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AGI – Un proiettile inesploso in una busta recapitata in ufficio, poi una serie di lettere minatorie. Lo denuncia una dirigente nazionale della Fiom Cgil, che riceve da subito grande solidarietà, mentre il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica le assegna prima un agente di scorta e poi una sorveglianza rafforzata, con un’auto di servizio e due agenti che la seguono in tutti i suoi spostamenti. Scatta anche una campagna mediatica per non far sentire sola la sindacalista, Rosita Galdiero, 46 anni di Benevento.

Le minacce risalgono al 2022, ma le intimidazioni erano false, secondo la Procura della Repubblica di Benevento, che ha trasmesso gli atti ai colleghi di Roma, per competenza territoriale. Il Gip di Roma ha fissato l’udienza preliminare per il 2 luglio prossimo. Rosita Galdiero è accusata in concorso con il suo autista, dipendente della Fiom Cgil, di aver messo in scena i vari episodi di minacce, oltre che di detenzione del proiettile inesploso che il 9 giugno 2022 fu trovato in una busta affissa nella bacheca degli uffici Fiom di Roma.

Altre lettere furono spedite a Solopaca, in provincia di Benevento, altre recapitate nello stesso periodo alla sindacalista nella sua abitazione di Roma e negli uffici della Fiom di Roma e di Benevento. Secondo gli investigatori della Digos di Benevento, che avviarono le indagini, a ‘confezionare’ materialmente le minacce sarebbe stato l’autista, Fulvio Piccirilli. Gli investigatori avevano infatti cominciato a indagare nel 2021, quando cominciarono i primi episodi sospetti. La madre della sindacalista fu infatti avvicinata da alcune persone che conosceva e che le riferirono messaggi minatori nei confronti della figlia. Poi un messaggio minatorio fu recapitato nella cassetta della posta dell’abitazione di Solopaca e successivamente, un altro infilato sotto la porta dell’abitazione romana. Ma è stato il proiettile a mettere gli agenti della Digos sulla giusta traccia per ricostruire il tutto. Il proiettile recapitato per intimidire la sindacalista era infatti di proprietà del suo autista, che deteneva delle armi. Alcune intercettazioni ambientali hanno poi permesso di capire che Galdiero e Piccirilli stavano confezionando la busta che avrebbe contenuto il proiettile e che fu recapitata alla sede Fiom di Corso Trieste a Roma. 

Galdiero e Piccirilli sono imputati di porto e detenzione illegale di un proiettile inesploso, simulazione di reato e truffa.

 

AGI – Dall’inizio dell’anno sono quattro i casi di Dengue da importazione registrati in Umbria: tre sul territorio di competenza dell’Usl Umbria 1 e uno su quello dell’Usl Umbria 2. Lo scorso anno complessivamente sono stati due. È quanto fa sapere il Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Usl Umbria 1, diretto dal dottor Igino Fusco Moffa.

 

“Si sta assistendo a un aumento globale dei casi di Dengue, al momento particolarmente a carico delle Regioni delle Americhe (4,1 milioni di casi nel 2023 e già 5 milioni dall’inizio del 2024) ma in aumento anche nel sud-est asiatico e nell’Africa sahariana. Sono tutte zone mete di lavoro o di viaggi turistici, specialmente nel periodo estivo e, di conseguenza, è plausibile aspettarsi un aumento dei casi di importazione”, spiega Igino Fusco Moffa.

 

“La Dengue – prosegue – è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare della specie Aedes che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. In Italia e in Umbria è ormai autoctona la Aedes albopictus, la cosiddetta zanzara tigre, vettore competente per la trasmissione del virus. Si segnala che la zanzara tigre è in grado di trasmettere anche il virus Zika, particolarmente pericoloso per i danni fetali in caso di infezione di donne in gravidanza”. 

AGI – E’ l’11 aprile 2024. “Claudio, la Cassazione ha rigettato il ricorso. Sentenza di assoluzione confermata. E’ finita”. “In che senso è finita, fammi capire”. “E’ finita! E’ finita!”. “Ma…”. “Claudio adesso chiudo così la smetti di farmi domande e realizzi che è davvero finita”.

