Autore: admin1356

AGI – Quaranta lavoratori vittime di sfruttamento in agricoltura (14 provenienti dal Gambia, 4 dal Senegal, 1 dal Ghana, 3 dalla Macedonia, 3 dalla Tunisia, 1 dal Pakistan, 1 dalla Nigeria, 1 dalla Guinea, 4 dall’Egitto, 2 dall’Albania, 3 dal Marocco, 1 dal Gabon, 2 dal Bangladesh): per 30 di loro, ricorrendone le condizioni, è stato chiesto ed ottenuto il nulla osta al rilascio del permesso di soggiorno per grave sfruttamento lavorativo. I Carabinieri del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Cuneo e dei Comandi Provinciali dei Carabinieri di Cuneo e Bolzano, hanno eseguito una ordinanza di misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale o imprenditoriale – e un’altra relativa al sequestro preventivo di 11 veicoli – emesse dal gip del Tribunale di Asti su richiesta della procura della Repubblica del medesimo centro nei confronti di 9 persone (4 macedoni, 4 albanesi e 1 tunisino) responsabili di caporalato e di aver occupato alle proprie dipendenze lavoratori non in regola con il soggiorno in Italia. Una parte dei lavoratori sfruttata è stata inoltre presa in carico da O.I.M. 7(Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) che li ha trasferiti e inseriti in progetti SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) in altre localitàa’ italiane lontane da Alba, luogo dello sfruttamento, per l’inserimento lavorativo in diverse realtà imprenditoriali. Tra questi vi erano anche quelli che avevano trovato riparo in accampamenti di fortuna lungo il fiume Tanaro. 

 

Le indagini, avviate nel mese di aprile 2023 a seguito di attivita’ ispettiva condotte dall’Arma territoriale di Cuneo, ispettori ITL e con il concorso di mediatori culturali dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), ha permesso di individuare un quadro diffuso di sfruttamento lavorativo in tutta la zona di Alba (CN) e territori limitrofi (zona delle “Langhe”) a forte vocazione vitivinicola, a danno di cittadini extracomunitari in stato di bisogno reclutati sulle piazze e prelevati con pulmini o autovetture da parte di datori di lavoro contoterzisti. Ricostruita dai militari la rete dello sfruttamento: da un luogo di concentramento dei lavoratori, gli stessi venivano prelevati e trasportati a cura dei caporali, titolari di aziende agricole di lavoro conto terzi, per l’impiego in condizioni di sfruttamento in aziende agricole operanti nei vigneti delle province di Cuneo, Asti e Alessandria. 

AGI – La Toscana si conferma come location preferita dagli stranieri che scelgono l’Italia per il fatidico “si'”. È qui, infatti, che nel 2023 è stato celebrato il maggior numero di nozze, rispetto alle altre regioni: 2600 matrimoni internazionali, il 12,5% in più rispetto al 2022, per un giro di affari cresciuto del 29,5%, sfiorando la quota di 170 milioni di euro, per una spesa media di 65mila euro, ovvero il 15,3% in più rispetto al 2022. I numeri emergono dall’aggiornamento dell’Osservatorio Destination Weddings in Tuscany effettuato dal Centro Studi Turistici per Toscana Promozione Turistica e certificano il successo del bando triennale con cui Tuscany for Weddings, divisione di Destination Florence Convention & Visitors Bureau per la promozione dell’offerta wedding della Toscana, ha operato per conto dell’agenzia regionale. Una collaborazione che oggi si rinnova con la firma di un protocollo d’intesa tra i due enti, che amplia ulteriormente l’accordo tra Destination Florence CVB e TPT: oltre al wedding, il nuovo protocollo, deliberato dall’assessorato al Turismo della Regione Toscana, prevede un lavoro in tandem sul turismo congressuale.

 

“Sale il numero di cittadini stranieri che eleggono la Toscana come destinazione dove celebrare le nozze – commenta il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -, un risultato che ci riempie di soddisfazione. La decisione, maturata alcuni anni fa, di creare un progetto ad hoc, Tuscany for Weddings, grazie alla collaborazione tra Toscana Promozione Turistica e Destination Florence Convention & Visitors Bureau per promuovere l’offerta wedding, si è rivelata vincente. Ritengo che per lo sviluppo di questo segmento turistico la Toscana abbia tutto quello che occorre: luoghi autentici in scenari mozzafiato abbinati a un’organizzazione impeccabile”.

 

 “Da diversi anni – aggiunge l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras – la Toscana è tra le mete più scelte da cittadini stranieri per celebrare il proprio matrimonio. Il ‘giorno più bello’ è un’emozione da vivere, ma al tempo stesso un evento da curare in ogni dettaglio coinvolgendo molti professionisti. Il lavoro portato avanti in questi anni con Toscana Promozione Turistica e Destination Florence Convention & Visitors Bureau con il progetto Tuscany for Weddings, e che oggi si amplia anche al turismo congressuale, è dunque un punto di forza su cui continuare a puntare. Il costante incremento di coloro che scelgono questa regione per unirsi in matrimonio è la conferma della bontà di questa collaborazione”.

