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AGI – È morta a Roma a 78 anni l’attrice Paola Gassman. Figlia di Vittorio Gassman e Nora Ricci e sorellastra di Vittoria, Alessandro e Jacopo, è stata per decenni protagonista della scena teatrale italiana, spesso insieme al compagno di una vita, il grande attore Ugo Pagliai. Nota soprattutto proprio per i numerosi ruoli a teatro, alternati da sporadiche ma significative apparizioni televisive in commedie e sceneggiati, Paola Gassman era nata a Milano nel 1945.

 

All’inizio della carriera si ricordano i tre anni trascorsi nella compagnia Teatro Libero diretta da Luca Ronconi, che con lo spettacolo Orlando furioso la vide presente in moltissime nazioni europee e negli Stati Uniti, culminando in un’importante trasmissione televisiva a puntate. Sempre in quel periodo prese parte agli spettacoli La tragedia del vendicatore per la regia di Ronconi e Cucina diretta da Lina Wertmuller. Entrò poi nella compagnia Brignone-Pagliai con gli spettacoli Spettri di Ibsen e Processo di famiglia di Fabbri. Fu inoltre diretta dal padre Vittorio in spettacoli come Cesare o nessuno, Fa male il teatro e Bugie sincere.

 

Con la ditta teatrale Pagliai-Gassman mise in scena molti spettacoli sia nel genere drammatico sia in quello comico e brillante. Si ricorda il lungo periodo dedicato a Pirandello: Liolà; Il piacere dell’onesta’; L’uomo, la bestia e la virtù; Ma non e’ una cosa seria, e poi ancora Il bugiardo di Goldoni; Il gatto in tasca di Feydeau; Scene di matrimonio di Svevo; Il mercante di Venezia e Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Nel 2007 pubblico’ presso Marsilio Editore l’autobiografia Una grande famiglia dietro le spalle. 

AGI – Una massa d’aria di origine polare marittima, in discesa dal Mar Celtico, porterà un calo delle temperature anche di 10 C verso il Centro-Sud, dopo aver raggiunto il settentrione con nevicate fino a 800 metri sulle Alpi di confine. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la potenza di questo break ‘freddo’ nel cuore di Aprile, ma indica che si tratta solo di un’illusione pseudo-invernale. Da giovedì tornerà il sole e il caldo nordafricano ovunque. Nelle prossime ore ancora temporali forti al Nord, localmente al Centro tra Sardegna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio; i fenomeni più intensi sono attesi sulla Pianura Padana, specie tra Lombardia ed Emilia, anche con possibili locali grandinate. Al Centro i fenomeni saranno più isolati, mentre al Sud potremo avere qualche locale rovescio tra Campania e Sicilia.

 

Anche il vento sarà protagonista: soffierà forte sulla Liguria di Ponente, in Sardegna e verso il Basso Tirreno. ‘La neve aprilina’ cadrà ancora sulle Alpi fino al pomeriggio sera con quota neve in risalita intorno ai 1700-1800 metri. Da giovedì, invece, cambierà tutto di nuovo con un aumento delle temperature massime di circa 6-7 C sulla fascia tirrenica e di ben 12-14 C sulle Alpi: dal pseudo-inverno passeremo ad una quasi estate con punte di 30 C, previste ancora una volta nel prossimo weekend anche al Nord. Un’altalena meteorologica: giù di 10 C e poi su di 10 C in 24-36 ore. Il crollo termico sarà annullato entro venerdì dal repentino e subitaneo aumento causato dalla rimonta dell’anticiclone nordafricano. Poi da venerdì rimettiamo di nuovo caldo.

 

Nel dettaglio domani al nord: molto instabile su Nord Ovest, Emilia e Veneto occidentale. Al centro: qualche rovescio su Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna. Al sud: nubi irregolari, qualche piovasco su Campania e Sicilia.

 

Giovedì 11. Al nord Soleggiato a tratti velato; residue piogge fino al mattino in Piemonte. Al centro irregolarmente nuvoloso; non esclusi brevi acquazzoni sul Lazio costiero. Al sud qualche pioggia in Campania. Venerdì 12 al nord: soleggiato e più caldo. Al centro: soleggiato e più caldo; velato in Sardegna. Al sud: velato ma più caldo. Tendenza: rimonta dell’alta pressione, nuova ondata di caldo ancora più potente rispetto a quella del weekend 6-7 aprile. Sole prevalente fino a domenica. 

