Browsing: Salute e Benessere
AGI – Chi è la vera Martha della fortunata (e molto inquietante) serie Netflix ‘Baby Reindeer’? Il pubblico ha avito l’opportunità di conoscerla ieri sera, quando è andata in onda l’intervista a Fiona Harvey, la stalker che per anni perseguitò il comico Richard Gadd (divenuto poi autore e interprete della trasposizione tv). La serie racconta di un modesto stand-up comedian di nessun successo che finisce nel mirino di una stalker seriale. La dichiarazione di intenti con cui si apre la prima puntata – “questa è una storia vera” – ha spinto quanti si sono appassionati alla vicenda a cercare (e, ironia della sorte, in alcuni casi perseguitare) i veri protagonisti.
Martha/Fiona è stata intervistata sul canale YouTube di Piers Morgan. Un colloquio durante il quale Morgan ha insistito sulla sua relazione con Gadd (la donna ha affermato di averlo incontrato solo cinque o sei volte), sul numero di e-mail che gli ha inviato (Baby Reindeer afferma 41.000, lei sostiene che fu solo una manciata), sulla sua intenzione di fare causa a Netflix e della sua affidabilità come testimone (a volte si è vantata di avere una memoria fotografica, altre non ha ricordato quante caselle di posta elettronica avesse).
Piers Morgan ha fatto leva su aspetti marginali e incoerenze nel tentativo di convincere Harvey ad ammettere il comportamento di cui è stata accusata ma, sottolinea il Guardian, l’esito più probabile e potenzialmente imbarazzante per tutti è che Richard Gadd potrebbe ritrovarsi a dover fornire una spiegazione riga per riga di quali parti di ‘Baby Reindeer’ siano realmente accadute e quali siano state inventate. A partire dallo stupro di cui dice di essere stato vittima da parte di una potente figura della tv britannica, un personaggio del quale in molti si sono già messi in caccia.
AGI – Al via dal 16 al 19 maggio la seconda edizione del festival Note a Margine, nella cornice del borgo umbro di Acquasparta (Tr).
La nuova edizione del festival è stata presentata presso la sala consigliare della Provincia di Terni, alla presenza della Presidente, Laura Pernazza e del sindaco di Acquasparta, Giovanni Montani e dall’ideatore e Direttore Artistico Rossano Pastura.
Guerre, pandemie, cambiamenti climatici, intelligenza artificiale, questi alcuni dei temi degli incontri della manifestazione che mette al centro le parole, il modo in cui vengono usate, la loro “manipolazione”, con la certezza che solo attraverso di esse è possibile comprendere la realtà delle cose, senza cadere o scadere nella propaganda a fini politici, bellici o commerciali.
Dai libri al teatro, ma non solo. Nella cittadina umbra, caratterizzata da un paesaggio verde e rigoglioso, dopo il successo della prima edizione saranno organizzati, nell’arco dei quattro giorni, anche laboratori per ragazzi e bambini, percorsi poetici e musicali, tavole rotonde e tour all’interno del borgo.
Tanti gli ospiti, come Domenico Iannacone, Gabriella Greison, Federico Palmaroli in arte Osho, e ancora Vito Mancuso, Giovanni Grasso e Marco Frittella, don Antonio Coluccia, Raffaele Genah, Roberto Vicaretti, Angelo Petrella, sceneggiatore di Mare Fuori, e tanti altri che si succederanno all’interno degli spazi del festival, che si snoderà tra la prestigiosa “Sala del Trono” di Palazzo Cesi, sede prima dell’Accademia dei Lincei, e l’auditorium “Matteo d’Acquasparta”, nel bel complesso dell’ex convento di San Francesco.
Nell’edizione 2024 anche Narni, con il Teatro Manini, sarà tra i luoghi del Festival con lo spettacolo di Domenico Iannacone ‘Che ci faccio qui. In scena’.
Note a Margine, quest’anno avrà un’anteprima a Terni, sabato 11 maggio, presso la Sala Convegni Iper Coop di Viale Gramsci con la presentazione del libro di Antonio Luna dedicato ai Borghi più belli d’Italia.
IL FESTIVAL
Il via ufficiale al Festival sarà giovedì 16 maggio con un incontro dedicato ai temi dell’inclusione nello sport, con la partecipazione di Yunidis Castillo, campionessa paralimpica e in presidente del Coni Regionale Umbria, Domenico Ignozza.
