Autore: admin1356

AGI – “Il 4 aprile mi è arrivata la risposta, del ministro Orazio Schillaci, che dice che la visita ispettiva disposta dal ministero della Sanità mi ha dato ragione perché ha riscontrato errori procedurali e inadempienze da parte dell’ospedale Careggi in riferimento in particolare all’assistenza psichiatrica specializzata per l’infanzia. Questi bambini a cui si somministra un farmaco che blocca la pubertà secondo i protocolli vigenti devono avere una particolare assistenza neuropsichiatrica infantile specializzata che evidentemente non è stata attuata nelle forme dovute, tanto è vero che il ministero ci informa che dopo l’ispezione di gennaio c’è stata anche una comunicazione alla Regione Toscana, che ha la competenza sull’ospedale Careggi, ma anche alla procura perché un’avvocatessa, e non io, ha presentato un esposto e la procura ha aperto un fascicolo e l’ispezione è stata anche indirizzata alla procura della Repubblica”. Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri, illustrando la risposta del ministero dalla Salute all’interrogazione parlamentare da lui presentata sui casi di trattamento della disforia di genere nei pazienti in età evolutiva al policlinico di Firenze Careggi.

“Quindi – aggiunge Gasparri a margine di una iniziativa per le elezioni comunali di giugno. – i punti sono: un non corretto recepimento della determina dell’Aifa per quanto riguarda il supporto psichiatrico per un avviamento dei bambini a questo trattamento con triptorelina; la mancata trasmissione dei dati all’Aifa, che si occupa del farmaco e ha bisogno di dati statistici per capire che effetti e che modalità ha il trattamento di triptorelina; altre criticità riguardanti il fatto organizzativo, con riferimento sempre alla neuropsichiatria infantile che evidentemente non è stata gestita secondo le direttive”.

“Questa risposta – prosegue – conferma che la mia interrogazione ha colto un problema vero: a Careggi non si sono rispettate le regole, non si è garantita l’adeguata assistenza neuropsichiatrica specializzata per l’infanzia a chi ha dovuto assumere la triptorelina, il farmaco che blocca la pubertà. Il ministero ha dato le indicazioni alla Regione per correggere le inadempienze, la procura ha la relazione che rileva le inadempienze e farà le sue determinazioni”. Per Gasparri “La Regione ha sbagliato, Careggi ha violato le regole, questo è un dato certo, lo dice il Governo. Le notizie che avevo evidenziato con l’interrogazione purtroppo erano fondate, mentre avrei preferito sentirmi dire che tutto funzionava alla perfezione e che questi bambini di nove, dieci o undici anni e le loro famiglie abbiano avuto un’assistenza adeguata alle regole che non ho fatto io ma l’Aifa, il comitato per la bioetica. E bene è che il governo abbia deciso di tornare sul tema triptorelina per rivedere un po’ le linee guida.

AGI – “O mi dai i soldi o ti lascio”. L’estorsione ‘sentimentale’ per la Cassazione è reato nel caso della vicenda di una donna di Rovigo che ha denunciato il compagno allegando gli screen shot dei messaggi dai quali emergevano richieste assidue di denaro con minacce, tra cui quella di troncare il rapporto.  “Anche l’intimazione della rottura di una relazione sentimentale ben può assumere valenza minacciosa – scrivono i giudici della Suprema Corte nella sentenza letta dall’AGI e diffusa dallo Studio Cataldi – allorché, lungi dal rappresentare la manifestazione di una propria libera scelta, costituisca espressione di ricatto”. Gli ‘ermellini’ hanno dunque confermato la condanna già pronunciata dal gup di Rovigo.

 

Bocciata la tesi dei legali dell’uomo che hanno provato a sostenere che le richieste di soldi fossero avvenute nel contesto “di un loro menage consensuale caratterizzato da una forte violenza verbale ma mai coartato con la conseguenza che ogni dazione effettuata dalla donna era da ritenere pienamente frutto delle sue libere determinazioni. Le circostanze del fatto, tra cui le modalità di versamento tutte tracciabili e il fatto che l’imputato si fosse attivato per la restituzione, escludevano che la parte offesa potesse considerarsi soggetto particolarmente vulnerabile.

 

Ne’ la minaccia estorsiva poteva ravvisarsi nella prospettazione di una rottura sentimentale priva dei connotati del ricatto affettivo a fronte, peraltro, dell’affermato intento della donna di allontanarsi dall’imputato”. Ma per la Cassazione si tratta di estorsione considerando “l’esistenza di una prevaricazione e sudditanza psicologica con richieste di denaro avanzate con toni aggressivi o minacciosi ma anche in modo larvato e subdolo”.

AGI – Scontri tra ultrà a poche ore dal derby della Capitale. Un gruppo di 200 tifosi della Lazio, intorno alle ore 9.30 di questa mattina, con il volto travisato, si è spostato da Giusti della Farnesina verso il Bar River: lì, circa 100 tifosi romanisti sono gli sono andati incontro per scontrarsi. I servizi di ordine pubblico preventivi, messi in atto dalla Questura di Roma fin dalla giornata di ieri, hanno consentito, in pochissimo tempo, di separare le due frange di tifosi, anche con il lancio di lacrimogeni.

Un tifoso romanista di 41 anni è stato tratto in arresto dagli agenti del Distretto Ponte Milvio e sono già al vaglio le immagini della Polizia Scientifica che hanno ripreso tutto, per individuare ulteriori responsabilità. Nel corso dell’intervento sono stati sequestrati caschi, utilizzati per possibili travisamenti, mazze, bastoni e cacciaviti.