Autore: admin1356

AGI – Ha suonato al citofono dell’abitazione di un 40enne chiedendo alla donna che gli ha risposto, di far scendere il marito perché voleva parlare con lui. La donna grazie alle telecamere si è accorta che l’uomo che si trovava fuori casa era armato di un grosso machete. Ha quindi chiamato il marito che ha fatto subito ritorno a casa facendo intervenire i carabinieri. I militari, giunti sul posto, mentre ascoltavano le vittime hanno notato l’arrivo dell’uomo, un 42enne abitante in paese che è stato trovato in possesso del machete, identico a quello ripreso dalle telecamere visionate anche dai carabinieri.

 

L’uomo è stato denunciato con le accuse di minaccia aggravata e porto abusivo di armi dai Carabinieri della stazione di Novellara e il machete che custodiva nell’auto è stato sequestrato. L’uomo in caserma ha detto ai carabinieri che il machete lo usava “per tagliare l’erba”. Al vaglio dei carabinieri ci sono ora i motivi del “chiarimento” che l’uomo aveva intenzione di avere con la vittima che a sua volta ha comunque formalizzato la denuncia per minaccia aggravata presso gli uffici dei carabinieri di Novellara.

AGI – Il mese di
febbraio 2024 è stato il più caldo mai registrato al mondo, parte di una serie di nove record mensili consecutivi, con temperature ben al di sopra della norma in Europa. Lo ha annunciato Copernicus. La temperatura degli oceani, insolita da quasi un anno, contribuisce in gran parte a questa straordinaria serie. Secondo il bollettino mensile dell’Osservatorio europeo si è raggiunto un nuovo record assoluto, sommando tutti i mesi, con 21,06 C registrati a febbraio sulla superficie dei mari (escluse le zone vicine ai poli).

AGI – Quattro testimoni delle parti civili saranno sentiti fra oggi e domani in tribunale a Tempio Pausania, in Sardegna, alla ripresa del processo per violenza sessuale di gruppo in cui sono imputati Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S, Beppe, e tre suoi amici genovesi Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria.

 

L’udienza comincerà alle 11.30, per dare l’opportunità ad avvocati e testi di arrivare per tempo in Sardegna dalla penisola. Quella del giorno successivo è prevista per le 10. Saranno ascoltate le testimonianze del padre di ‘Roberta’ (nome di fantasia), parte offesa nel processo assieme alla principale accusatrice dei quattro ragazzi. ‘Silvia’ (altro nome di fantasia), studentessa italo-norvegese ora 23enne, ha denunciato di essere stata stuprata la notte fra il 16 e il 17 luglio del 2019 in una villetta del Pevero, in Costa Smeralda, in uso alla famiglia Grillo.

 

L’amicizia fra le due ragazze è finita nella primavera del 2020, poco prima che arrivasse la chiamata del pm di Tempio Pausania che stava conducendo le indagini, dopo la denuncia presentata da ‘Silvia’ al rientro a Milano. Solo dopo un anno ‘Roberta’ è venuta a conoscenza che, a sua insaputa, tre dei quattro ragazzi (Corsiglia è estraneo al fatto) avevano girato immagini oscene davanti a lei mentre dormiva quella notte di luglio. “Foto che l’hanno fatta sentire svilita”, aveva spiegato uno dei suoi difensori, in occasione della testimonianza resa da ‘Roberta’ lo scorso settembre in tribunale a Tempio Pausania.

 

Nell’elenco dei testi figurano anche l’amica norvegese di ‘Silvia’, che sarà affiancata da un’interprete dall’inglese. La necessità della traduzione rischia di allungare i tempi di questa testimonianza, ritenuta importante perché potrebbe far luce sulle confidenze che ‘Silvia’ le fece a distanza il 18 luglio 2019, il giorno dopo le presunte violenze durante la vacanza in Costa Smeralda. Saranno sentiti, inoltre, non necessariamente in quest’ordine, la sorella di ‘Silvia’, all’epoca minorenne, e lo psichiatra e psicoterapeuta della ragazza, Pablo Zuglian.

 

Non comparirà in aula, invece, un consulente informatico di parte civile, a differenza di quanto annunciato alla fine della precedente udienza del 1 febbraio, quando si era concluso il controesame fiume di ‘Silvia’. La giovane ha risposto a oltre un migliaio di domande in 6 udienze da novembre, nelle quali ha dovuto ripercorrere nei minimi dettagli, anche i più intimi e scabrosi, quanto accadde.

 

La sera del 16 luglio 2019 la studentessa, all’epoca diciannovenne, aveva conosciuto i quattro ragazzi al ‘Billionaire’ di Porto Cervo, assieme all’amica ‘Roberta’, assistita dagli avvocati Fiammetta Di Stefano e Vinico Nardo. ‘Roberta’, che trascorse quella notte a dormire sul divano in una stanza della villetta, dopo una cena consumata con gli altri, ha confermato che l’amica le confidò piangendo di essere stata violentata da tutti e quattro gli imputati e ha ricostruito il meccanismo che avrebbe portato ‘Silvia’ a comportarsi in modo apparentemente normale nei giorni successivi come per proteggersi dall’accaduto, accantonandolo.

 

Nei mesi scorsi la principale accusatrice ha deposto, come sempre a porte chiuse, ma nelle ultime due udienze anche protetta da un paravento, come richiesto dai suoi legali Giulia Bongiorno e Dario Romano, che hanno fatto presente al presidente del tribunale Marco Contu la sua estrema vulnerabilità e fragilità. È stato mostrato in aula, su richiesta dei difensori degli imputati, un breve spezzone di un video girato la notte della presunta violenza. ‘Silvia’, che si era sempre rifiutata di visionarla, è uscita per non vederlo.

 

Le prossime udienze sono in programma l’11 e 12 aprile e il 13 e 14 giugno. In queste ultime potrebbe cominciare l’esame degli imputati difesi da Gennaro Velle, Alessandro Vaccaro, Antonella Cuccureddu, Mariano Mameli, Ernesto Monteverde, Andrea Vernazza ed Enrico Grillo.