AGI – La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio, ma limitatamente alla concessione delle attenuanti generiche su fratelli Marco e Gabriele Bianchi, la sentenza della corte d’assise d’Appello di Roma che ha condannato a 24 anni i due fratelli.
Quanto all’accertamento della responsabilità penale dei quattro imputati, invece, la sentenza di assise d’appello è stata confermata. Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, in appello, sono stati condannati rispettivamente a 23 e 21 anni di reclusione. I quattro sono finiti a processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, avvenuto a Colleferro il 6 settembre del 2020.

 

 I fratelli Marco e Gabriele Bianchi, in primo grado, erano stati condannati all’ergastolo dalla corte d’Assise di Frosinone mentre per Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, già in primo grado, erano arrivate condanne rispettivamente a 23 e a 21 anni. La Corte d’assise d’appello di Roma, nel processo di secondo grado che si è concluso nel luglio del 2023, aveva “riformato la decisione della Corte di Assise frusinate solo in punto concessione delle circostanze attenuanti generiche, equivalenti alla riconosciuta aggravante, anche per Marco e Gabriele Bianchi che in appello, perciò, vedevano la relativa condanna ridotta alla pena di anni 24 di reclusione ciascuno”, come ha ricostruito nel corso della requisitoria il sostituto procuratore generale della Cassazione Marco Dall’Olio. Ed è proprio limitatamente a questa concessione delle attenuanti generiche che la parola passerà a una diversa sezione della corte d’appello di piazzale Clodio.

Nell’aula della corte di Cassazione era presenta la madre di Willy Monteiro, Lucia Monteiro Duarte. Il giovane 21enne fu assassinato il 6 settembre del 2020 a Colleferro: quelli con cui è stato colpito Willy, ha detto il pg della Cassazione in udienza, “sono stato colpi a elevatissima intensità. 40-50 secondi sono tantissimi nei confronti di un soggetto inerme. Non vi chiedo di contare fino a quaranta, io l’ho fatto in silenzio. Di colpi bestiali in un lasso temporale cosi’ esiguo ce ne sono molti. Willy subisce almeno due colpi ad effetto mortale, figuriamoci quelli potenzialmente mortali”. 

AGI –  Si chiama Alessandro A. l’uomo gambizzato nel tardo pomeriggio in viale Marche a Milano. Dalle prime indagini dei carabinieri sembra che a sparare sia stato un unico aggressore che con il volto coperto da un cappellino si sarebbe avvicinato al 40enne, con precedenti per rapina, truffa e spaccio, e gli avrebbe sparato verosimilmente con un revolver centrandolo a entrambe le gambe. Un elemento suffragato dall’assenza di bossoli sulla scena. Alessandro A. stava raggiungendo la sua auto, una Lancia Delta, parcheggiata sul marciapiede al cui interno c’era il suo cane. L’aggressore – secondo le prime testimonianze – sarebbe fuggito a piedi in direzione di via Paolo Bassi. Gli investigatori dell’Arma della compagnia Duomo sono alla ricerca di telecamere di sorveglianza per ricostruire l’arrivo e la fuga dell’autore.

AGI –  Chiara Ferragni a rischio di una nuova sanzione dopo il Pandoro-Gate. A finire nel mirino, questa volta, un’operazione simile a quella messa in piedi con Balocco ma questa volta legata alla commercializzazione di uova di Pasqua. L’Antitrust ha infatti aperto un’istruttoria nei confronti dell’influencer per la vendita di uova di Pasqua prodotte da Dolci Preziosi e brandizzate Ferragni. Intervenendo a Porta a Porta, il presidente dell’Authority, Roberto Rustichelli, ha affermato di aver “ricevuto tre segnalazioni che evidenziavano delle criticita’, abbiamo avviato il caso a gennaio con delle ispezioni della Guardia di finanza e l’ipotesi per cui si procede e’ la medesima, una pratica commerciale scorretta con una possibile falsa informazione”, ha detto Rustichelli richiamando il caso-Balocco. “Stiamo vagliando tutte le carte acquisite, attualmente il termine previsto per la chiusura del procedimento e’ il 14 giugno, vedremo l’esito del caso”, ha aggiunto. 

