Autore: admin1356

AGI – “L’ad della Rai Roberto Sergio e il dg Giampaolo Rossi sono venuti a conoscenza solo ieri sera della drammatica vicenda di Franco Di Mare, al quale esprimono tutta la propria vicinanza umana e assicurano la loro disponibilità a fare tutto il possibile per consentire al giornalista di ricostruire quanto da lui richiesto”. Questa la risposta di Viale Mazzini all’accusa lanciata dal giornalista e conduttore tv, Franco Di Mare, che domenica sera ha rivelato la sua malattia durante una puntata di “Che tempo che fa” sulla Nove. 

 

Il volto Rai comparso in video, con un tubicino per la respirazione, ha annunciato di essere affetto da “mesoteliema”, in una forma molto grave che “non lascia scampo”. Durante l’intervista da Fazio, Di Mare ha spiegato che la malattia è dovuta all’esposizione alle particelle di amianto “si respirano particelle di amianto senza saperlo e una volta liberata nell’aria la fibra, ha un tempo di conservazione di sé lunghissimo e quando si manifesta è troppo tardi”. La malattia è nota soprattutto tra i militari impegnati in Kosovo e nei Balcani, che a distanza di 30 anni hanno visto manifestarsi i sintomi. Per questo il conduttore entrato in Rai nei primi anni ’80 e lungo inviato di guerra, ha chiesto all’azienda la lista delle sue trasferte per poter capire se dal punto di vista legale potrebbe essere considerata una malattia professionale. Da qui l’accusa verso la Rai “capisco che ci siano ragioni sindacali e legali, io chiedevo lo stato di servizio, l’elenco dei posti dove sono stato per sapere cosa si potrebbe fare. Non riesco a capire l’assenza sul piano umano, persone a cui davo del tu che si sono negate al telefono. Trovo un solo aggettivo: è ripugnante”. 

 

 

 

AGI – Stabili i visitatori giornalieri paganti e confermato il calo rispetto al weekend scorso nella quinta giornata del contributo di accesso a Venezia. Per la giornata di oggi si sono registrati 17.130 paganti, in linea con il dato di ieri ed in calo rispetto allo weekend scorso. Tra gli esenti, calano di 7.000 unità, fermandosi a 51.000, gli ospiti in strutture ricettive, perché pagano già la tassa di soggiorno, in quanto il maggior numero si registra nel fine settimana. Da considerare che questo dato sovrappone diverse categorie: arrivi, alloggiati e partenze. I controlli svolti hanno verificato in totale quasi 15.000 QR-code, senza rivelare particolari criticità.

Anche nella giornata di domani e per tutte le altre giornate in cui è previsto il pagamento del contributo d’accesso, saranno attivi dei varchi fisici ai principali punti di accesso alla città, distinti da varchi prioritari per residenti e lavoratori. Degli steward verificheranno il codice Qr dei visitatori e saranno a disposizione per aiutare chi ne fosse sprovvisto a scaricare il titolo di accesso sul posto e pagare il contributo.

 

 

Superati i varchi, qualora qualcuno fosse sprovvisto del contributo di accesso sarà multato dai verificatori che effettueranno controlli a campione. Giornalmente saranno impegnati circa 75 steward informatori in 16 aree; circa 40 steward verificatori e 35 accertatori in circa 15 punti di controllo, i principali dei quali saranno in zona Ferrovia, in zona P.le Roma e in zona San Zaccaria. 70 i totem informativi disseminati nei punti di accesso della città, oltre a Chioggia e a Punta Sabbioni.