Claudio è Claudio Foti, il “Lupo di Bibbiano”, assolto da tutte le accuse maturate in una delle indagini più mediatiche degli ultimi anni, e dall’altra parte del telefono c’è il suo avvocato, Luca Bauccio. ‘Il Lupo di Bibbiano’, proprio così il penalista milanese intitola il libro pubblicato nella Collana BeHopeBooks, narra del processo allo psicoterapeuta accusato di lesioni personali gravissime ai danni di una paziente minorenne, di abuso d’ufficio e frode processuale perché avrebbe creato falsi abusi. “Il Lupo di Bibbiano – scrive nel prologo – è la ricerca di una risposta alla domanda elementare che viene da farsi sempre quando un presunto innocente, lapidato per anni come colpevole, viene assolto: perché? Com’è stato possibile? Quali errori, quali intenzioni, quanta fede e quanta malafede hanno costruito l’ingiustizia Qual è il siero malefico che ha sovvertito ogni parametro di civiltà?”

Sostiene Bauccio che la risposta sia nelle carte del processo ma anche fuori. 

Il ‘Lupo di Bibbiano’, volato in pochi giorni dall’uscita nei primi posti delle classifiche su Amazon a riprova di quanto il tema sia ancora ‘caldo’, mette nel mirino “il terribile connubio tra media e giustizia, dove è proprio la giustizia al traino di influencer improvvisati cronisti di giudiziaria, esecutori di piani che non hanno nulla a che fare con la giustizia”.

È l’era, denuncia l’autore, della giustizia del like. La “sudditanza da parte di alcuni giudici al podcast Veleno e alle sue tesi e ricostruzioni” è per Bauccio l’esempio più eclatante di “questo connubio dove l’oggettività sfuma nell’opinione”. 

Il legale si ispira al genere del racconto- documento con l’intento di ricostruire come in un thriller l’incontro con il cliente, la scelta della strategia, la tecnica di difesa, gli incontri decisivi, i retroscena.  Si ritrovano dialoghi, ricostruzioni d’ambiente e momenti privati e intimi che permettono di fare entrare il lettore nella vicenda processuale e umana. “Potrebbe essere una storia già chiusa. Il lupo era solo un signore coi i capelli in aria e quell’espressione sconcertata che hanno certi ‘strizzacervelli’. Potrebbe finire qui ma vorrei raccontarvi qualche dettaglio, qualcosa che è accaduto davvero e che fa prevedere che questa storia possa ripetersi. In un luogo, contesto, momento qualunque. Questa storia parziale, disordinata, ma reale, merita di essere raccontata. Con gli occhi, con la mente e l’umore mio, l’avvocato del lupo di Bibbiano”. 

AGI – Il nucleo speciale polizia valutaria della Guardia di finanza sta sequestrando circa 130 milioni di euro a due componenti pro-tempore del cda della compagnia aerea Itavia. Il decreto è stato emesso dal gip di Milano, su richiesta della procura di Milano.
Stando alle indagini, i due amministratori, che hanno ottenuto il controllo della gestione della società, diventandone anche gli azionisti di maggioranza, “avrebbero pressoché azzerato il patrimonio aziendale residuo derivante dai risarcimenti corrisposti alla società dai ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e dei Trasporti, a seguito della strage di Ustica del 1980“.
In particolare, gli indagati avrebbero deliberato due operazioni di finanziamento pregiudizievoli del patrimonio sociale, una da 130 milioni di euro (mai restituita) e l’altra da 45 milioni di euro (quest’ultima successivamente rimborsata), in favore di società a loro riconducibile.

