Autore: admin1356

AGI – I cuccioli dell’orsa Amarena sono usciti indenni dall’inverno, nonostante la morte della mamma a causa di un colpo di fucile sparato da un cacciatore. “I cuccioli stanno bene e, soprattutto, sono ancora insieme”, fa sapere il Parco nazionale d’Abruzzo con un post sui social. “Tra circa un mese potrebbero separarsi, come avviene per gli altri giovani orsi che vengono smammati a primavera dalle loro mamme, o restare insieme il tempo giusto per darsi ancora sostegno e rimandare a quanto sono ancora più grandi la separazione. Da qui a poco tempo, dunque, non sarà affatto facile individuarli, non saranno diversi da tutti gli altri orsi della stessa eta’ che si sono separati dalle loro madri. Sarà possibile essere sicuri della loro identità unicamente attraverso la genetica”.

 

“Oggi siamo felici della scelta di averli lasciati liberi in natura”, si legge sempre nel post. “Una scelta per nulla facile né scontata, ma l’unica opportuna per dargli la possibilità di essere due orsi marsicani selvatici, entrambi vivi al termine del primo inverno, anche senza la mamma”. “I cuccioli sanno orientarsi da soli, non hanno bisogno del cibo e dall’uomo hanno bisogno solo di rispetto così come fatto fino ad oggi”, ricorda il Parco, “senza dimenticare mai che sono solo due esemplari di una popolazione di circa 60 orsi che ce la stanno mettendo tutta per sopravvivere. Non dimentichiamoci che anche ognuno di noi deve fare la propria parte aumentando le conoscenze e la consapevolezza verso una coesistenza possibile, concreta e soprattutto rispettosa”. 

AGI – La Procura di Pavia ha notificato a un primario dell’ospedale San Matteo l’avviso di chiusura delle indagini nell’ambito di un procedimento in cui risponde di violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità. La notizia anticipata dal quotidiano ‘La Provincia Pavese’ viene confermata all’AGI da fonti qualificate. A far scattare l’indagine le risposte contenute nei questionari anonimi che le specializzande hanno compilato al quinto e ultimo anno. In undici hanno riferito nelle loro risposte di “comportamenti sconvenienti” da parte del primario, palpeggiamenti e toccamenti durante le ore di lezione.