Autore: admin1356

AGI – La Coldiretti difende la produzione nazionale, manifestando proprio al Brennero, al confine con l’Austria. L’associazione dei coltivatori si scaglia ancora una volta  contro il cibo contraffatto  e tutela del made in Italy. “Fermare l’invasione di prodotti alimentari stranieri spacciati per italiani che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore”.

Oggi e domani, gli agricoltori, guidati dal presidente nazionale Ettore Prandini, verificheranno il contenuto di tir, camion frigo, autobotti con la collaborazione determinante delle forze dell’ordine.
La manifestazione secondo Coldiretti, “è un’azione resa necessaria dagli arrivi incontrollati di alimenti dall’estero che spesso non rispettano le stesse regole di quelli nazionali e fanno cosi’ concorrenza sleale alle produzioni italiane facendo crollare i prezzi pagati agli agricoltori”. 

 

Nel corso della prima giornata di manifestazione è stato bloccato un tir diretto in Calabria, che trasportava 21 tonnellate di patate. 

La merce era destinata a una azienda industriale del Crotonese per essere lavorate a stick e gratinate, precotte e surgelate, per poi essere probabilmente commercializzate come patate della Sila. 

 

“Troppi prodotti stranieri diventano italiani varcando i nostri confini, questo non è più accettabile. Vogliamo una giusta trasparenza rispetto a quelle che sono le informazioni che devono essere date ai cittadini: serve l’obbligo di origine a livello europeo e poi saranno i cittadini a scegliere con consapevolezza cosa acquistare”. È quanto affermato dal presidente di Coldiretti, Ettore Prandini nella prima giornata di mobilitazione contro i prodotti in arrivo dall’estero e poi spacciati come ‘made in Italy’. Oggi all’interno dei tir sono state trovate cosce di maiale danesi dirette a Modena, uva indiana destinata a Novara, preparati industriali a base di uova fatti in Polonia con destinazione Verona.

 

 

“Ci dicevano che oggi al Brennero non avremmo trovato camion in ingresso che trasportavano prodotti agroalimentari come li avevamo trovati negli anni passati, purtroppo i fatti hanno dimostrato esattamente il contrario”, ha precisato Prandini. 

 

 

 

 

AGI – La polizia ha arrestato Ilkhomi Sayrakhmonzoda, 32 anni, cittadino del Tagikistan, colpito da mandato di arresto internazionale a fini estradizionali “per essersi arruolato nelle fila dello stato islamico ed essere andato in Siria a combattere nel 2014; lo stesso risulta essere un membro attivo dell’organizzazione terroristica denominata Isis”. L’uomo, latitante e caratterizzato da numerosi alias con nazionalità e date di nascita diverse – in particolare degli stati Uzbekistan, Kirghizistan e Ukraina -, è atterrato all’aeroporto di Fiumicino con volo proveniente da Eindhoven (Paesi Bassi) alle ore 11.45 di oggi. L’operazione, svolta dalla Digos capitolina con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e il contributo della Polizia di Frontiera di Fiumicino, si inquadra in un più ampio scenario di attività preventive a largo raggio poste in essere dalla polizia in particolare, anche in considerazione della estrema delicatezza dell’attuale scenario internazionale.