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AGI – Una mostra su Giacomo Manzù e un ‘contest’ collaterale, un concorso di design: apre al pubblico Palazzo Ripetta, che mette in mostra non solo la sua straordinaria collezione d’arte ma anche una rassegna dedicata allo scultore, autore di alcuni tra i maggiori capolavori dell’arte contemporanea. Palazzo Ripetta apre al pubblico nell’ambito di Open House, la rassegna romana che ogni anno schiude le porte di centinaia di edifici di solito chiusi al pubblico. Con una scelta selezionata di opere, la mostra ruota attorno a un ‘Cardinale’, figura iconica nel lavoro del Maestro; ma ripercorre l’intera vicenda artistica dello scultore attraverso i temi che gli furono cari.
Saranno esposti bronzi, una rara acquaforte, uno straordinario ‘Busto di Inge’ in resina e gesso, ritratto della musa ispiratrice del Maestro, la moglie tanto amata, Inge. La mostra si accompagna a un concorso aperto agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di via di Ripetta e delle universita’ La Sapienza e Roma Tre: un ‘contest’ per giovani designer che valorizzera’ il talento e dara’ alle nuove generazioni un’opportunita’ per esprimere nuove forme di arte, coniugate a nuove forme di mecenatismo. La mostra, realizzata anche grazie alla sponsorship di Credem Euromobiliare, sara’ aperta al pubblico nei primi due week-end di aprile; e presentata con un vernissage domani, sabato 6, ospite Giulia Manzù, figlia dell’artista, e Barbara Cinelli, storica dell’arte.
“Saranno esposte due opere che non sono mai uscite di casa”, racconta Giulia Manzù, presidente dal 2008 della Fondazione Giacomo Manzù. Oltre al ‘Busto’ – di solito collocato nell’atrio di Colle Manzù, ad Aprilia, la villa che fu dimora e atelier-studio dello scultore e pittore – c’è anche ‘Ritratto di Inge’, un olio su tela. “L’amore con Inge fu al di sopra delle righe, di quelli che oggigiorno non esistono più. Un amore che non potrei neanche spiegare. Lui amava talmente tanto questa donna, essendone riamato, che le fece una miriade di ritratti, busti e disegni di ogni tipo“. Antico convento secentesco, Palazzo Ripetta è oggi un hotel a cinque stelle entrato nell’associazione Relais And Chateaux: è stato ristrutturato di recente con produzioni dell’artigianato italiano e scelte interamente eco-green. L’albergo ha una ricca collezione corporate, opere di Bruno Liberatore, Sinisca, ma anche di ‘street art’, che si sono arricchite di recente con una ‘new entry’: ‘But the previous was better’, di Sveva Angeletti. L’installazione con la scritta ‘a cool exhibition here’ – un invito al pubblico a visitare e a prendere parte all’esposizione – sarà accesa durante la mostra.
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AGI – La Procura della Repubblica di Biella ha notificato oggi al deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per i fatti dello scorso capodanno a Rosazza, dove un colpo partito dal revolver di proprieta’ del parlamentare ha ferito un uomo di 31 anni, Luca Campana. Nell’atto, la Procura contesta a Pozzolo i reati di lesioni colpose, porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, omessa custodia di armi e accensioni/esplosioni pericolose.
Spiega la procuratrice capo della Repubblica di Biella Teresa Angela Camelio: “Sin dall’acquisizione delle sommarie informazioni testimoniali” da parte dei magistrati e dei carabinieri del Comune Andorno Micca in provincia di Biella, “emergeva la riconducibilita’ dei reati provvisoriamente contestati (lesioni personali colpose, omessa custodia di armi e accensioni/esplosioni pericolose) all’on. Pozzolo”. Il deputato è stato poi iscritto al registro degli indagati. Anche i successivi esami, dallo Stub eseguito dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Biella su Pozzolo e nei locali della Pro Loco di Rosazza, ai successivi accertamenti tecnici eseguiti in contraddittorio con la difesa dal Laboratorio Ris di Parma “hanno confermato – aggiunge la procuratrice – l’ipotesi iniziale e hanno escluso l’eventuale coinvolgimento di terze persone”. Conferme importanti anche dalla consulenza tecnica balistica, svolta dal perito Raffaella Sorropago, che, dice ancora la procuratrice, “ha accertato la piena sovrapponibilita’ del narrato delle persone informate sui fatti e in particolare quelle della persona offesa e non ha riscontrato la ricostruzione alternativa fornita originariamente dall’on. Pozzolo al momento dei fatti”.
Secondo quanto confermato dalla Procuratrice della Repubblica di Biella Teresa Angela Camelio, gli approfondimenti delle indagini preliminari hanno fatto emergere anche altri profili di possibili reati. “La pistola dalla quale è stato esploso il colpo – spiega la magistrata – non poteva essere portata in luogo pubblico e/o aperto al pubblico, poichè detenuta esclusivamente in regime di collezione”. Infine, conclude Camelio “è emerso che anche il munizionamento detenuto dall’on. Pozzolo al momento dello sparo non poteva essere portato in luogo pubblico e/o aperto al pubblico poiche’ “espansivo” e, pertanto, rientrante nel cosiddetto “munizionamento da guerra”. L’insieme delle fattispecie riscontrate ha portato alla formulazione delle diverse ipotesi di reato. Secondo quanto prevede il codice di procedura penale, Pozzolo avrà ora venti giorni di tempo per consegnare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa a investigazioni del difensore, e anche per rilasciare dichiarazioni ovvero chiedere di essere sottoposto a interrogatorio. Sarà poi il pubblico ministero a formulare la richiesta di rinvio a giudizio, su cui decidera’ il giudice delle indagini preliminari.
