Le nuove frontiere dei computer del futuro: l’utilizzo di luce e onde sonore

La ricerca scientifica continua a spingere i limiti della tecnologia, aprendo nuove possibilità per il futuro dei computer. Un gruppo di scienziati dell’Istituto tedesco Max Planck per la Scienza della Luce di Erlangen ha sviluppato una tecnologia innovativa che combina luce e onde sonore per migliorare le prestazioni dei computer.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature, i ricercatori hanno utilizzato la luce per generare onde sonore temporanee all’interno di fibre ottiche super-sottili, che sono comunemente utilizzate per le connessioni Internet veloci in tutto il mondo. Questa novità permette alle fibre ottiche di acquisire le proprietà degli algoritmi basati sull’Intelligenza Artificiale (IA), come quelli utilizzati per le traduzioni, il riconoscimento vocale e la produzione di sottotitoli per le immagini.

Le reti neurali artificiali, ispirate al cervello umano, sono la spina dorsale degli algoritmi di IA. Queste reti si basano sullo scambio di segnali tra neuroni, ma grazie all’utilizzo della luce anziché dei segnali elettrici, le reti neurali ottiche offrono la possibilità di gestire grandi volumi di dati con elevata velocità ed efficienza energetica.

Tuttavia, l’innovazione chiave in questo caso è il collegamento delle informazioni ottiche alle onde acustiche. Le onde sonore rimangono nella fibra ottica per un periodo di tempo più lungo rispetto alla luce, consentendo loro di intervenire in tutte le operazioni successive svolte dalla rete. Questa nuova tecnologia potrebbe aprire la strada a nuovi approcci nel calcolo fotonico.

Birgit Stiller, coordinatore dello studio, si dice entusiasta di questa nuova linea di ricerca pionieristica nell’utilizzo delle onde sonore per controllare le reti neurali ottiche. I risultati della ricerca hanno il potenziale per stimolare lo sviluppo di nuovi approcci nel campo del calcolo fotonico.

Uno dei vantaggi di questa tecnica è che può essere controllata interamente tramite la luce, consentendo di programmare il computer utilizzando impulsi ottici. Steven Becker, primo autore dello studio, sottolinea che il controllo interamente ottico è uno strumento molto potente e si dice ansioso di vedere come questo settore evolverà in futuro.

La combinazione di luce e onde sonore apre nuove possibilità per i computer del futuro, consentendo prestazioni super-efficienti e aprendo la strada a nuove scoperte nel campo dell’Intelligenza Artificiale. I ricercatori continuano a spingere i limiti della tecnologia, portando avanti nuove ricerche che potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui utilizziamo i computer.

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