Autore: admin1356

AGI – Il giudice del tribunale monocratico di Roma ha emesso sentenza di non doversi procedere perche’ “il fatto non costituisce reato” nei confronti di Donatella Di Cesare, filosofa e docente alla Sapienza di Roma, rinviata a giudizio dopo una querela per diffamazione presentata dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

 

“Tutto ruota intorno alla formula ‘sostituzione etnica’ che il ministro ha pronunciato al congresso Cisal il 18 aprile 2023 suscitando molto scalpore – aveva spiegato Di Cesare -. La sera dello stesso giorno, nella puntata del programma DiMartedi’ che va in onda su La7, quando mi e’ stato chiesto di commentare, ho detto che ‘il nazismo e’ stato un progetto di rimodellamento etnico del popolo e il mito complottistico della sostituzione etnica e’ nelle pagine del Mein Kampf di Hitler’. Ho aggiunto: ‘credo che le parole del ministro non possano essere prese per uno scivolone, perche’ ha parlato da Gauleiter, da governatore neohitleriano’. Questa mia opinione si e’ basata sui miei studi di anni su questo argomento”. 

 

“Sono molto soddisfatta – ha commentato la docente dopo la decisione del tribunale -. Ho vissuto il processo come una grande ingiustizia, perche’ il mio era un commento, un parallelo storico e non doveva essere un motivo per un processo. Mi preoccupa la tendenza a criminalizzare il dissenso, le voci critiche. Sono apertissima al dialogo e al confronto democratico anche con il ministro Lollobrigida”.

AGI – Nell’avviso di chiusura delle indagini, la Procura di Venezia contesta a Filippo Turetta l’omicidio volontario di Giulia Cecchettin aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, dal possesso del coltello, dal sequestro di persona e dall’occultamento del cadavere. Per lui c’è anche l’accusa di stalking. 

 

A novembre scorso l’Italia rimase con il fiato sospeso per una settimana: Giulia era uscita per andare a fare compere con il suo ex fidanzato e non era più rientrata a casa. Il cadavere della 22enne fu ritrovato, trucidato con 26 coltellate al capo, collo, braccia e gambe, in un dirupo vicino al lago di Barcis. L’ex fidanzato fu rintracciato e arrestato, in Germania

AGI – Piove senza sosta su Milano da ieri sera. L’incessante pioggia ha portato all’esondazione del fiume Lambro in alcune zone. I vigili del fuoco fanno sapere che l’esondazione è “controllata e monitorata permanentemente”, anche se ovviamente sta causando allagamenti e disagi. L’assessore alla sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli in un video sul suo profilo Facebook, spiega che i livelli del Seveso sono aumentati con le piogge di stanotte, tanto da rendere necessaria l’attivazione della vasca di laminazione del Seveso, che protegge i quartieri di Niguarda, Prato Centenaro e Isola. “Ancora una volta questa opera fondamentale è entrata in funzione a protezione della città. Molto alti anche i livelli del Lambro, sopra i 2,50 metri”. “Ieri sera – dice l’assessore – abbiamo evacuato le comunità in modo da non avere problemi”.