Autore: admin1356

AGI – Un bambino di 15 mesi è morto dopo essere stato azzannato da due pitbull. È accaduto questa mattina in località Campolongo di Eboli, nel Salernitano. Secondo una prima ricostruzione, l’aggressione da parte dei due cani è avvenuta all’interno dell’abitazione, all’arrivo dei sanitari del 118 il bimbo di poco più di un anno era già morto.

 

Il bimbo era in braccio a uno zio, pronto per uscire da casa, quando è stato raggiunto dai cani appena fuori la porta di casa. I due pitbull si sono scagliati contro il piccolo e lo hanno azzannato. L’uomo è rimasto illeso, mentre la madre è rimasta ferita nell’aggressione. Quando si è resa conto di ciò che stava succedendo, ha tentato di salvare il figlio, strappandolo dalla furia dei due cani che le si sono rivoltati contro. La donna è stata medicata sul posto dai sanitari. Nella villetta a due piani, intanto, proseguono i rilievi e gli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Eboli sotto il coordinamento della Procura di Salerno. Sul posto, pm e medico legale.

 Il sindaco: “Tragedia che colpisce tutti”

“Stamattina, verso alle 8.15, c’è stata l’aggressione del cane al bambino che era tenuto in braccio alla mamma, mi dicono. Lo ha letteralmente strappato dalle braccia e lo ha azzannato”. A dirlo è il sindaco di Eboli (Salerno), Mario Conte, dopo essere stato sul luogo dove, questa mattina, il bimbo di circa un anno e’ stato azzannato e ucciso “da uno solo dei due cani”. “Il servizio veterinario prenderà entrambi i cani – aggiunge il primo cittadino – che non sono di proprietà della famiglia colpita da questa tragedia, ma di un’altra famiglia che convive in questa abitazione. È un pitbull, credo che sia un cane di questa portata”.

 

“È stata un’aggressione feroce – prosegue Conte – nonostante credo che sia anche intervenuto uno zio del bambino per cercare di liberarlo e per strapparlo dalle fauci del cane, ma non c’è riuscito”. “Il tutto è avvenuto fuori dall’abitazione, sul patio che sta davanti al balcone di ingresso dell’abitazione e in pochissimi attimi e improvvisamente. Non si spiegano perché questa aggressione, anche perché è un cane che sta li’ da sempre”, dice il sindaco, secondo il quale quanto accaduto “deve essere da monito a chi possiede questi cani che sono purtroppo particolari. Mi dicono che se non vengono trattati in un certo modo e se si trascurano eccetera, possono avere poi questi atteggiamenti improvvisi di aggressione. Quindi, bisogna fare in modo che chi ha questi cani stia molto attento”. “È una tragedia che colpisce tutti”, conclude Conte. 

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AGI – Non potevano sfuggire all’occhio attento della Nasa i “volcanic vortex rings”, gli anelli di gas che l’Etna soffia sempre più spesso dando spettacolo anche quando, apparentemente, riposa. L’ente spaziale americano vi ha dedicato la pubblicazione dell’odierna fotografia astronomica del giorno. La spettacolare immagine è stata scattata a ridosso dell’alba del 7 aprile dall’astrofotografo siracusano Dario Giannobile, che per coglierla è andato a Gangi, borgo nelle Madonie tra i più belli d’Italia. “Le pareti del vulcano – spiega la Nasa – rallentano leggermente l’uscita degli sbuffi di fumo, facendo muovere più velocemente il gas interno”. Ne viene fuori “un anello, una struttura geometrica stabile mentre sale”.