Alle 18.30, presso la Sala del Trono di Palazzo Cesi arriva la satira tagliente di Federico Palmaroli, autore de #lepiubellefrasidihosho che presenterà il libro “Er pugno se fa co la destra o co la sinistra” (evento gratuito con prenotazione al link: https://ticketitalia.com/federico-palmaroli-le-più-belle-frasi-di-osho-er-pugno-se-fa-co-la-destra-o-co-la-sinistra)
La giornata di giovedì si chiuderà con Gabriella Greison, la rockstar della fisica, che porterà in scena, dalle ore 21.00. Presso la Casa della Cultura di Acquasparta “La donna della bomba atomica”, la storia di Leona Woods, la fisica più giovane che lavorò al progetto Manhattan. (evento gratuito con prenotazione al link: https://ticketitalia.com/gabriella-greison-la-donna-della-bomba-atomica-storia-dimenticata-di-leona-woods-la-fisica-che-lavorò-con-oppenheimer)
Venerdì 17 maggio, la giornata si aprirà con la conclusione di un progetto legato alla lettura, curato dall’Associazione BottegArt e dedicato alle bambine e ai bambini delle scuole elementari. La mattinata sarà completata con il racconto di Iride Bartolucci che ci porterà in un mondo senza api con le conseguenze che l’uomo potrebbe subire.
Sempre venerdì 17, nel pomeriggio, un talk sul cambiamento climatico ed eventi estremi con esperti del Servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare e di Arpa Umbria.
A seguire, Marco Bentivogli, già Segretario generale della FIM CISL, presenterà “Licenziate i padroni. Come i capi hanno rovinato il lavoro”.
Dalle 18:00 spazio poi, a Giovanni Grasso, consigliere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la stampa e la comunicazione, presenterà il suo ultimo romanzo “L’Amore non lo vede nessuno”. Grasso sarà accompagnato in questo percorso da Marco Frittella, direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Rai Com.
Alle 19.00 invece spazio a un approfondimento sui rischi e le opportunità dell’Intelligenza Artificiale con giornalisti ed esperti del settore come Donatella Miliani, Claudio Bianconi, e Romualdo Gianoli.
Lo spettacolo serale invece vedrà protagoniste Cecilia Lavatore e Marta La Noce, cantautrice romana, che daranno vita al monologo: “Libera. Storie vere di donne ribelli”.
Sabato 18 maggio, la giornata si aprirà con la presentazione della graphic novel “Bartali. Dalla giusta parte” di Matteo Matteucci.
Alle ore 11:00 invece Monica Buonanno ci porterà nel quartiere napoletano di Scampia, con il suo libro “Siamo solo sognatori abusivi. Scampia ammaina la vela” mentre alle 12,00 con Guido Farinelli scopriremo storie, ricette e leggende legate al tartufo nero.
Alle ore 16:00 Cosimo Bartoloni ripercorrerà le vicende di sport e non solo legate a Marco Pantani e la drammatica giornata di Madonna di Campiglio del 5 giugno 1999.
Alle 17,00 Angelo Petrella, sceneggiatore di “Mare Fuori”, presenterà il suo ultimo libro “La fine dei Fagioli”, in cui racconta come 10 scrittori francesi gli abbiano cambiato la vita.
Alle 18,00 nel corso della tavola rotonda “Dalle periferie al cuore” si parlerà di persone fragili e di contesti critici. Ospite speciale don Antonio Coluccia, prete di strada che combatte i venditori di morte delle periferie romane
Con “Che ci faccio qui. In scena” spettacolo di Domenico Iannacone alle ore 21:30, presso il Teatro Manini di Narni concluderà la giornata di sabato. Iannacone porterà una trasposizione del suo racconto televisivo neorealistico che diventa uno spazio intimo di riflessione e denuncia. (biglietti in vendita su: https://ticketitalia.com/domenico-iannacone-che-ci-faccio-qui-in-scenasearch=iannacone).
Domenica 19 maggio si parte alle ore 11,00 con la presentazione del libro Notturno Libico, di Raffaele Genah, per anni corrispondente Rai da Gerusalemme. Dialogherà con lui il giornalista Valter Vecellio.
Alle ore 12:00, Pier Luigi Vito presenterà il suo nuovo libro ‘Una pioggia di piccole stelle’ mentre alle ore 17:00 la giornalista e scrittrice Sara Lucaroni sarà al Festival con “La luce di Șingal. Viaggio nel genocidio degli yazidi”.
