Autore: admin1356

AGI – Il 15 maggio, a Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, si terrà la prima edizione di Rome Summit, un forum economico promosso dai giovani dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti). L’incontro, al quale hanno aderito i presidenti delle organizzazioni giovanili delle otto maggiori associazioni di categoria italiane, sarà l’occasione per esprimere una visione dell’impresa valida per gli anni a venire e una serie di proposte concrete per inverarla. “Siamo in campo con le nostre proposte per un’economia più giusta. L’obiettivo del Rome Summit è favorire il dialogo fra imprese, Chiesa e istituzioni”, sottolinea Benedetto Delle Site, presidente del Movimento Giovani dell’Ucid.

Ad aprire i lavori del Rome Summit, alle 16:30, il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin che terrà una lectio. Interverranno il presidente della Camera Lorenzo Fontana e il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani. Il luogo scelto per la prima edizione di Rome Summit, che avrà un focus sulle nuove generazioni, alla collaborazione fra imprese, Chiesa e istituzioni, non è casuale: “Ringraziamo l’Ambasciata d’Italia e l’Ambasciatore Di Nitto per averci dato la possibilità di avviare, in un luogo ricco di significato per il nostro Paese e per la Santa Sede, un dialogo che intende partire dal cuore della Chiesa, madre e maestra e che si dirige ai vertici delle istituzioni, Parlamento e Governo, perché oggi il magistero sociale della Chiesa ha tanto da offrire e il Santo Padre e’ forse l’unico vero leader internazionale capace ancora di interrogare e stimolare le nuove generazioni. L’imprenditoria cattolica puo’ dare un contributo importante, ma dobbiamo agire con concretezza”, spiega Delle Site.

“Il Rome Summit nasce per dare vita a un nuovo forum economico, un appuntamento periodico che abbia Roma come sede non solo territoriale ma soprattutto morale” continua il presidente dei giovani dell’Ucid, che poi si sofferma sugli obiettivi dell’appuntamento. “I giovani imprenditori – dice – sono in grado di scendere in campo con proposte vere, concrete, che nascono dall’esperienza tipica di chi si trova a gestire un’azienda e a rappresentarne altre migliaia attraverso le organizzazioni di rappresentanza d’impresa che hanno accettato il nostro invito”. Tante – e molto rappresentative – le associazioni di impresa che si renderanno presenti attraverso i propri rappresentanti under 40: Confindustria con il presidente dei Giovani Imprenditori Riccardo Di Stefano, Ance con la presidente Angelica Donati, Confartigianato con il presidente Davide Peli, Confcooperative con il nuovo presidente Andrea Sangiorgi, Federmanager con il coordinatore Antonio Ieraci, Confagricoltura con il presidente Giovanni Gioia, Confapi con il presidente Eustachio Papapietro, Coldiretti con il delegato Giovani Impresa Enrico Parisi.

“Le proposte che presenteremo mettono a terra la dottrina sociale della Chiesa e toccano i temi della nuova imprenditorialità, da promuovere e sostenere, della sostenibilità, delle nuove tecnologie e soprattutto la drammatica crisi demografica in atto, che ci preoccupa sia da cittadini, sia da imprenditori. Indirizziamo il nostro appello ai decisori pubblici di ogni livello di governo e vogliamo essere ascoltati” sottolinea Delle Site. L’iniziativa vuole anche essere una declinazione particolare di The Economy of Francesco, il movimento sorto con l’appello del Papa ai giovani affinche’ si impegnino a gettare le basi di una nuova economia. Al termine degli interventi dei relatori, verrà condiviso il “Manifesto per l’impresa etica”, un documento che racchiude i principi cardine degli insegnamenti cristiani sull’attività imprenditoriale. 

AGI – Oggi “implementiamo le risorse economiche degli imprenditori di pesca e creiamo un fondo a disposizione del commissario per garantire tutti gli interventi a sostegno dei nostri imprenditori”, alle prese con la diffusione del granchio blu. L’ha dichiarato il ministro dell’agricoltura, e della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, intervenuto in collegamento a ‘Futuro direzione nord’, parlando di uno degli argomenti al centro della riunione del Consiglio dei ministri di oggi, il decreto agricoltura che prevede misure anche per l’emergenza granchio blu.

 

“L’anno scorso c’è stata un’abbondanza di granchio blu, la situazione è emergenziale in questo momento”, ha ammesso il ministro, spiegando che il governo è intervenuto “con il sostegno agli imprenditori” per fornirgli “strumenti per contrastare il granchio blu e per cercare di commercializzare questo prodotto che ha un valore particolarmente elevato specie in alcune nazioni come gli Usa e i mercati ricchi”.

 

“Detto questo, l’intervento deve essere più ampio”, ha sottolineato Lollobrigida, spiegando che riguarda non solo il nostro Paese. “Abbiamo chiesto il coinvolgimento dell’Europa perché la questione riguarda tutto il Mediterraneo e può colpire la Grecia, l’Albania”; ecco perché “abbiamo chiesto una strategia europea”. E allo stesso tempo “ci attiviamo con un intervento commissariale”, questo perché “Il commissario può intervenire con azioni per risolvere il problema più rapidamente. Non ci vogliono pochi giorni perché il ritardo è decennale”. 

AGI – Nessuno lo ha cercato, finora. E nemmeno chi l’ha trovato col corpo per metà dentro il cassonetto degli abiti usati sa chi cercare per avvertire che è morto un familiare, un amico. Non aveva con sé nessun documento utile a dargli un’identità l’uomo che poco prima delle otto di stamattina è sbucato dal contenitore giallo a Canonica d’Adda lasciando ammutoliti gli operai che lavorano in via dell’Artigianato e hanno chiamato subito i vani soccorsi. I tratti del viso fanno pensare che potesse essere originario di un Paese nordafricano.

 

Un volto e un corpo giovani, in apparenza potrebbe avere avuto sui trent’anni. Dovrebbe essere arrivato a piedi, non sono stati trovati né un’auto né una bici vicino. Rimanere soffocati in un contenitore tendendo una mano per prendere o lasciare dei vestiti sembrerebbe essere una morte statisticamente assurda. E invece a pochi chilometri il 19 maggio del 2020 un bambino di 10 anni, Karim Bamba, se n’era andato allo stesso modo. Era uno dei cinque figli di una famiglia di Boltiere, papà della Costa d’Avorio e mamma italiana, seguita dai servizi sociali per gravi difficoltà economiche.

 

L’uomo che ha avuto lo stesso destino indossava abiti dignitosi, dice chi lo ha visto, ed è rimasto soffocato probabilmente nella notte tra domenica e oggi. Gli sono state prese le impronte e il corpo è stato portato all’ospedale Papa Giovanni in attesa dell’autopsia. Saranno visionate le immagini delle telecamere che restituiranno la scena. Non ci sono indagini particolari da fare ma c’è da restituire la storia di un uomo.