 

Il finanziamento da 130 milioni di euro sarebbe stato utilizzato dai due consiglieri del cda – secondo gli accertamenti coordinati dalla pm Albertini – anche per estinguere il prestito bancario utilizzato proprio per acquisire il pacchetto di maggioranza in Itavia rafforzando in tal modo la loro posizione all’interno della stessa. Le operazioni societarie “sono state già oggetto – riferisce in una nota il procuratore Marcello Viola – di censura da parte della magistratura civile la quale, nell’aprile 2023, aveva nominato un curatore speciale che, fin dal maggio 2023 evidenziava l‘irregolarità delle due operazioni di finanziamento in danno della società, dei soci di minoranza e dei creditori. Alla luce di quanto evidenziato dal curatore speciale, la tutela del patrimonio della società veniva affidato a un amministratore giudiziario”. Dalle indagini dei finanzieri è emerso come le somme, derivanti dal finanziamento di 130 milioni di euro erogato da Itavia, siano state reimpiegate per finalità estranee alla concessione della linea di credito. Sono indagati i due ex amministratori, l’ex liquidatore e anche i sindaci, questi ultimi per aver omesso qualsiasi controllo sulle situazioni di conflitto di interesse e non aver adottato i provvedimenti previsti per legge idonei a impedire le presunte operazioni finanziarie illecite.

AGI – Lo scrittore Eraldo Affinati per l’opera ‘Delfini, Vessilli e cannonate. Autobiografia letteraria’, edita da Harper Collins Italia e il regista e sceneggiatore Marco Bellocchio per la pluridecennale carriera, sono i vincitori della XIII edizione del Premio De Sanctis per Letteratura, organizzato in collaborazione con la presidenza del Consiglio.

 

Tra gli altri premiati dalla giuria, presieduta da Giorgio Ficara:

  • Saggio breve: Sara De Simone per ‘La vita della vita. Diari (1903 – 1923) di Katherine Mansfield’, Donzelli;
  • Premio speciale della giuria: a Massimo Bacigalupo per ‘Ezra Pound. Un mondo di poesia di Massimo Bacigalupo’, Edizioni Ares
  • Giornalismo: premio a Giovanna Botteri, corrispondente RAI da Parigi.

 

La cerimonia di premiazione si terrà lunedi’ 27 maggio alle ore 18.00 nella sede di Villa Doria Pamphilj a Roma, residenza istituzionale della Presidenza del Consiglio, alla presenza di numerosi ministri e rappresentanti delle istituzioni. Patrocinato dalla Rai, l’incontro sara’ condotto da Mariarita Grieco, Vicedirettore del TG1.

Il premio

Giunto alla sua tredicesima edizione, il Premio De Sanctis Letteratura è rivolto alle eccellenze della letteratura italiana: i vincitori di questa edizione lavorano nel mondo che produce e diffonde sogni, in parole e in “immagini”. La Giuria del Premio è composta da Giorgio Ficara (Presidente), Nadia Fusini, Raffaele Manica, Giacomo Marramao, Massimo Onofri, Raffaello Palumbo Mosca e Elisabetta Rasi.

 

“Il voto per l’edizione 2024 – ha spiegato il presidente della Giuria, Giorgio Ficara – è stato unanime e ha inteso premiare artisti che si sono distinti nel loro campo, in un frangente storico particolarmente doloroso. Eraldo Affinati è un grande scrittore che ha sempre considerato la letteratura uno strumento privilegiato di resistenza etica e ha saputo coniugare il sentimento di pietà e attenzione per gli ultimi facendone tutt’uno con l’insegnamento dell’italiano nella scuola”.  “Di particolare rilievo – ha aggiunto il presidente della Giuria – anche il premio alla carriera attribuito a una grande personalità italiana come quella rappresentata da Marco Bellocchio, regista di straordinaria coerenza poetica e impegno politico”. Premio speciale della giuria allo studioso Massimo Bacigalupo, per “il suo bellissimo libro-pastiche su Ezra Pound, ricco di preziosi rilievi critici sulla poesia e di aneddoti sulla vita, soprattutto italiana, tra Rapallo e Venezia”.