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AGI – Consulente ed executive dall’esperienza ultraventennale, protagonista di grandi operazioni di finanza straordinaria come il piano di salvataggio dello storico marchio Borsalino, fondatore di Coopera Venture Capital, Francesco Saverio Canepa ha dato alle stampe il primo manuale dedicato al cruciale momento d’incontro tra startupper e investitori.
‘L’arte del venture Capital’ (Bookness) è una guida strategica e operativa, come recita il sottotitolo del volume, ma anche agile e divulgativa, che analizza ogni step del possibile passaggio di un’idea dotata di potenzialità vincenti dalla mente del suo creatore alla realizzazione concreta, ed auspicabilmente al successo sul mercato, attraverso il reperimento di fondi. Canepa accompagna startupper e potenziali investitori in tutte le tappe del processo con un prontuario da utilizzare sul campo, provvisto addirittura di QR Code per scaricare modelli documentali ed esempi di operazioni già portate a termine, dando vita ad un testo di grande interesse, anche per non addetti ai lavori, di cui l’AGI ha parlato proprio con l’autore.
Come è nata l’idea del libro?
Dalla passione per l’innovazione e dal desiderio di condividere conoscenze ed esperienze accumulate in tanti anni di attività nel campo della finanza straordinaria. Nella mia carriera ho avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con numerose startup e imprenditori assistendoli nel percorso di crescita e sviluppo, ma al tempo stesso acquisendo consapevolezza delle difficoltà che le giovani imprese affrontano nel tentativo di trasformare idee rivoluzionarie in realtà commerciali vincenti. Nonostante talento ed inventiva, molte faticano a navigare nel complesso ecosistema del Venture Capital, e la mancanza di una guida che potesse offrire loro strumenti operativi e consigli era ai miei occhi evidente. Questo libro nasce con l’idea di fornire una bussola, ma la decisione di scriverlo è stata anche alimentata dall’impegno a sostenere e promuovere l’innovazione e il Made in Italy nel mondo che perseguo con Coopera Venture Capital: un ponte tra le nostre startup più innovative e gli investitori internazionali.
A chi si rivolge ‘L’arte del Venture Capital’?
Come detto, agli imprenditori emergenti, ai fondatori di startup e a chiunque aspiri a trasformare un’idea in impresa di successo. Ma è pensato come strumento utile anche ad advisor, investitori e studenti interessati al Venture Capital. L’obiettivo è demistificare il processo di finanziamento delle startup e ispirare una nuova generazione di imprenditori.
Partiamo dall’inizio, lei spiega innanzi tutto come valutare e valorizzare l’idea.
Valutare l’idea implica inizialmente verificare che risponda a un bisogno del mercato e definire una proposta di valore unica. Successivamente, è essenziale sviluppare un modello di business sostenibile e proteggere la proprietà intellettuale per attirare investitori.
Il cuore del testo è proprio il modo in cui una startup deve essere presentata.
Il libro enfatizza l’importanza di farlo efficacemente mostrando la proposta di valore, la visione e la strategia di crescita. Anche far percepire la presenza di un team solido e di una strategia finanziaria chiara risulta fondamentale per ottenere sostegno.
L’ultima fase è quella della negoziazione e del finanziamento.
La negoziazione richiede una valutazione coerente ed un’esatta definizione delle esigenze di capitale. Mantenere una comunicazione aperta e flessibile con gli investitori costituisce un punto cruciale per raggiungere un accordo benefico, da documentare accuratamente per prevenire dispute future.
Secondo la sua esperienza, quali sono gli errori più comuni commessi dalle startup nella fase di ricerca di finanziamenti, e come possono essere evitati?
I più comuni includono valutazioni aziendali irrealistiche, mancanza di un piano finanziario dettagliato ed un team incompleto. Ricerche di mercato approfondite e una squadra solida sono fondamentali per attrarre investimenti.
Lei ha fondato Coopera Venture Capital: di cosa si tratta
Coopera Venture Capital facilita l’investimento in startup italiane promettenti, offrendo un ecosistema di supporto per promuovere l’innovazione ed il Made in Italy a livello internazionale. Non si limita ad agevolare il processo di funding, offre strategie, mentorship e una vasta rete di contatti nel mondo dell’imprenditorialità e dell’innovazione, anche grazie alla collaborazione con gli incubatori e acceleratori italiani più influenti
Come vede l’evoluzione del Venture Capital in Italia nei prossimi anni e quale ruolo giocheranno le nostre startup nel panorama globale dell’innovazione?
L’ecosistema del Venture Capital in Italia è in crescita, con un aumento degli investimenti in startup innovative. Le nostre, valorizzando creatività e innovazione, sono a mio avviso destinate a svolgere un ruolo significativo a livello globale.
Quali tecnologie sono a suo giudizio destinate a dominare il panorama delle startup nei prossimi anni e come dovrebbero prepararsi gli imprenditori per sfruttare le opportunità che offriranno?
Le tecnologie chiave per le startup nei prossimi anni saranno l’intelligenza artificiale (IA), la blockchain e l’Internet delle Cose (IoT). Per sfruttare queste opportunità gli imprenditori dovrebbero formarsi su queste aree, costruire reti con esperti e adottare un approccio flessibile alla gestione della propria impresa, rimanendo agili e aperti alle novità.