A seguire la Tavola Rotonda ‘Il racconto della guerra. Come l’informazione può influenzare l’opinione pubblica’ con Sara Lucaroni, Gianluca Ales, Roberto Vicaretti, Vito D’Ettorre e Massimo Solani.
Il Festival si concluderà, alle ore 21:30, con la Lectio Magistralis di Vito Mancuso, Magistralis dal titolo ‘ Etica e umanità fra tutela del creato e Intelligenza artificiale’ (evento gratuito con prenotazione al link https://ticketitalia.com/vito-mancuso-lectio-magistralis-etica-e-umanità-fra-tutela-del-creato-e-intelligenza-artificiale)
‘Note a Margine’ è realizzato grazie al sostegno del Comune di Acquasparta e del Comune di Narni.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Terni, e dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria.
L’iniziativa, organizzata da La Penna Rossa Associazione di Promozione Sociale, ha potuto contare sulla collaborazione della Pro Loco di Acquasparta, di Sostare Microeditoria del borgo consapevole, delle associazioni Acqua e Art Season.
Il programma completo: https://www.noteamargine.it
AGI – La Procura di Roma ha aperto un fascicolo a modello 45, senza indagati e senza ipotesi di reato, in relazione all’episodio avvenuto a Miami dove il giovane Matteo Falcinelli e’ stato legato e malmenato dalla polizia nel febbraio scorso dopo un arresto. Il procedimento e’ stato avviato alla luce della segnalazione arrivata a piazzale Clodio dal Consolato italiano di Miami. In attesa della denuncia da parte del ragazzo, in cui si potrebbero ipotizzare i reati di tortura e lesioni, gli inquirenti dovranno valutare le questioni legate alla competenza e alla giurisdizione.
“Abbiamo riscontrato la massima disponibilita’ del procuratore capo Francesco Lo Voi e del procuratore aggiunto Ilaria Calo’ e quindi, nei prossimi giorni, presenteremo una denuncia. Al momento qui a piazzale Clodio c’e’ solo segnalazione del Consolato”. Cosi’ l’avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia di Matteo Falcinelli, dopo l’incontro, negli uffici della procura di Roma, con il procuratore Lo Voi e l’aggiunto Calo’ in relazione all’episodio avvenuto a Miami dove il giovane e’ stato legato e malmenato dalla polizia nel febbraio scorso dopo un arresto. “Matteo tornera’ in Italia, secondo quanto abbiamo appreso, la settimana prossima”, aggiunge il penalista. L’incontro, al quale ha partecipato anche il parlamentare del Pd David Ermini, e’ durato una quarantina di minuti.
Del rientro in Italia di Matteo aveva scritto la madre Vlasta Studenicova in una nota ai giornalisti. “Vi comunico che ieri mattina (9/5/2024) e’ stata concessa dal giudice a Matteo l’estensione dell’attuale permesso di viaggiare con possibilita’ per lui di rimanere in Italia fino al 30 Giugno 2024. Stiamo aspettando l’emissione del documento ufficiale, sperando di ricevere prima della nostra partenza anche il file con tutte le registrazioni audio e video riguardanti il caso di Matteo. Pensiamo quindi di riuscire a rientrare in Italia verso la fine della settimana prossima”.
AGI – A poco più di 24 ore dall’episodio di Milano, dove un viceispettore di polizia 35enne è stato accoltellato nei pressi della stazione di Lambrate, un carabiniere ha rischiato la vita, a Roma, dove è stato aggredito da due uomini armati di coltello. È avvenuto in zona Tor Tre Teste, alla periferia di Roma.
I due, entrambi cittadini georgiani di 40 e 42 anni, sono stati arrestati poi dai militari dell’Arma per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo essere stati scoperti con dispositivo disturbatore di frequenze, utilizzato per i furti delle auto, hanno cercato di ferire con un coltello a serramanico un carabiniere. I due sono stati poi bloccati e arrestati.
