Autore: admin1356

AGI – I giornalisti della Rai sciopereranno il 6 maggio. Lo comunica il sindacato Usigrai. “L’incontro di raffreddamento con l’azienda – spiega una nota – si è risolto con un nulla di fatto, motivo per cui confermiamo il nostro stato d’agitazione. Sentita la commissione garanzia, è stato proclamato uno sciopero di 24 ore, con astensione dal lavoro dalle 5.30 di lunedì 6 maggio alle 5.30 di martedi’ 7. Nel rispetto delle regole fissate dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, non potranno aderire i giornalisti del Giornale Radio Rai che già saranno impegnati in uno sciopero sabato 27 aprile contro l’ipotesi di accorpamento del Gr Sport con Rai Sport e di Gr Parlamento con Rai Parlamento che svuoterebbe Radio1 della sua vocazione all news senza alcun vantaggio per la testata e l’azienda”.

 

“Nei giorni precedenti – scrive l’Usigrai – verranno messe in atto una serie di iniziative sindacali come da mandato dell’assemblea dei cdr, dello scorso 17 aprile. Fra i motivi della protesta sono indicati “il controllo asfissiante sul lavoro giornalistico, con il tentativo di ridurre la Rai a megafono del governo, l’assenza dal piano industriale di un progetto per l’informazione della Rai, le carenze di organico in tutte le redazioni, il no dell’azienda – è scritto – ad una selezione pubblica per giornalisti, la mancata sostituzione delle maternita’, la disdetta dell’accordo sul premio di risultato, senza una reale disponibilità alla trattativa, la mancata stabilizzazione dei colleghi precari”.

 

“Di asfissiante c’è chi non si rassegna al pluralismo in Rai e insieme a qualche partito soffre la fine del monopolio. Unirai conferma di non aderire allo sciopero politico”. È quanto si legge sulla pagina Facebook del sindacato Unirai – Liberi giornalisti Rai.  

AGI – Questa mattina, l’ultimo saluto a Francesco Pio,
il bambino di un anno morto lunedì scorso dopo essere stato azzannato da almeno uno dei due pitbull in località Campolongo di Eboli, nel Salernitano. La cerimonia funebre si terra’ alle 12 nella chiesa dei Santi Giuseppe e Fortunato in Aversana, tra Battipaglia e Eboli. Poi, la salma del piccolo proseguirà verso il cimitero di Salerno dove sarà sepolta. Il sindaco e la Giunta comunale di Salerno, nell’accogliere la richiesta dei familiari del bimbo perché Francesco Pio potesse riposare nel cimitero del capoluogo, ne hanno autorizzato la sepoltura nell’area denominata ‘Campo Angeli 1’. Nel frattempo, a Eboli, il primo cittadino, “interpretando i sentimenti di profondo dolore e sconcerto dell’intera comunità” per quanto accaduto, ha disposto, per la giornata di oggi, il lutto cittadino e l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sulla casa comunale. 

AGI – Con la convocazione da parte del Ministero della Funzione Pubblica, è stata avviata ufficialmente la contrattazione per il rinnovo contrattuale del triennio 2022 – 2024, del Comparto Difesa e Sicurezza.

Presenti all’incontro le sigle sindacali militari, tra cui le tre sigle della Federazione Sindacati Aeronautica Militare: Usami, Siam e Siulm, che svolgeranno un ruolo decisivo nel negoziato perché rappresentative della maggioranza del personale dell’A.M..

 

I tre Segretari delle sigle della Federazione hanno espresso al governo l’insoddisfazione per le risorse “non adeguate a garantire il recupero del potere di acquisto perso dalle retribuzioni del personale, tenuto conto che le risorse a bilancio danno un incremento medio pari al 5,8% nel 2024, mentre il costo della vita nel periodo in esame è pari a circa il 16%”. Anche l’ipotesi di diluire nel corso dei prossimi anni lo stanziamento di ulteriori risorse, per quello che viene definito dal governo, patto di legislatura, non è stata ritenuta adeguata a rispondere alle esigenze del personale di far fronte all’incremento del costo della vita subito e non in futuro.

 

Nello specifico i rappresentanti dei sindacati hanno preannunciato l’intenzione di chiedere che tutte le risorse attualmente disponibili vengano attribuite a coprire i costi della parte fissa e continuativa delle retribuzioni del personale così da garantire a tutto il personale di beneficiare dell’incremento stipendiale massimo possibile, rinviando ad un ulteriore stanziamento di risorse le coperture economiche necessarie al pagamento delle indennità accessorie, incrementandole anche dai risparmi di spesa derivanti dall’anemizzazione dei capitoli di spesa previsti per misure di carattere discrezionale ed arbitrario come i compensi forfettari.

 

“Per raggiungere questi obbiettivi, affermano i Segretari Trevisiol (Usami), Melis (Siam) e Tesone (Siulm), sarà necessario quindi attendere un ulteriore stanziamento economico da parte del Governo e difficilmente questo consentirà una chiusura rapida del negoziato”.