 

La prima edizione del Premio Francesco De Sanctis si è svolta il 6 ottobre 2009 individuando, fin dalla sua istituzione, testi capaci di innovare profondamente nella tecnica e nei contenuti il genere saggistico; dal 2021 si è aperto anche alla letteratura in genere (saggistica, narrativa, poesia, editoria) e dal suo decennale ha anche un’appendice di levatura internazionale, con la sezione “Europa”, oggetto di una cerimonia di premiazione speciale che ha luogo a Bruxelles e che quest’anno vedrà la sua terza edizione.

 

Tra i vincitori delle ultime edizioni: Giorgio Napolitano, Carlo Ginzburg, Matteo Garrone, Liliana Segre, Claudio Magris, Benedetta Craveri, Emanuele Trevi, Elisabetta Sgarbi, Ernesto Ferrero. Chi non ha studiato sul “De Sanctis”? Croce e delizia di generazioni e generazioni di studenti, amatissime da docenti e cultori, le pagine di storia e critica della letteratura italiana scritte dal De Sanctis ne fanno uno dei “Padri” della nostra Patria e della nostra cultura. Irpino d’origine, Francesco De Sanctis fu una delle personalità più rilevanti del XIX secolo: oltre che letterato, anche filosofo, politico e Ministro della Pubblica Istruzione.

 

La Fondazione De Sanctis nasce nel 2007 su iniziativa dell’architetto Francesco De Sanctis, pronipote omonimo del critico letterario, a seguito dell’acquisizione di un lascito di famiglia costituito dall’archivio personale e dalla biblioteca dell’illustre antenato. L’obiettivo della Fondazione De Sanctis e, di conseguenza, del Premio, è quello di rendere la sua eredita’ la base di partenza per un progetto culturale che intende attualizzare l’opera e il pensiero del grande studioso rendendoli così materia viva e contemporanea, non solo a livello nazionale ma anche europeo. Con questa prospettiva la Fondazione fa della diffusione internazionale dell’identità letteraria, filosofica e artistica italiana la propria principale missione, con un’attenzione particolare alle proprie radici meridionali e uno sguardo sempre attento sul presente e sulle realtà culturali europee che da quelle stesse radici si sono sviluppate.

AGI – Lo stabilimento dell’Alpitronic di Bolzano, azienda famosa nel mondo per la produzione di colonnine di ricarica per auto elettriche, è stato distrutto questa mattina da un vasto incendio che solo dopo oltre due ore è stato ritenuto “sotto controllo” dall’imponente macchina dei soccorsi. Stando alle autorità, non ci sarebbero persone coinvolte. Nello spegnimento del rogo sono stati impegnati i vigili del fuoco – permanenti e volontari di Bolzano città, Oltrisarco-Aslago e Gries – che hanno anche prelevato l’acqua dal vicino fiume Isarco.

 

 

Da tutti i punti della conca di Bolzano era visibile una colonna di fumo nera. La Protezione civile ha raccomandato di tenere porte e finestre chiuse, di spegnere i sistemi di condizionamento e ventilazione ed evitare attività all’aperto per le prossime ore. Chiuso lo spazio aereo sopra la città di Bolzano. I vigili del fuoco del Corpo permanente e l’Agenzia provinciale per l’ambiente e la protezione del clima stanno effettuando un prelievo di campioni a titolo precauzionale.

 

Sul posto sono arrivati il governatore altoatesino Arno Kompatscher assieme all’assessore provinciale Luis Walcher, e al vicesindaco di Bolzano Stephan Konder. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin segue gli sviluppi. “Le strutture del Mase – fa sapere il ministro – sono in costante contatto con la Prefettura per aggiornamenti in tempo reale e rinnovano l’invito alla cittadinanza a seguire le istruzioni delle autorità competenti”.  

