Autore: admin1356

AGI – Due concerti in contemporanea a Roma per celebrare il capodanno iraniano e kurdo. Una iniziativa realizzata grazie al contributo delle rispettive comunità e a quello dell’Ismeo (l’Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente che ha ereditato la gloriosa tradizioni dell’Ismeo di Giuseppe Tucci e dell’Isiao).

 

“Per la prima volta – dice il Presidente di Ismeo, professor Adriano Rossi – si tengono contemporaneamente a Roma, il giorno 20 marzo, due concerti in occasione del capodanno iraniano e kurdo: rispettivamente Concerto per il Nowruz (Teatro Greco, via Ruggero Leoncavallo 10, ore 19:30) e Newroz 2024 (Aula Magna, Facoltà Valdese, via Pietro Cossa 40, ore 20:30). Per entrambi l’accesso è libero fino al limite dei posti”.

 

 

“Ismeo è particolarmente lieto di aver potuto collaborare anche quest’anno con le comunità iraniana e kurda alla realizzazione di due iniziative in occasione di ricorrenze che suscitano profonde risonanze in tutte le genti del Medio Oriente, per festeggiare l’inizio dell’anno in occasione dell’equinozio di primavera”, aggiunge il professor Rossi, ricordando che “Ismeo è da sempre impegnato nella promozione di iniziative collegate a ricorrenze importanti per le culture orientali, specialmente quelle in cui la musicalità riveste un ruolo centrale”. 

 

AGI – Una bomba ad alto potenziale è esplosa nella notte, poco dopo l’1, davanti al municipio di Ottana, nel Nuorese. I danni all’ingresso e al pianterreno sono ingenti. Sul posto sono intervenuti gli artificieri del comando provinciale dei carabinieri di Nuoro, i vigili del fuoco, il prefetto Giancarlo Dionisi, che per lunedì ha convocato una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, e il sindaco Franco Saba. Il primo cittadino, in carica dal 2020, è deciso ad andare avanti e a non lasciarsi intimidire. “Ottana non si merita questo. Continueremo a lavorare”, ha dichiarato dopo l’attentato. La stagione delle bombe sembrava conclusa nel paese del Nuorese, dopo alcuni attentati messi a segno fra il 2002 e il 2004.

 

Gli ultimi episodi gravi risalgono al 24 settembre 2010. Quella notte un ordigno era esploso davanti alla sede dei servizi sociali, provocando gravi danni. Mentre i carabinieri erano impegnati nei rilievi, tre colpi d’arma da fuoco erano state sparate contro la facciata della casa dell’allora sindaco, Giampaolo Marras, presente in casa con moglie e figli piccoli, che annunciò le dimissioni, poi ritirate. Nell’ottobre successivo i carabinieri fermarono tre persone, fra le quali un ex collega di lavoro nell’ormai chiusa fabbrica tessile della Legler, ritenuto il presunto mandante dell’attentato al sindaco al sindaco.

 

Sullo sfondo, c’erano conflitti per l’assegnazione di nuovi posti di lavoro nella piana di Ottana, in particolare derivanti da cantieri forestali e investimenti nel fotovoltaico. Anche sull’attentato della notte scorsa indagano i carabinieri del Reparto investigativo provinciale e della compagnia di Ottana. Dell’ordigno, presumibilmente artigianale, non sono rimaste tracce evidenti: tipologia e caratteristiche devono essere ancora accertate, ma la bomba potrebbe essere stata confezionata con almeno tre chili di esplosivo, a giudicare dai danni causati. 

 

“Un vile attacco alla comunità tutta”. Così la presidente in pectore della Regione Sardegna, Alessandra Todde, reagisce alla notizia della bomba esplosa nella notte davanti al municipio di Ottana. “La violenza non può e non deve trovare spazio nella nostra società e nelle nostre comunità. Esprimo vicinanza e solidarietà al sindaco e a tutti i cittadini di Ottana”. “Si rischia il deserto democratico se il governo perseguita poveri migranti ma non tutela gli amministratori locali”, avverte il deputato del Pd, Silvio Lai, nell’esprimere vicinanza al sindaco e alla comunità di Ottana.

 

“Una bomba sulla porta del municipio che esplode nella notte è una sfida alla democrazia e va respinta in tutti i modi. Sono atti che mostrano quanto sia difficile essere un amministratore locale se non si è tutelati e se non si interviene per prevenirli. Ci sono zone nelle quali si rischia di avere un deserto democratico”. “Farebbe bene il Governo a mantenere le tante promesse sul fronte della sicurezza che sono restate solo negli impegni elettorali”, incalza l’esponente dem. “Siamo di fronte a un Governo che non sembra in grado di tutelare l’ordine pubblico e gli amministratori locali mentre si occupa di perseguitare cortei studenteschi o poveri migranti che fuggono dalle guerre”.

 

“Ancora una volta ci troviamo dinanzi a un gesto incivile e vigliacco con il quale gli autori si pongono al di fuori dalla normale dialettica democratica”, interviene Ugo Cappellacci, deputato di FI, che era presidente della Regione nel 2010, all’epoca degli ultimi attentati contro l’amministrazione comunale di Ottana. “Dialettica che non può certo essere violata da chi agisce nell’ombra e con atti violenti. Sono certo che il sindaco e tutta Ottana sapranno rispondere con coraggio e determinazione a questo vile attentato”. 

 

“Sono assolutamente certo che la paura e la violenza non potranno mai fermare la voglia di lottare con coraggio al servizio della propria gente”, afferma il deputato Dario Giagoni (Lega), “non potranno mai superare la buona volontà dei cittadini onesti che guardano all’operato delle amministrazioni con speranza e fiducia”. “Pessimo risveglio oggi”, scrive su Fb Emiliano Deiana, presidente dell’Anci Sardegna. “Condanna ferma per l’attentato contro il Comune di Ottana. Solidarietà e vicinanza al sindaco e agli amministratori. Ci auguriamo che le forze dell’ordine possano far piena luce sugli accadimenti. Ancora una volta le istituzioni democratiche sono oggetto di attacchi dei violenti”. “Episodi come questo da troppo tempo si stanno ripetendo ai danni degli amministratori locali e non possiamo più tollerare queste forme di violenza”, dichiara il deputato di FdI Salvatore Deidda.

 

“Esprimo ferma condanna contro questo vile gesto e mi auguro che i responsabili vengano puniti severamente”. “Un vile attacco non solo all’amministrazione del paese, ma alla comunità nel suo insieme”, lo definisce il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu. “Esprimo la mia più ferma condanna per questo vile gesto e la piena solidarietà al sindaco Franco Saba e a tutta la comunità di Ottana. In questo momento di difficoltà, dobbiamo rimanere uniti e determinati nel contrastare qualsiasi forma di violenza e nell’affermare i valori della democrazia e della convivenza civile”.