 

“Gli ottimi dati sul segmento del wedding vanno di pari passo con la necessità di valorizzare il comparto del turismo congressuale – aggiunge il Direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Tapinassi. – è da qui che nasce un protocollo d’intesa che conferma e amplia il rapporto tra Toscana Promozione Turistica e il Destination Florence Convention & Visitors Bureau, impegnato su entrambi i segmenti wedding e MICE. Da considerare, inoltre, il ruolo del Destination Florence CVB nell’organizzazione della Grand Dèpart del Tour de France da Firenze a giugno: un ulteriore elemento di connessione tra l’azione del Bureau e la nostra agenzia, considerando l’impegno di TPT nella valorizzazione del comparto cicloturistico”.

 

“I dati sul wedding della nostra regione certificano la bontà del lavoro svolto in questi anni – spiega Jacopo Vicini, presidente di Destination Florence Convention & Visitors Bureau. – già nel 2015, siamo stati il primo Convention Bureau a creare una divisione dedicata al segmento wedding, per promuovere in modo organico, coerente e strutturato l’offerta della Toscana in Italia e all’estero, e il costante aumento delle presenze dimostra la nostra lungimiranza e premia i nostri sforzi”.

 

Oltre la pandemia – I dati dimostrano il superamento del periodo pandemico. A scegliere la Toscana per sposarsi sono soprattutto coppie provenienti da Stati Uniti e Regno Unito (60%), mentre per quanto riguarda il tipo di celebrazione, il rito simbolico è ancora quello preferito (66,3%), con quello civile e religioso che si attestano rispettivamente al 22,4% e all’11,3%. Il 9,3% dei riti civili e simbolici riguarda inoltre unioni civili celebrate tra persone dello stesso sesso.

 

 Quasi una coppia su due, ovvero il 48,2% del totale, si è affidata a un wedding planner per coronare il proprio sogno d’amore (+5% rispetto al 2022), mentre per quanto riguarda il periodo scelto l’89% delle celebrazioni si sono svolte tra aprile e settembre.

 

Pernottamenti e invitati – Anche se è calata leggermente la durata media della permanenza degli invitati (3,2 notti contro le 3,3 del 2022), i pernottamenti nelle strutture ricettive sono saliti a 496mila (+14,5%) e il volume di affari complessivo ha raggiunto 168,7 milioni di euro (+29,5%). È cresciuto anche il numero medio degli invitati (60,6 contro i 56 rilevati nel 2022) ed è aumentato del 25% il numero di celebrazioni con un numero di invitati compreso tra 51 e 100, che rappresentano il 63% del totale. Nel complesso gli arrivi sono cresciuti del 21,7%, attestandosi a 157mila, mentre le presenze turistiche collegate alle celebrazioni dei matrimoni delle coppie straniere sono state 496mila (+14,5%).

 

Le location preferite sono le ville, passate dal 22% del 2022 al 26,7% del 2023, seguite dalle residenze storiche (17,5%) e dagli agriturismi (15%). Chiudono la classifica i castelli (11,7%), i borghi (10%), gli hotel di lusso (7,5%) i resort (5%) e altri (hotel, ristoranti, stabilimenti balneari, case private). Le attese per il 2024 – Anche per il 2024 le aspettative del settore sono di un’ulteriore crescita del mercato, con un incremento stimato intorno al 9,1%. I principali arrivi resteranno ancora quelli extra UE, ma si consoliderà la domanda proveniente da coppie scandinave, tedesche, svizzere, olandesi, austriache, spagnole e francesi.

 

Le coppie italiane – Nel 2023 si sono rivolte alle imprese della filiera anche 630 coppie italiane, provenienti da altre regioni, che hanno scelto la Toscana per il fatidico “si'”, generando un fatturato complessivo di 25 milioni di euro. Per quanto riguarda il numero medio degli invitati, nel 2023 si è attestato a 89,9, contro i 78,7 del 2022, mentre la spesa media per l’organizzazione dell’evento sfiora i 40mila euro (39.700 euro, +19% rispetto al 2022).

 

Complessivamente gli arrivi da fuori regione sono stati 56.600, mentre le presenze turistiche 98.300. Un’alleanza per il wedding in Toscana – Il quadro positivo emerso certifica il successo di Tuscany for Weddings, divisione di Destination Florence Convention & Visitors Bureau dedicata alla promozione del territorio toscano verso il mercato wedding internazionale. Un’alleanza che oggi si rafforza grazie alla firma di un protocollo tra le due realtà, che estende la collaborazione non più solo al comparto del wedding, ma anche al MICE (Meeting, Incentive, Conference, Exhibition) al fine di realizzare attività che possano arricchire l’intero territorio intercettando un turismo di qualità.