da Antonio Latella. L’allestimento, prodotto dallo Stabile dell’Umbria, ha debuttato al teatro Argentina ed è stato accolto con applausi. La pièce sarà in scena fino al 28 aprile e poi partirà per una tournée.

In questa nuova versione, il regista Latella offre una visione contemporanea e affascinante del testo. La scenografia, curata da Annelisa Zaccheria, presenta un ambiente unico e spoglio, lontano dai vari spazi della vecchia locanda che caratterizzavano l’allestimento di cinquant’anni fa. L’atmosfera è resa ancora più realistica dalla presenza di cibo cucinato in scena, il cui profumo si diffonde per il teatro.

La locandiera Mirandolina, interpretata magistralmente da Sonia Bergamasco, assume un carattere più moderno e complesso. La sua indipendenza e la sua volontà di non rinunciare alla propria libertà si scontrano con il desiderio di sposarsi con l’uomo scelto dal padre. Bergamasco offre una performance eccezionale, soprattutto nelle scene in cui Mirandolina si concede a Fabrizio cercando di mantenere la propria identità. Il suo personaggio appare più seducente e meno freddo rispetto a quanto interpretato da Annamaria Guarnieri cinquant’anni fa.

Questa modernità si riflette anche nel modo in cui Mirandolina si rapporta con il Cavaliere interpretato da Ludovico Fededegni. La locandiera riesce a incrinare le difese di quest’uomo che odia le donne, senza mai rinunciare alla propria dignità. La scena del rapporto tra i due personaggi è esemplificativa di come Mirandolina sia disposta a cedere solo fino a un certo punto, mostrando un equilibrio tra il desiderio di non scontentare il cliente e la volontà di non sentirsi obbligata a ringraziare.

La modernità dell’allestimento si riflette anche nei costumi, curati da Graziella Pepe, anche se alcune scelte stilistiche non sembrano del tutto comprensibili, come l’abbinamento di giacche su pantaloni da tuta o l’utilizzo di infradito ai piedi di alcuni personaggi.

Il testo di Goldoni emerge in tutta la sua forza, grazie alla maestria dei dialoghi riproposti integralmente da Latella. I personaggi sono delineati in maniera vivida e ben ritmata, permettendo al pubblico di apprezzarne le sfumature.

Il regista Latella infonde un’energia comica alle figure maschili, in particolare a Fabrizio interpretato da Valentino Villa, creando un contrasto con l’umanità di Mirandolina. Le due commedianti, Maria Cortellazzo e Marta Pizzigallo, offrono una risata complice e rivelatrice, dimostrando la loro abilità nel manipolare gli uomini.

In conclusione, l’allestimento contemporaneo di Mirandolina diretto da Antonio Latella, con Sonia Bergamasco nel ruolo principale, offre una nuova interpretazione di uno dei capolavori di Goldoni. La modernità dei personaggi e la maestria dei dialoghi rendono lo spettacolo una piacevole esperienza teatrale, da non perdere.

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