Autore: admin1356

AGI – Trentaseimila persone evacuate per consentire agli specialisti dell’Esercito di disinnescare una bomba della Seconda guerra mondiale: è quanto accadrà a Viterbo il prossimo 7 maggio, un martedì già ribattezzato dai viterbesi come il “bomba-day”. L’ordigno bellico – dal peso di 4mila libbre, ossia circa 2000kg – appartiene alla categoria delle bombe d’aereo, nello specifico il modello inglese MIK IV. La scoperta della sua presenza nella Città dei Papi è avvenuta lo scorso 20 marzo, durante alcuni lavori in un cantiere edile di via Alcide De Gasperi. La macchina della sicurezza si è subito messa in moto, con il prefetto Gennaro Capo, l’amministrazione guidata dalla sindaca Chiara Frontini, le forze di polizia e l’Esercito che hanno lavorato affinché l’ordigno venisse immediatamente messo in sicurezza.

Dopodiché, anche grazie all’aiuto di altri attori come la Asl, la Croce Rossa e il personale tecnico-ingegneristico, è stato messo a punto il piano d’evacuazione necessario per consentire le attività di disinnesco da parte degli artificieri: martedì 7 maggio le sirene daranno il via alle operazioni e, entro le ore 9:00, l’area che si trova in un raggio di 1400 metri dalla bomba dovrà essere completamente evacuata. I residenti dovranno lasciare le loro abitazioni e tutte le attività che si trovano nella “zona rossa” saranno sospese: un’ordinanza sindacale ha infatti disposto la chiusura delle scuole, degli esercizi commerciali e delle strutture sanitarie che ricadono nell’area.

La Questura di Viterbo, inoltre, ha disposto specifiche misure di ordine pubblico e anti-sciacallaggio, rafforzate dal monitoraggio aereo da parte di diversi droni. Per gli stessi fini, in prossimità dell’ordigno ci sarà un divieto di sosta per tutti i veicoli. Dalle 6:00 del 7 maggio, comunque, la zona sarà perimetrata da carabinieri, polizia, finanza, protezione civile.

E le persone evacuate, dunque, dove andranno? Il Comune di Viterbo ha allestito tre centri d’accoglienza nelle parrocchie di Santa Barbara e Santa Maria della Grotticella e nella chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia. Lì sarà ospitata la popolazione, sarà garantita la necessaria assistenza (nei giorni passati sono stati forniti questionari) e avverrà il servizio di vettovagliamento (pranzo e bevande al sacco).

I cittadini che non potranno recarsi autonomamente nei centri di accoglienza potranno usufruire di un apposito servizio gratuito di trasporto messo a disposizione dal Comune, attivo a partire dalle 6.00 e fino alle 8.45 nei 24 punti di raccolta consultabili sul sito. Terminate le operazioni di bonifica – che saranno segnalate con una sirena – i bus navetta, con percorso inverso, ricondurranno le persone presso i punti di raccolta. Nessun problema neanche per gli animali domestici: i residenti potranno portarli con loro. 

AGI – Due coniugi sono stati trovati senza vita questa mattina nel proprio appartamento in via Notarbartolo a Palermo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri del comando provinciale. Pietro Delia, 66 anni, commercialista, e la moglie Laura Lupo, agente della polizia municipale, di 63 anni, sarebbero stati trovati riversi sul pavimento della cucina dell’appartamento in cui vivevano. Nelle mani della donna è stata rinvenuta una pistola. Non è ancora del tutto chiara la dinamica su cui indagano i carabinieri. A dare l’allarme sarebbe stata la figlia che aveva trascorso la serata di ieri con i genitori, ma questa mattina non riusciva a contattarli. Sul posto il medico legale.

L’ipotesi più accreditata, al momento, è quella dell’omicidio – suicidio, ma non sono statr ancora accertate le motivazioni che potrebbero aver indotto uno dei due a sparare contro il coniuge e a togliersi poi la vita. 

La Funzione Pubblica Cgil della polizia municipale di Palermo esprime “cordoglio per la tragedia accaduta questa mattina in via Notarbartolo, stringendosi al dolore dei familiari della collega della polizia municipale”, trovata morta in casa insieme al marito. Un caso, si presume, di omicidio-suicidio. La Fp Cgil Palermo, che già da tempo aveva sollevato “diverse problematiche relative al maneggio delle armi da parte dei lavoratori del comparto – dicono Gianfabio Monacò, Rsu, delegato della Fp Cgil, Luigi D’Antona, responsabile aziendale e Saverio Cipriano, per la segreteria Fp Cgil Palermo – ribadisce che i fatti di oggi potrebbero annoverarsi tra le cosiddette ‘tragedie annunciate’. La Cgil presenterà un dettagliato e documentato esposto alla Procura della Repubblica di Palermo, affinché emergano le eventuali responsabilità di tutti i soggetti che potrebbero avere omesso applicazioni di legge e che avrebbero potuto scongiurare l’odierna tragedia”.

“La nostra collega era una persona caratterizzata da grande pacatezza e signorilità nel tratto e nel comportamento. Svolgeva l’attività negli uffici del giudice di Pace con grande professionalità e preparazione. Un’agente della polizia municipale irreprensibile”. Lo ha detto il comandante della Polizia municipale di Palermo, Angelo Coluciello, in ordine all’omicidio suicidio di stamane di Pietro Delia e la moglie Laura Lupo.