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Autore: admin1356
AGI – Si svolgerà il 6 maggio alle 17 nel Cortile di San Damaso del Palazzo apostolico in Vaticano, il giuramento di nuove 34 guardie della Guardia Svizzera Pontificia. Ogni anno, le nuove guardie prestano giuramento in occasione dell’anniversario del sacco di Roma, dove 189 Guardie Svizzere difesero Papa Clemente VII contro l’esercito di Carlo V. Il giuramento avviene sulla bandiera del Corpo delle Guardie Svizzere Pontificie e alla presenza del rappresentante del Pontefice, monsignor Edgar Pena Parra, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
Le guardie giurano così di proteggere e difendere il Papa in carica e tutti i suoi legittimi successori, anche a rischio della propria vita, come hanno fatto in passato i loro valorosi e fedeli antenati. Il giorno prima del giuramento, il 5 maggio, saranno celebrati i Vespri alle 17 nella Chiesa “Santa Maria della Pietà in Campo Santo Teutonico” e a seguire è prevista la deposizione della corona in onore dei caduti del 6 maggio 1527 con conferimento delle onorificenze nella “Piazza dei Protomartiri Romani” da parte di monsignor Edgar Pena Parra. Il giorno del giuramento invece, la mattina, sarà celebrata in San Pietro la messa dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano.
Il giuramento si svolgerà in un clima di festa. Le guardie indossano la “Gran Gala”, l’uniforme di gala comprensiva di armatura, che viene indossata per la benedizione papale “Urbi et Orbi”, a Natale e Pasqua. Sarà presente una delegazione della Confederazione svizzera, guidata dalla presidente della Confederazione Viola Amherd con il presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer e la presidente del Consiglio degli Stati Brigitte Eva Herzog.
Inoltre, il capo dell’Esercito sarà rappresentato dal Brigadiere Jacques Frederic Rudin, vicecapo di Stato Maggiore dell’Esercito, e sarà presente il rappresentante della Conferenza Episcopale Svizzera, monsignor Felix Gmur (presidente), Vescovo di Basilea. La delegazione del cantone ospitante di quest’anno, Basilea Campagna, è guidata dalla presidente del governo cantonale, Monica Gschwind. Sarà possibile assistere al Giuramento in streaming sul sito ufficiale della Guardia Svizzera Pontificia: www.guardiasvizzera.ch.
L’esercito più vecchio del mondo, fondato da Papa Giulio II il 22 gennaio 1506, è responsabile della protezione del Papa e della sua residenza. Guidato dal colonnello Christoph Graf (LU), ha il compito di controllare gli accessi al Vaticano e al Palazzo Apostolico, di garantire l’ordine e la rappresentanza durante le cerimonie papali e i ricevimenti di Stato e di proteggere il Collegio cardinalizio durante la sede vacante. Il Corpo comprende guardie provenienti da tutte le regioni linguistiche della Svizzera. La maggior parte dei membri del Corpo proviene dal Cantone di Friburgo (17), seguito dai Cantoni di Vallese (16) e San Gallo (13).
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AGI – La procura di Milano ha chiesto una condanna a 3 anni di reclusione e la confisca di 393 mila euro per Giovanni Canio Mazzaro, l’ex compagno della ministra del Turismo, Daniela Santanche’. Il reato contestato e’ sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per l’operazione di vendita dello yacht Unica nel 2019. Vicenda per cui la posizione della co-indagata ed ex compagna Santanche’ e’ stata archiviata dalla gip. Per il pm Paolo Filippini l’imprenditore “ha un unico bene che vende dopo che gli sono state notificate delle cartelle esattoriali” al solo fine di “far sparire l’unico bene aggredibile e i suoi proventi”. Un’operazione che avviene con una presunta fittizia cessione alla societa’ Biofood, all’epoca rappresentata da Santanche’, per 393 mila euro, che “Mazzaro dovrebbe ricevere, ma non avverra’ mai”. Poco piu’ di venti giorni dopo, il 24 aprile, la stessa barca sarebbe stata ceduta per 393 mila euro dalla Biofood a una societa’ di diritto maltese, la Flying Fish Yachting ltd. Con questo schema “Mazzaro – ha precisato il pm – utilizza la societa’ per spese di natura personale”. Per l’avvocato difensore Matteo Mangia, che ha chiesto l’assoluzione con formula piena, la “vendita della barca non e’ stata simulata” in quanto le “trattative sono iniziate tre anni prima dell’arrivo delle cartelle esattoriali dell’agenzia delle entrate”. La sentenza del tribunale è prevista a giugno.
AGI – Un rider è stato aggredito a Palermo per aver rifiutato il pagamento con soldi falsi. È accaduto la scorsa notte al quartiere Cep, dove è stato malmenato da un gruppo di ragazzi.
“Siamo scioccati e arrabbiati per quanto accaduto a un rider questa notte durante una consegna al Cep. È l’ennesima aggressione nei confronti di chi tenta di fare il proprio lavoro onestamente, garantendo anche un servizio alle persone. Abbiamo già chiesto alla Prefettura, consapevoli della sensibilità da sempre dimostrata attorno a queste questioni, la partecipazione al tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico. Non è più accettabile che si debba convivere con la paura di fare il proprio lavoro. Al lavoratore va la nostra solidarietà e la nostra disponibilità ad assisterlo, se lo vorrà, in questo momento certamente poco felice”. A dichiararlo sono il segretario Cgil Palermo Dario Fazzese e il segretario generale Nidil Cgil Palermo Francesco Brugnone.
“Ancora una volta questa è la dimostrazione dello stato in cui versa la città metropolitana di Palermo, che non è in grado di garantire la necessaria sicurezza e affidabilità non solo a chi esce per una banale passeggiata ma anche a chi giornalmente conduce e porta avanti la propria attività lavorativa – aggiungono Fazzese e Brugnone – Un lavoro, nel caso dei Rider, penalizzato da tutte le degenerazioni che ci sono in città, compresa la condizione delle strade piene di buche: chi lavora in moto o in bici, per di più di sera, per fare le consegne a domicilio, è il primo a farne le spese. Questo solo l’ennesimo caso, ne abbiamo denunciati tanti episodi di violenza ai danni di rider, derubati, aggrediti, picchiati, per lo più nel centro storico. Quest’ennesimo episodio al Cep fa alzare ancora più l’asticella della preoccupazione”.
“Chiediamo che il Comune di Palermo e il sindaco non restino sordi alle nostre richieste, come accaduto finora, ma ci convochino per affrontare nel più breve tempo possibile le numerose problematiche dei rider – aggiungono Fazzese e Brugnone – A febbraio avevamo inviato una richiesta di incontro agli assessori Forzinetti e Carta ma non hanno mai risposto. E stiamo pensando di chiedere alle varie piattaforme che operano sulla piazza di Palermo, Glovo, Deliveroo e Just Eat, l’interdizione della consegna degli ordini oltre un certo orario in determinate zone di Palermo”.
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