Autore: admin1356

AGI – “Non sono nè un assassina nè un mostro, sono solo una mamma che ha perso sua figlia. Se fossi stata curata, sarei oggi ancora con Diana e non in questa situazione problematica”. Lo ha detto Alessia Pifferi rendendo dichiarazioni spontanee nel processo in cui à imputata per l’omicidio pluriaggravato della figlia di quasi 18 mesi abbandonata e lasciata morire di stenti nel luglio 2022. La 38enne ha parlato dopo che la Corte ha rigettato la richiesta di integrazione di perizia e dichiarato chiusa l’istruttoria dibattimentale.

 

“Sono sempre stata una bambina isolata e non avevo amici della mia età – ha esordito rivolgendosi al presidente della corte di assise -. Mi ricordo che mio papà era un po’ violento con la mamma e io assistevo queste scene”. Un’infanzia difficile: “ho subito un abuso sessuale ma non lo mai detto per paura di non essere creduta”. Pifferi ha ricordato anche l’abbandono degli studi quando “mi hanno tolto da scuola mentre frequentavo un corso da Oss per lavorare in una Rems. Non ho potuto riprendere gli studio che avrei voluto continuato per accudire mia madre che aveva avuto un grave incidente”. 

AGI – È stata disposta l’autopsia sul corpo della donna di 37 anni che è stata trovata l’11 aprile, ormai cadavere, sulla spiaggia di Rimini all’altezza dei bagni 126 e 127. La Procura vuole fare chiarezza su quanto accaduto: per ora le ipotesi prevalenti sono un malore o un gesto volontario.

 

Secondo quanto appreso, la donna è stata vista annaspare dal fidanzato 35enne che si è poi gettato in acqua tentando di salvarla. Gli accertamenti serviranno anche a capire se la vittima avesse o meno assunto sostanze. Secondo gli inquirenti, la coppia, pur non avendo una dimora stabile, si trovava a Rimini per una breve vacanza e vantano precedenti legati al consumo di droghe.  

AGI – La Guardia di Finanza di Ferrara ha sequestrato un ambulatorio dove, secondo le accuse, veniva esercitata abusivamente l’attività odontoiatrica. Secondo i finanzieri, all’interno vi operava un odontotecnico che pur non avendo mai conseguito la laurea in medicina e altro titolo abilitativo, esercitava abusivamente la professione arrivando anche a praticare anestesie ai pazienti.

 

Durante l’esecuzione del provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria sono state sottoposte a sequestro tutte le attrezzature utilizzate per gli interventi quali i bisturi, estrattori, una poltrona professionale e attrezzatura per radiografie, in modo da impedire che l’attività illecitamente esercitata dal falso dentista “potesse – viene spiegato in una nota – continuare a mettere a repentaglio la salute di ulteriori ignari pazienti”. Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ferrara in quanto ritenuto colpevole del reato di esercizio abusivo di professione medica.