 

Gli anelli di gas sono piuttosto rari, e per averli serve un equilibrio complesso: “La giusta geometria del condotto, la giusta velocità del gas espulso e la relativa calma dell’atmosfera esterna”. “Gli anelli sulla sinistra – spiega Giannobile, le cui foto sono visibili su Instragram (@astro_dariogiannobile) e Facebook (@dariogiannobile) – sembrano librarsi dalla corrente gassosa come piccole meduse galleggianti su un cielo colorato dal bagliore rossastro dell’alba. C’è un legame inscindibile fra le rocce laviche e il Cielo, rappresentato dalla sottile falce di Luna, testimone silenziosa della forza del nostro amato vulcano”.

 

La produzione di anelli di gas è tipica dell’Etna. “Nessun vulcano sulla Terra – ha spiegato di recente il vulcanologo Boris Behncke – produce così tanti anelli di vapore come l’Etna, lo sapevamo già da tempo. Nel 2000 e ancora da luglio 2023 in poi, il cratere Bocca Nuova ha emesso migliaia di questi anelli, e sta continuando. Ora l’Etna sta rompendo tutti i record precedenti. Nel tardo pomeriggio del 2 aprile scorso si è aperta una piccola bocca sull’orlo nord-orientale del Cratere di Sud-Est, che ha prodotto degli sbuffi di gas incandescente”.

 

L’articolo della Nasa contiene, tra l’altro, un time-lapse realizzato da Marcella Giulia Pace, astrofotografa ragusana, che insieme a Giannobile e ad altri appassionati da qualche anno, coniugando bellezza e scienza nei loro scatti, conquistano sia il gradimento popolare sia l’apprezzamento da parte degli addetti ai lavori.

“Gli anelli di gas vulcanici – spiega Pace su Passione Astronomia – sono un fenomeno spettacolare e raro che si verifica quando i vulcani emettono gas in modo da creare un vortice circolare. Questo inizia con l’emissione di gas composto da vapore acqueo, anidride carbonica, zolfo e altri composti volatili, attraverso una fessura stretta nel vulcano. Questi anelli possono rimanere stabili e visibili per diversi minuti, viaggiando per chilometri prima di dissolversi e la loro stabilità dipende dalla coerenza del vortice e dalle condizioni atmosferiche”.

 

In un bellissimo filmato l’astrofilo Giovanni Benintende segue da vicino questo ‘viaggio’ servendosi di un drone: l’anello di gas, conquistata la ‘libertà’, percorre la propria strada nell’azzurro del cielo, si allunga e infine svanisce. 

AGI – La scritta ‘Siegh Heil’ e il disegno di simboli del nazismo, tra cui quello delle SS e altri simboli a carattere runici. È quanto ignoti hanno disegnato sui manifesti che il Ministero della Difesa ha fatto affiggere su muri in strada in vista della ricorrenza del 25 Aprile, festa della Liberazione dal nazi-fascismo. E simboli analoghi anche su manifesti celebrativi e di un incontro pubblico fatti affiggere dal Comune di Roma. Mentre sul manifesto con cui l’Anpi annuncia il corteo in programma il 25 aprile a Porta San Paolo è scritto ‘Onore alla RSI’ e poi la parola ‘Negri’ accompagnata da un disegno osceno. È quanto accaduto nel quartiere Appio-Tuscolano, in via Matera, zona San Giovanni. Il muro preso di mira è quello di un istituto religioso, sede di scuola dell’infanzia e anche di una università, all’angolo con una piazza su cui si affaccia una imponente chiesa. Si presume che simboli runici e inneggiamenti al nazismo siano stati scritti nottetempo. Su uno dei manifesti è riportato ’25 Aprile festa del vile’.

 

La croce uncinata è stata vergata anche sul grande manifesto che annuncia il concerto della band La Sad in programma il prossimo giugno nell’ambito della rassegna RockinRoma. Preso di mira anche il manifesto che presenta il concerto, nella stessa manifestazione, del rapper napoletano Geolier, secondo al Festival di Sanremo di quest’anno e divenuto famoso per il brano ‘I p’ me, tu p’ te’: sul manifesto è scritto tutto in maiuscolo ‘Terrone’ e con la lettera ‘N’ con carattere runico.