AGI – Un egiziano di 36 anni e’ stato ferito alla spalla da un colpo esploso da un poliziotto a Milano nel tentativo di bloccarlo. Intorno 02.20 circa, gli agenti della polfer sono intervenuti in piazza Luigi di Savoia, a lato della stazione Centrale, perché il 36enne – riferisce la questura – appena uscito dagli uffici Polfer dove era stato denunciato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale, si era fermato dando in escandescenza e danneggiando gli arredi urbani. I poliziotti hanno tentato di bloccarlo mentre agitava una sorta di fionda rudimentale fatta da pietre chiuse all’interno di una stoffa e brandiva un pezzo di marmo recuperato da una lastra che poco prima aveva divelto.
Il 36enne si sarebbe quindi scagliato contro i poliziotti che prima avrebbero usato il taser ma quando l’uomo ha continuato ad avanzare, uno degli agenti ha esploso un colpo di pistola di ordinanza colpendolo il 36enne alla spalla sinistra. L’aggressore è stato, quindi, soccorso e portato immediatamente all’ospedale Niguarda dove i sanitari hanno accertato come il proiettile non avesse intaccato organi vitali.
Il precedente intervento che aveva portato alla denuncia del 36enne egiziano per rapina e resistenza era stato effettuato all’esterno della Stazione da una pattuglia dell’Esercito Italiano che aveva richiesto l’intervento della Polfer. L’egiziano avrebbe rapinato un cittadino marocchino che, portato in ospedale in codice verde a seguito dell’aggressione subita, si era poi allontanato dal pronto soccorso, facendo perdere le proprie tracce. Il 36enne, senza precedenti, era già stato foto segnalato lo scorso 24 aprile 2024 a Belluno poiché richiedente protezione internazionale con pratica approvata. In precedenza aveva fatto istanza ad Ascoli, dove la pratica era stata rigettata per irreperibilità.
AGI – Mattinata all’Auditorium di Via della Conciliazione per Papa Francesco che ha parlato davanti agli Stati Generali della natalita’. Un tema, questo, molto caro al Pontefice cui preoccupa il numero sempre più ridotto di nascite nel nostro Paese.
“Il numero delle nascite – ha infatti spiegato – e’ il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani, un Paese perde il suo desiderio di futuro. In Italia, ad esempio, l’eta’ media e’ attualmente di quarantasette anni, in altri Paesi e’ di 26, e si continuano a segnare nuovi record negativi. Purtroppo, se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa: il Vecchio Continente si trasforma sempre piu’ in un continente vecchio, stanco e rassegnato, cosi’ impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper piu’ gustare, nella civilta’ del dono, la vera bellezza della vita. Nelle case “mancano i figli, ma i cani e gatti non mancano”.
Per Francesco, “la vita umana non e’ un problema, e’ un dono. E alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a se’ stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della societa. Non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato, fino a intrecciare malsane interdipendenze tra sistemi sociali, economici e politici”. Bergoglio ha voluto ricordare che i settori economici piu’ floridi sono quelli delle armi e degli anticoncezionali. “L’una distrugge la vita, l’altra le impedisce di formarsi”.
Da qui un appello lanciato ai governi: “C’e’ bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti loro, perche’ le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni. Si tratta di attuare serie ed efficaci scelte in favore della famiglia. Ad esempio, porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli; oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarieta’ occupazionale e dell’impossibilita’ di acquistare una casa”. Ma Bergoglio lancia un appello anche ai giovani: “So che per molti di voi il futuro puo’ apparire inquietante, e che tra denatalita’, guerre, pandemie e mutamenti climatici non e’ facile mantenere viva la speranza. Ma non arrendetevi, abbiate fiducia, perche’ il domani non e’ qualcosa di ineluttabile: lo costruiamo insieme, e in questo “insieme” prima di tutto troviamo il Signore. Non rassegniamoci a un copione gia’ scritto da altri, mettiamoci a remare per invertire la rotta, anche a costo di andare controcorrente! Come fanno le mamme e i Papa’ della Fondazione per la Natalita’, che ogni anno organizzano questo evento, questo cantiere di speranza che ci aiuta a pensare, e che cresce, coinvolgendo sempre piu’ il mondo della politica, delle imprese, delle banche, dello sport, dello spettacolo e del giornalismo”.
AGI – Nubi sparse e schiarite in Italia ma con tempo generalmente più stabile nel corso della giornata. Nel pomeriggio attesi locali acquazzoni o temporali soprattutto su Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Con l’arrivo del secondo weekend di maggio si confermano condizioni meteo asciutte grazie al campo di alta pressione disteso tra Atlantico ed Europa centro-occidentale.
