Autore: admin1356

AGI –  “Credo che continuare a parlare di fuga sia irrispettoso nei confronti dei medici che continuano a scegliere di andare a svolgere la loro professione all’estero. È invece una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro. È una tristissima realtà con cui l’Italia e le sue istituzioni devono fare conto”. Lo dichiara Gianluca Giuliano, segretario nazionale della Ugl Salute. “Secondo una recente proiezione – prosegue il sindacalista – al termine del 2024 saranno circa 20.000 i medici che potrebbero scegliere di andare all’estero.

Per gli emolumenti siamo di fronte a una legge di mercato. L’Italia è, in Europa, al terz’ultimo posto in questa voce e precede solo Portogallo e Grecia. Ma pensare che sia solo un problema di soldi sarebbe delittuoso. Al di fuori dei nostri confini la possibilità di progressione in carriera è uno sviluppo normale della professione e negli ospedali delle altre nazioni le condizioni di lavoro sono assolutamente migliori.Se da noi lo stillicidio di notizie riguardanti aggressioni al personale sanitario è quotidiano non è cosi’ all’estero dove le condizioni di sicurezza sono altissime e il rischio di burnout estremamente ridotto. Giriamo il grido d’allarme al ministro della Salute Schillaci che sta impegnandosi a fondo per provare da rivoluzionare il Ssn italiano. Bisogna intervenire, e con la massima urgenza, su emolumenti, carriera e sicurezza. O presto l’Italia sarà una nazione senza medici”.

AGI –  Nei programmi scolastici “c’è troppa roba”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, intervistato a Futuro Direzione Nord. “In terza elementare si vanno a spiegare tutte le specie dei dinosauri; tutto questo a che serve? E poi non conosciamo le esperienze più importanti del nostro passato che ci hanno dato i grandi valori dell’Occidente. Bisogna semplificare e far prevalere la quantità sulla quantità”.

 

“Il cellulare no. Non concepisco una didattica fatta sul cellulare che ha effetti molto negativi sul bambino, sulla sua concentrazione, creatività e ci sono tanti studi su questo” – ha aggiunto il titolare di Viale Trastevere –  “Il web è un grande oceano dove alla fine ci si perde. Bisogna certamente ritornare all’importanza del libro, della scrittura, poi dopo c’è il tablet, è importante”