La morte di un lavoratore in un incidente sul lavoro ha scatenato l’indignazione del sindacato Cub, che ha denunciato inadempimenti alla Costituzione. Il sindacato ha annunciato che si sarebbe presentato ad ogni protesta e manifestazione con un testo della Costituzione italiana aperto sull’articolo 1, che dichiara che la nostra è una Repubblica basata sul lavoro. Questa disposizione diventerà permanente a seguito degli ultimi morti sul lavoro, tra cui l’operaio di 23 anni schiacciato in un’azienda nel Milanese.

Walter Montagnoli della segreteria nazionale Cub ha dichiarato che le parole sono inutili e che non serve continuare a discutere. Il sindacato chiede semplicemente che venga rispettata la legge fondamentale che garantisce il diritto al lavoro. Per dimostrare il loro impegno, i membri della Cub mostreranno la Costituzione italiana in ogni iniziativa: cortei, presidi, manifestazioni e picchetti.

Secondo Montagnoli, i governi degli ultimi 30 anni hanno smantellato la legislazione a favore dei lavoratori, introducendo precarizzazione, contratti a termine e atipici, lavoro nero tollerato e leggi come il Jobs Act, la legge Fornero sul Lavoro, il pacchetto Treu e la legge 30. È quindi inutile stupirsi per gli incidenti sul lavoro che continuano a verificarsi.

La Cub ha annunciato che nei prossimi giorni e settimane organizzerà varie iniziative sul territorio a livello regionale e nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate alla sicurezza sul lavoro e per chiedere un maggiore rispetto dei diritti dei lavoratori.

Questo ennesimo incidente sul lavoro e la reazione del sindacato Cub mettono in evidenza una situazione preoccupante: nonostante le leggi esistenti, i lavoratori continuano a essere messi a rischio a causa di negligenze e inadempimenti. È necessario che le istituzioni e le aziende prendano sul serio la sicurezza sul lavoro e adottino misure concrete per evitare tragedie come queste. Il rispetto della Costituzione italiana e dei diritti dei lavoratori dovrebbe essere una priorità per tutti. Solo così potremo costruire una società in cui il lavoro sia valorizzato e protetto.

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