Temperatura massime che si porteranno intorno ai +24/27 gradi risultando dunque in linea con le medie del periodo. Sono gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano che pero’ per la prossima settimana mostrano un cambio di circolazione con l’arrivo di una circolazione depressionaria sull’Europa occidentale. Fase di maltempo che potrebbe interessare soprattutto le regioni del Nord Italia mentre al Sud avremo, almeno inizialmente, una risalita di aria più calda.
Previsioni meteo per oggi
Al Nord
Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con cieli sereni o poco nuvolosi. Al pomeriggio ancora cieli per lo piu’ soleggiati, qualche addensamento sulle Alpi con possibili piovaschi isolati. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi.
Al Centro
Al mattino tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi, maggiori addensamenti tra Lazio e Abruzzo. Al pomeriggio non sono attese variazioni con cieli per lo più soleggiati e qualche addensamento in Appennino. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi.
Al Sud e sulle Isole
Al mattino piogge sparse sulla Calabria, variabilità asciutta altrove. Al pomeriggio instabilità in aumento con sviluppo di acquazzoni e temporali sparsi, più asciutto con ampie schiarite sui settori adriatici. In serata tempo in miglioramento con graduali schiarite, salvo residue piogge sulla Calabria. Temperature minime stabili o in lieve diminuzione da Nord a Sud e massime in generale rialzo.
Previsioni meteo per domani
Al Nord
Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con cieli sereni o poco nuvolosi. Al pomeriggio possibili piovaschi attesi sui rilievi alpini occidentali, sereno o poco nuvoloso altrove. In serata e nottata si rinnovano condizioni di tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi, salvo residui fenomeni sui settori alpini.
Al Centro
Al mattino tempo asciutto con cieli sereni o poco nuvolosi su tutte le regioni. Al pomeriggio locali piogge tra Lazio e Abruzzo, soleggiato altrove. In serata e nottata si rinnovano condizioni di tempo stabile con cieli sereni o poco nuvolosi.
Al Sud e sulle Isole
Al mattino locali piogge su Puglia e Calabria, asciutto altrove con nuvolosita’ e schiarite. Al pomeriggio instabilita’ in aumento con acquazzoni e temporali sparsi, specie nelle zone interne, piu’ asciutto sulla Sardegna. In serata e nottata tempo in miglioramento con graduali schiarite. Temperature minime senza particolari variazioni e massime stazionarie o in rialzo da nord a sud.
Previsioni meteo per domenica
Al Nord
Condizioni di tempo stabile per gran parte della giornata sulle regioni settentrionali con cieli sereni o poco nuvolosi. Da segnalare solo qualche temporale pomeridiano in sviluppo sull’arco alpino. Tempo asciutto anche in serata salvo residue piogge sui rilievi.
Al Centro
Giornata all’insegna del tempo stabile sulle regioni centrali con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. In serata e nottata nessuna variazione con nuvolosita’ e schiarite.
Al Sud e sulle Isole
Tempo stabile sulle regioni meridionali con cieli sereni o poco nuvolosi sia al mattino che al pomeriggio. In serata e nottata poche variazioni con tempo asciutto e ampie schiarite. Temperature minime e massime stabili o in generale lieve rialzo su tutta la Penisola
AGI – Gli scienziati temono che il ceppo H5N1 dell’influenza aviaria diventi endemico nei bovini USA, favorendone la diffusione tra gli esseri umani, secondo quanto riportato da “Nature”. Nuovi dati mostrano che il virus può effettuare il salto di specie avanti e indietro tra mucche e uccelli, una caratteristica che potrebbe consentirgli di diffondersi in ampi territori. Inoltre, una singola mucca può ospitare diversi tipi di virus influenzali, che potrebbero, nel tempo, scambiare materiale genetico per generare un ceppo in grado di infettare più facilmente l’uomo.
“Alla fine si arriverà inevitabilmente alla combinazione sbagliata di segmenti genetici e mutazioni”, afferma Michael Worobey, biologo evoluzionista dell’Università dell’Arizona a Tucson. “Qualsiasi opportunità avessimo avuto per stroncare il problema sul nascere, l’abbiamo persa a causa di un rilevamento molto lento.”