 

Codacons pronto all’azione collettiva

 L’Antitrust indaga sulle uova di Pasqua griffate Ferragni a seguito di formale esposto presentato dal Codacons. Lo afferma il Codacons. Lo scorso 19 dicembre – spiega l’associazione dei consumatori – avevamo depositato un esposto a 104 Procure e all’Antitrust segnalando il caso delle uova di Pasqua griffate Ferragni, e sottolineando come si trattasse di una sponsorizzazione commerciale che avrebbe fruttato in due anni la stratosferica cifra di 1,2 milioni di euro all’influencer, a fronte di una donazione “elemosina” di appena 36 mila euro in favore del progetto benefico “I Bambini delle Fate”, per giunta eseguita dalla società Dolci Preziosi e non dalla Ferragni, senza alcuna correlazione fra le vendite delle uova e l’entità della donazione. Dopo la Procura di Milano, che ha aperto una indagine sul caso, ora anche l’Antitrust ha accolto il nostro esposto, prosegue il Codacons, per il quale, se saranno accertati illeciti, avvieremo come per il pandoro Balocco una azione collettiva di risarcimento contro la Ferragni, chiedendo all’influencer di rimborsare tutti gli acquirenti dell’uovo di Pasqua. 

 

 

 

AGI – Può essere definita l’ennesima strage sul lavoro quanto accaduto sull’Appennino bolognese dove un’esplosione si è verificata in una centrale idroelettrica del gruppo Enel, a diverse decine di metri sotto l’invaso della diga di Suviana. Sono 15 le persone coinvolte: tre i cadaveri recuperati, quattro i dispersi, cinque i feriti di cui uno grave e tre rimasti illesi. Ma il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore: si teme che i decessi siano 7. La dinamica di quanto accaduto è ancora poco chiara: nella struttura erano in corso da tempo lavori di manutenzione generale quando nel primo pomeriggio un’esplosione potrebbe essersi verificata al piano -8 col conseguente allagamento del piano sottostante, il -9. Si tratta di un luogo che si trova a circa 30-40 metri sotto il suolo.

“Una tragedia di queste proporzioni è veramente un inferno. Questa è una tragedia italiana. Anche la dinamica ci sta lasciando davvero scossi e questa difficoltà nel cercare i dispersi sta peggiorando la situazione”. Così il sindaco di Castiglione dei Pepoli, Maurizio Fabbri, e presidente dei comuni dell’Unione dell’Appennino.

 

“Per noi dell’Appennino dove questi laghi sono anche un pò il simbolo questa sarà una tragedia che rimarrà per sempre nella nostra storia – ha aggiunto – in questo momento c’è bisogno di sostenere i soccorritori, e si stanno organizzando per portare da bere e da mangiare perchè credo ancora per molte ore dovranno stare qui”.

 

 

Il più grave dei feriti è stato ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena, nel reparto grandi ustionati. Secondo quanto si apprende, le condizioni dell’uomo sono critiche ed è in prognosi riservata. Nello stesso nosocomio è stato trasportato anche un altro operaio ferito che ha riportato ustioni di minore gravità. Attualmente sul posto sono al lavoro decine di uomini dei Vigili del Fuoco, oltre 70, oltre alla presenza delle forze dell’ordine. Si attendono i sommozzatori nella speranza che alcuni dei dispersi possano aver miracolosamente trovato riparo in qualche stanza.

 

Nel frattempo sono state attivate tutte le strutture della Protezione Civile. “Seguo con apprensione la terribile notizia riguardante l’esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese. Tutta la mia vicinanza e quella del governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un post su X. “Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi”, aggiunge la premier. 

 

 

 

 

 

AGI – Un addetto alla vigilanza del museo di Castel Sant’Angelo si è impiccato poco fa all’interno della struttura. È avvenuto oggi alle 17.45 circa. L’uomo è stato trovato con una cintura al collo, legata all’inferriata di una stanza al primo piano. Da un esame esterno, non sono visibili segni di altre lesioni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Roma Prati e i colleghi della Compagnia di Roma San Pietro che indagano. Sul luogo anche i militari della Settima Sezione del Nucleo Investigativo di Roma per effettuare i rilievi tecnici.

AGI – Al momento il bilancio dell’esplosione che ha interessato la centrale idroelettrica nel bacino di Suviana nel bolognese conta 3 vittime, 4 sono i dispersi e 5 i ricoverati gravi. Lo ha confermato il prefetto di Bologna che ha confermato all’Agi che l’allagamento è avvenuto al nono piano sotterraneo della diga, una posizione che rende ancora più difficili i soccorsi. Secondo, fonti della prefettura sarebbero una quindicina le persone coinvolte nell’incidente.

 

Nel frattempo sono molti i politici, a partire dalla premier Giorgia Meloni, che stanno seguendo i soccorsi.

 

Meloni, seguo con apprensione

“Seguo con apprensione la terribile notizia riguardante l’esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese. Tutta la mia vicinanza e quella del governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti”. Cosi’ la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un post su X.
“Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori e a quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi”, aggiunge Meloni.