 

 

 

 

AGI – “La festa della mamma ha un valore universale. L’abbiamo voluta celebrare con una mamma coraggiosa e una bellissima famiglia, a cui faccio i miei auguri, ringraziamenti e complimenti. Che questa sia la festa di tutte le mamme. Ricordarlo, in questi tempi difficili, soprattutto per le forti tensioni internazionali, è un messaggio che dà speranza”. Cosi’ il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che stamattina a Montecitorio ha premiato Ylenia Mellaro, giovane priva del ventricolo destro fin dalla nascita diventata mamma di due gemelli dopo interventi realizzati dagli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù’ e del Policlinico Universitario Gemelli di Roma.

 

 

Un evento eccezionale: nel mondo se ne contano solo quattro ed e’ il primo caso in Italia. Mellaro, accompagnata dal marito Federico D’Alessandro e dai loro bambini, Giulia e Flavio, ha detto: “Sono molto emozionata. È stato un bel traguardo. Speriamo che chi, come noi, desidera diventare genitore riesca a farlo. I tanti ‘no’ che ci hanno detto e la sofferenza che abbiamo provato ci hanno portato a combattere”. 

 

AGI – Il mese che si è appena concluso è stato l’aprile più caldo mai registrato e l’undicesimo mese consecutivo di caldo globale storico. Anche gli oceani si sono surriscaldati: lo scorso aprile ha segnato il 13esimo massimo picco mensile consecutivo per le temperature della superficie del mare. Lo rende noto il servizio Copernicus, il programma di collaborazione scientifica delal Ue che ha il compito di osservare i fenomeni della Terra. Le stime dell’ente vengono redatte da diverse fonti, tra cui diversi satelliti e alcune misurazioni della temperatura fatte da una rete di termometri. 

 

La temperatura media globale degli ultimi dodici mesi (da maggio 2023 ad aprile 2024) è la più alta mai registrata, con 0,73 gradi centigradi al di sopra della media del periodo 1991-2020 e 1,61 gradi al di sopra della media preindustriale 1850-1900. El Nino nel Pacifico equatoriale orientale ha continuato a indebolirsi verso condizioni neutre, ma le temperature dell’aria marina sono rimaste generalmente insolitamente alte. Secondo Carlo Buontempo di Copernicus Climate Change, mentre le variazioni di temperatura associate a cicli naturali come El Nino vanno e vengono, “l’energia extra intrappolata negli oceani e nell’atmosfera dall’aumento delle concentrazioni di gas serra continuerà a spingere le temperature globali verso nuovi record”. 

 

 

AGI – La Corte di Cassazione ha confermato le assoluzioni per i 6 imputati nel cosiddetto filone bis sul crollo della Torre piloti al porto di Genova, avvenuto il 7 maggio 2013. Si tratta del processo incentrato sulla progettazione e sulla collocazione del manufatto. Dieci anni fa la torre venne abbattuta dalla portacontainer
Jolly Nero della compagnia Messina e, nel crollo,
morirono nove persone. La Corte ha rigettato i ricorsi proposti dal Procuratore generale presso la Corte di appello di Genova e da una delle parti civili contro la sentenza della Corte di appello di Genova del 10 marzo 2023 che aveva assolto gli imputati dai delitti di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

La sentenza di assoluzione aveva ritenuto
non sussistenti i profili di colpa a carico dei progettisti, del componente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, del comandante del porto e del comandante dei piloti. Per gli stessi reati sono già stati condannati, con sentenza definitiva nel 2020, i membri dell’equipaggio della Jolly Nero.

AGI –
 Quattro giovani nomadi hanno aggredito un 17enne a calci, pugni e con una sassata dietro la nuca alla fermata della metro San Paolo in viale Giustiniano Imperatore, a Roma. È successo oggi pomeriggio.  Secondo quanto si apprende, il 17enne avrebbe litigato in strada con due di loro. Poi si sarebbero aggiunti gli altri due che avrebbero inseguito, insieme agli altri due complici, il giovane e lo avrebbero aggredito. Il 17enne, colpito anche con una
sassata dietro alla testa, è stato trasportato in codice giallo all’ospedale
Sant’Eugenio. Sul posto i poliziotti del commissariato Colombo che hanno acquisito le immagini delle videocamere di sorveglianza. Le indagini sono in corso.