L’H5N1 non è un virus nuovo: varie forme circolano dagli anni ’90. Una variante particolarmente mortale, rilevata per la prima volta nel 1996, ha ucciso milioni di uccelli ed è stata riscontrata in numerose specie di mammiferi, tra cui foche e visoni. Ma fino a ora le mucche non figuravano tra gli ospiti conosciuti del virus. I funzionari statunitensi hanno annunciato per la prima volta il 25 marzo che il virus H5N1 era stato trovato nei bovini, e le mucche di 36 mandrie in 9 stati sono risultate positive al 7 maggio.
I test sul latte pastorizzato non hanno trovato virus viventi. Ma la crescente ubiquità del virus ha messo a disagio gli scienziati. “Ogni volta che arriva una nuova specie ospite di mammiferi, come le mucche, aumenta il rischio di trasmissione umana e diminuisce l’immunità umana”, afferma Jessica Leibler, epidemiologa ambientale presso l’università di Boston nel Massachusetts. I dati genomici stanno iniziando a far luce sulle origini dell’epidemia bovina.
In un preprint pubblicato il 1 maggio su bioRxiv, gli scienziati del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti hanno analizzato più di 200 genomi virali prelevati da mucche e hanno scoperto che il virus è passato dagli uccelli selvatici ai bovini alla fine del 2023. Questo risultato corrobora le scoperte di Worobey e altri in un’analisi pubblicata sul forum di discussione virological.org il 3 maggio. (Nessuno degli articoli è stato ancora sottoposto a revisione paritaria.)
Poiché le mucche infettate dal virus H5N1 generalmente non muoiono di influenza, sono “efficaci vasi di miscelazione” in cui i virus possono scambiare materiale genetico con altri virus, afferma Angela Rasmussen, virologa dell’Università del Saskatchewan a Saskatoon, in Canada. Ancora peggio, il ceppo attuale sembra infettare ugualmente bene diverse specie. “Se si tratta di un virus che si muove avanti e indietro tra mucche, esseri umani e uccelli, quel virus eserciterà pressioni selettive per crescere in modo efficiente in tutte quelle specie”, afferma.
Maggiore è il numero di animali infetti, afferma la Rasmussen, maggiori sono le possibilità che il virus acquisisca mutazioni utili, come la capacità di crescere nel tratto respiratorio superiore, che potrebbero renderlo più trasmissibile tra le persone. Dal punto di vista umano, dice Worobey, le mucche potrebbero essere uno dei peggiori serbatoi possibili di influenza a causa del loro numero e del grado in cui gli esseri umani interagiscono con loro.
L’abbattimento del pollame ha frenato precedenti epidemie di influenza aviaria, ma la Rasmussen afferma che non è un’opzione praticabile per il bestiame. Gli animali sono troppo preziosi e, a differenza degli uccelli, non sembrano morire a causa dell’infezione. L’H5N1 potrebbe persino diventare endemico nelle mucche, afferma Gregory Gray, epidemiologo di malattie infettive presso la University of Texas Medical Branch di Galveston. Altri ceppi legati all’H5N1 sono già endemici nei polli e nei maiali in alcune parti del mondo. I ricercatori non sono sicuri di come il virus si stia diffondendo tra le mandrie.
Una probabile fonte sono gli uccelli selvatici, che si radunano attorno al mangime del bestiame e defecano nell’acqua delle mucche. “I bovini sono solo una grande mangiatoia per uccelli”, afferma Gray, aggiungendo che gli uccelli possono diffondere le infezioni molto più lontano di quanto possano fare le mucche e sono molto meno controllabili. Alcune prove suggeriscono che la colpa potrebbe essere delle attrezzature agricole, come le mungitrici, ma diversi scienziati temono che possa essere trasportato dall’aria.
“Penso davvero che stia accadendo e non siamo stati in grado di studiarlo”, dice Gray, principalmente perché gli agricoltori sono stati riluttanti a consentire agli ispettori di testare il loro bestiame. È stato scoperto che alcune varianti correlate che infettano i cavalli si diffondono nell’aria per chilometri, il che potrebbe spiegare come l’attuale ceppo si è spostato tra gli allevamenti. Fino a quando non si saprà di più sulla via di trasmissione del virus, afferma Worobey, sarà difficile determinare il modo migliore per contenerlo.