 

 

 

 

Piantedosi, ringrazio i Vigili del Fuoco e coloro che sono impegnati nei soccorsi

 “ètragico il bilancio delle vittime e dei feriti coinvolti nel grave incidente avvenuto presso la centrale idroelettrica di Suviana, sull’Appennino Bolognese. La mia commossa vicinanza ai loro familiari”. A dichiararlo èil ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Sto seguendo l’evolversi della situazione e le attività di ricerca dei dispersi. Ringrazio i vigili del fuoco e tutti coloro che in queste drammatiche ore sono impegnati senza sosta nei soccorsi”, conclude.

 

Lollobrigida, profondo cordoglio

 “Profondo cordoglio per le vittime dell’esplosione avvenuta nella centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, in provincia di Bologna. Seguiamo con apprensione gli sviluppi dell’incidente cui stanno lavorando senza sosta vigili del fuoco, forze dell’ordine e volontari. Massima vicinanza alle famiglie di tutti i lavoratori coinvolti, con la speranza che il numero delle vittime non aumenti”. Lo scrive in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

 

Calderone, seguiamo con angoscia sviluppi

“Seguiamo con angoscia gli sviluppi della situazione al Lago di Suviana ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà ai familiari delle persone coinvolte nell’esplosione. Siamo profondamente grati a tutti coloro che in questo momento si stanno prodigando nei soccorsi e sono dal primo momento in contatto con i vertici e le strutture territoriali dell’Ispettorato nazionale del Lavoro e con il Comando carabinieri per la tutela del lavoro. A tutti ho chiesto di tenermi costantemente aggiornata”. Lo afferma il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, in una nota. 

 

Salvini, sentite condoglianze

 “Sentite condoglianze alle famiglie delle vittime dell’esplosione alla centrale idroelettrica della diga di Suviana, sull’Appennino bolognese, con un pensiero ai feriti e un sincero ringraziamento a Vigili del Fuoco e soccorritori prontamente intervenuti. Come Mit stiamo monitorando costantemente l’evoluzione della situazione”. Lo scrive su X il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini. 

 

Schlein, Pd in forte apprensione per persone coinvolte

 “Tutta la comunità del Pd si stringe al dolore dei familiari delle vittime dell’esplosione ed èin forte apprensione per le persone rimaste ferite e per quelle che ancora risultano disperse. La nostra gratitudine va ai soccorritori impegnati in questa grave e drammatica circostanza”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein, che sta seguendo con “forte preoccupazione” le notizie che giungono dalla centrale di Suviana.

 

 

 

Il cordoglio dell’Aula del Senato

L’Aula del Senato ha espresso cordoglio per il grave incidente avvenuto nel pomeriggio nella centrale idroelettrica di Suviana, in provincia di Bologna. “Seguiamo con apprensione le notizie che ci arrivano dal prefetto di Bologna. Quando il governo sarà’ in grado di fornire delle notizie penso che sia utile che il Senato sia a disposizione. èuna vicenda molto triste che segna non solo la nostra comunità ma l’intero Paese”, ha detto Pierferdinando Casini.

 

“Il cordoglio va ai familiari delle vittime e la speranza èche i soccorritori possano recuperare le persone disperse”, ha aggiunto Marco Lombardo di Azione. “Questa tragedia – ha sottolineato – interroga il Parlamento sul tema della sicurezza”. Per Marco Lisei, di FdI, “questo tragico incidente coinvolge tutta la comunità appenninica. Speriamo – ha insistito – che l’intervento tempestivo della Protezione civile e dei Vigili del fuoco sia utile per salvare piu’ vite possibili”.

 

In Aula sono intervenuti anche Elena Murelli della Lega, Pierantonio Zanettin di FI, Ivan Scalfarotto di Iv, Marco Croatti di M5s e Tito Magni di Avs e presidente della commissione di inchiesta sulle morti sul lavoro. Tutti hanno manifestato il loro cordoglio e la solidarietà ai soccorritori al lavoro per recuperare i dispersi. “Ci sono troppi incidenti plurimi, tre morti al giorno di media – ha affermato Magni – . ènecessario riprendere una discussione su questo tema e alzare il livello di attenzione e di responsabilità. Non si puo’ solo piangere dopo che i fatti sono successi”. A nome di tutto il Senato, infine, la vice presidente Licia Ronzulli ha espresso vicinanza e cordoglio ai familiari delle vittime.