Se il virus è diffuso nell’aria, dice Gray, vaccinare le mucche potrebbe essere un’opzione. I vaccini H5N1 non sono ancora stati utilizzati nei bovini statunitensi. Ma i vaccini antinfluenzali si sono rivelati efficaci nei suini e nel pollame, e i ricercatori stanno iniziando a testarli contro il ceppo H5N1 che infetta gli allevamenti da latte. I dati sulla diffusione del virus tra le persone sono scarsi. Uno studio pubblicato il 3 maggio sul New England Journal of Medicine ha confermato che un lavoratore del settore lattiero-caseario in Texas era stato infettato e che presentava sintomi lievi. Ma le persone che hanno lavorato e convivono con la persona infetta non sono state sottoposte al test. Tuttavia, i funzionari statunitensi non hanno segnalato un gran numero di decessi o casi gravi tra gli esseri umani, suggerendo che il virus non è diventato altamente trasmissibile o mortale, afferma Worobey. Ma Gray dice che ci sono state segnalazioni orali di molti più casi umani.
AGI – È nel segno della speranza il Giubileo ordinario 2025 che Papa Francesco, con la presentazione e la lettura della Bolla “Spes non confundit” (la speranza non delude) ha indetto ufficialmente nel pomeriggio. L’Anno Santo comincerà il 24 dicembre di quest’anno con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro e si concluderà il 6 gennaio 2026. Il 29 dicembre il Pontefice aprirà la Porta Santa di San Giovanni in Laterano, e il 1 gennaio quella della Basilica papale di Santa Maria Maggiore, mentre il 5 gennaio sarà aperta la Porta Santa della Basilica di San Paolo fuori le Mura. Nella Bolla, letta dal protonotario apostolico Leonardo Sapienza, il Pontefice esprime anche il suo desiderio di aprire la Porta Santa in un carcere e non manca di lanciare appelli ai governi affinché assumano iniziative che restituiscano speranza, “forme di amnistia o di condono della pena” per i detenuti. Penso a loro, scrive Francesco, che “privi della libertà, sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, in non pochi casi, la mancanza di rispetto”. “In ogni angolo della terra, i credenti, specialmente i Pastori, si facciano interpreti di tali istanze, formando una voce sola che chieda con coraggio condizioni dignitose per chi è recluso, rispetto dei diritti umani e soprattutto l’abolizione della pena di morte, provvedimento contrario alla fede cristiana e che annienta ogni speranza di perdono e di rinnovamento”. “Il primo segno di speranza – scrive Bergoglio nella Bolla – si traduca in pace per il mondo, che ancora una volta si trova immerso nella tragedia della guerra”. “L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti”, osserva rimarcando, nell’omelia della celebrazione dei Vespri, che “in un mondo segnato da troppe disperazioni” tutti hanno bisogno di speranza.
E ricordando come la fame sia “una piaga scandalosa nel corpo della nostra umanità” e che “invita tutti a un sussulto di coscienza”, il Papa rilancia il suo appello a debellarla con un Fondo mondiale costituito con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari. Un “invito accorato” è rivolto anche alle Nazioni “più benestanti”, perché “riconoscano la gravità di tante decisioni prese e stabiliscano di condonare i debiti di Paesi che mai potrebbero ripagarli”. “Se veramente vogliamo preparare nel mondo la via della pace, impegniamoci a rimediare alle cause remote delle ingiustizie, ripianiamo i debiti iniqui e insolvibili, saziamo gli affamati”, aggiunge. E da Francesco, che domani parteciperà per la seconda volta agli Stati Generali della natalità, anche un appello contro le “troppe culle vuote”. Nella Bolla giubilare si sottolinea inoltre l’importanza di riscoprire la pazienza, “virtù strettamente imparentata con la speranza”. Pazienza che fa “tanto bene a se’ e agli altri” ma che “è stata messa in fuga dalla fretta, recando un grave danno alle persone. Subentrano infatti l’insofferenza, il nervosismo, a volte la violenza gratuita, che generano insoddisfazione e chiusura”. Per il Pontefice, “nell’epoca di internet, dove lo spazio e il tempo sono soppiantati dal ‘qui e ora’, la pazienza non è di casa”. Ma non dimentica il Papa di implorare “segni di speranza” anche per gli ammalati, i giovani, gli anziani, i migranti. E “per i miliardi di poveri, che spesso mancano del necessario per vivere”. “Di fronte al susseguirsi di sempre nuove ondate di impoverimento, c’è il rischio di abituarsi e rassegnarsi. Ma non possiamo distogliere lo sguardo da situazioni tanto drammatiche, che si riscontrano ormai ovunque, non soltanto in determinate aree del mondo”, conclude.